La cantante sbotta sui social: “Il mio brano non è nemmeno arrivato a Carlo Conti”. E il cast dei Big divide già il pubblico.
Nel grande rito collettivo che è Sanremo, ogni anno c’è un retroscena che scuote l’attesa più di un cambio luci sul palco dell’Ariston. Questa volta il colpo di scena lo regala Viola Valentino, che sui social esplode in un misto di delusione e rabbia: il suo brano, scritto per il Festival 2026, non è mai arrivato nelle mani di Carlo Conti. Non scartato, non bocciato: semplicemente sparito lungo il tragitto. Un errore gestionale che diventa piccola tragedia pop, mentre il cast ufficiale annunciato da Conti divide, sorprende e – ovviamente – scatena discussioni infinite.
Carlo Conti ha presentato la lista dei 30 Big che si contenderanno il palco più amato (e temuto) d’Italia. Una selezione che già fa discutere, tra nomi inattesi, quattro figli d’arte pronti a giocarsi l’eredità musicale, e l’ennesima esclusione dei Jalisse – ormai diventati un running joke nazionale, un rito scaramantico che nessuno osa interrompere.
Mentre il pubblico analizza il cast come un detective su CSI, arriva la voce fuori dal coro: Viola Valentino. La cantante denuncia un episodio che, in un’industria ideale, non dovrebbe mai accadere: il suo team non ha mai inviato la sua proposta a Conti. Niente file, niente ascolto, niente possibilità. Una storia che sembra uscita da un backstage di un musical tragicomico, dove la protagonista scopre troppo tardi di non essere mai salita sul palco perché qualcuno ha dimenticato di aprire il sipario.
Secondo il suo sfogo, Valentino aveva in mano una canzone perfetta per Sanremo. Una di quelle che senti e immagini già le luci blu, l’orchestra che parte lenta, i commenti di Twitter in caps lock. Ma il suo percorso verso l’Ariston è stato stroncato prima di cominciare, a causa – sostiene lei – di un team “poco professionale”.
E mentre i fan si chiedono se quel brano avrebbe potuto cambiare qualche equilibro della selezione, il cast resta quello ufficiale: Tommaso Paradiso, Arisa, Levante, Chiello, Ditonellapiaga, Fedez e Masini, Mara Mattei, Luchè, Ermal Meta, Raf, Malika Ayane, Nayt, Michele Bravi, Elettra Lamborghini, e tanti altri nomi che promettono un Sanremo carico di generi, personalità e inevitabili polemiche.
Una curiosità? Anche Pamela Prati aveva dichiarato di aver inviato un brano. Non è stata presa, ma nell’immaginario collettivo la sua presenza a Sanremo avrebbe reso il cast ancora più surreale e irresistibilmente pop.
Nel gioco di equilibri, sogni, email inviate e… email dimenticate, Sanremo resta uno specchio perfetto del nostro Paese: luminoso, caotico, imprevedibile. Il caso Viola Valentino è solo l’ultimo tassello di una macchina gigantesca in cui tutto può succedere — perfino che una canzone non arrivi mai al suo destino. Ma, come insegna il Festival, ogni nota trova sempre la sua strada: magari non verso l’Ariston, ma verso un pubblico pronto ad ascoltare.
