Mancano solo poche settimane al ritorno di Stranger Things su Netflix, e la tensione è già palpabile.

Nove nuovi character poster per il volume 2 della quinta e ultima stagione sono stati svelati, mettendo sotto i riflettori i giovani protagonisti della serie che si preparano alla resa dei conti finale contro Vecna. Le immagini mostrano volti determinati, sguardi carichi di consapevolezza: questa volta, non tutti potrebbero farcela.

Il primo volume della stagione finale ha sorpreso molti fan per la relativa parsimonia di morti significative. Ma Netflix e i fratelli Duffer hanno abituato il pubblico a non dare nulla per scontato. Mentre osserviamo questi nove poster, una domanda aleggia come un’ombra: chi di loro vedremo ancora in piedi quando i titoli di coda scorreranno per l’ultima volta?

L’ultimo episodio del volume 1 ha lasciato gli spettatori con il fiato sospeso. Vecna, interpretato da Jamie Campbell Bower, tende un’imboscata ai nostri eroi, ma è Will Byers a emergere come figura chiave. Il ragazzo che in tutto questo ha rappresentato il punto zero dell’orrore – rapito nel primissimo episodio della serie – prende il controllo dei Demogorghi e della mente stessa di Vecna, liberando i suoi amici dalla morsa letale del mostro.

Ross Duffer ha spiegato che questa evoluzione di Will non è casuale:

“Abbiamo sempre saputo che Will ha una connessione con Vecna e il Sottosopra. Nella seconda stagione abbiamo iniziato ad approfondirla, ma una delle prime idee per la nuova stagione è stata: ‘E se Will riuscisse a sfruttare questa connessione e usarla contro i nostri villain?'”.

La scelta narrativa ha una sua logica poetica. Will è stato il catalizzatore di tutto, il bambino scomparso che ha dato il via a questa saga di orrore e amicizia. Era giusto che la storia tornasse a lui.

Matt Duffer ha aggiunto un tassello fondamentale: l’interesse della produzione non era semplicemente mostrare Will che acquisisce poteri, ma esplorare il percorso emotivo che lo porta a padroneggiare queste capacità.

“C’è molto con cui Will ha dovuto fare i conti nel corso delle quattro stagioni precedenti – tante emozioni e conflitti interiori rimasti irrisolti. Volevamo che crescesse come essere umano e diventasse una versione completamente formata di chi è, che accettasse veramente se stesso. E una volta in grado di farlo, può sfruttare questi poteri incredibili.”

Questa dimensione psicologica ed emotiva è sempre stata il cuore pulsante di Stranger Things, molto più degli effetti speciali o delle creature mostruose. Il viaggio di Will verso l’accettazione di sé – un sottotesto che i fan hanno seguito con attenzione e sensibilità – si intreccia ora con la battaglia finale. Il potere non nasce dal nulla: emerge dall’autenticità, dalla capacità di guardarsi dentro senza paura.

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La trama del volume 2 riprende nell’autunno del 1987. Hawkins porta le cicatrici dell’apertura delle Fratture, e il gruppo di eroi è unito da un unico obiettivo: trovare e uccidere Vecna. Ma il mostro è svanito, la sua posizione e i suoi piani avvolti nel mistero. A complicare la missione, il governo ha posto la città sotto quarantena militare e intensificato la caccia a Eleven, costringendola a nascondersi nuovamente. L’anniversario della scomparsa di Will si avvicina, e con esso la sensazione che tutto stia per convergere verso un punto di non ritorno.

I nove poster diffusi da Netflix mostrano i volti che hanno accompagnato milioni di spettatori attraverso anni di avventure nel Sottosopra. Ogni immagine racconta una storia: la determinazione, la paura controllata, il peso della consapevolezza che questa è davvero la fine. Non ci saranno altre stagioni, altri cliffhanger, altre possibilità di salvezza. È tutto o niente.

La domanda che brucia nella mente di ogni fan è inevitabile: chi sopravviverà? I Duffer hanno dimostrato più volte di non avere paura di sacrificare personaggi amati sull’altare della narrazione. Bob, Barb, Eddie, Billy – ognuno di loro ha lasciato un vuoto. Ora che la serie volge al termine, le regole cambiano. Nessuno ha più l’immunità narrativa che spesso protegge i protagonisti nelle stagioni intermedie.

Stranger Things è cresciuto insieme al suo pubblico. Quei bambini in bicicletta della prima stagione sono ora giovani adulti che affrontano minacce esistenziali. La serie ha sempre saputo bilanciare nostalgia anni Ottanta, orrore lovecraftiano e dinamiche adolescenziali con una maestria rara. Questo volume finale rappresenta la prova definitiva: riuscirà a chiudere il cerchio in modo soddisfacente, rispettando i personaggi e la loro evoluzione?

I poster sono più di semplici materiali promozionali. Sono un invito a prepararsi emotivamente. A guardare quei volti e a fare pace con il fatto che alcuni di loro potrebbero non vedere la fine di questa guerra. È il prezzo delle storie che contano davvero: non ci offrono garanzie, solo verità.

Il countdown è iniziato. Hawkins chiama i suoi difensori per l’ultima volta. E noi, dall’altra parte dello schermo, ci prepariamo a dire addio a un pezzo della nostra vita culturale degli ultimi anni. Che Vecna tremi: i ragazzi stanno arrivando.

Di Martina Bernardo

Vengo da un galassia lontana lontana... Appassionata di cinema e serie tv anche nella vita precedente e devota ai Musical

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