La macchina del marketing Marvel sta per mettere in atto una delle strategie promozionali più audaci degli ultimi anni.
Secondo quanto riportato da The Hollywood Reporter, Marvel Studios non si limiterà a rilasciare un singolo teaser di Avengers: Doomsday in sala con Avatar: Fire and Ash, ma ne distribuirà ben quattro versioni diverse, ciascuna con una settimana esclusiva di programmazione davanti al kolossal di James Cameron. Una mossa che trasforma la promozione cinematografica in un evento seriale, costringendo i fan più accaniti a considerare l’idea di tornare in sala settimana dopo settimana.
L’idea è tanto semplice quanto geniale: sfruttare la fame insaziabile dei fan Marvel per contenuti inediti, trasformandola in un incentivo potente per riempire le sale durante tutto il ciclo di vita iniziale di Avatar: Fire and Ash. Certo, in un’epoca dominata dai leak e dalle registrazioni clandestine con lo smartphone, l’esclusività cinematografica ha una durata limitata. Ma Marvel sa che nessuna clip sgranata filmata di nascosto potrà mai competere con l’esperienza di vedere Robert Downey Jr. nei panni di Doctor Doom su uno schermo IMAX. Ed è proprio questa promessa di spettacolarità visiva che potrebbe convincere gli spettatori a vivere l’esperienza dal vivo, ancora e ancora.
Marvel Studios, contattata per un commento, ha mantenuto il silenzio. Una non-risposta che, nel linguaggio hollywoodiano, raramente nega e spesso conferma. La domanda che aleggia ora non è tanto se questa strategia verrà attuata, ma piuttosto come verrà gestita la distribuzione online dei teaser. Gli studi hanno imparato a loro spese che cercare di contenere materiale promozionale nell’era dei social media è una battaglia persa. La norma è diventata rilasciare ufficialmente trailer e teaser in alta qualità non appena raggiungono le sale, garantendo controllo sulla narrativa e massimizzando il traffico verso i canali ufficiali. Resta da vedere se Marvel opterà per una pubblicazione simultanea online o manterrà l’esclusività teatrale per l’intera settimana di ogni teaser.
Gli spettatori hanno già assaggiato un primo, fugace antipasto di Avengers: Doomsday durante la scena post-credits di The Fantastic Four: First Steps, quando Franklin Richards si è trovato faccia a faccia con Doctor Doom interpretato da Downey Jr. O meglio, faccia a schiena: il pubblico ha visto solo il retro del personaggio, un teasing calcolato che ha amplificato l’attesa invece di placarla. Considerando il livello di eccitazione che circonda il film, anche compilation di trenta secondi che mostrano solo primi piani pensierosi e sguardi carichi di presagio potrebbero generare ondate di discussioni online e analisi frame per frame.
Ma Avengers: Doomsday non è semplicemente un altro capitolo del Marvel Cinematic Universe. È, in molti modi, un test di resistenza per l’intera franchise. Nessuno si illude che la MCU possa scomparire nel prossimo futuro: è una gallina dalle uova d’oro troppo preziosa per Disney. Tuttavia, la traiettoria futura del franchise dipenderà criticamente dalla performance di questo film. Gli anni che hanno preceduto Avengers: Endgame sono stati caratterizzati da un’espansione che sembrava inarrestabile, con ogni nuovo progetto che alimentava l’entusiasmo per il successivo. La “Infinity Saga” si è conclusa con un trionfo culturale e commerciale che ha ridefinito il concetto stesso di evento cinematografico.
Ciò che è seguito, però, ha dipinto un quadro più complesso. Spider-Man: No Way Home, Guardians of the Galaxy Vol. 3 e Deadpool & Wolverine hanno dimostrato che la formula Marvel può ancora funzionare a livelli stratosferici. Ma progetti come Eternals, The Marvels e Captain America: Brave New World hanno ricevuto accoglienze tiepide da critica, pubblico o entrambi. Dal 2019, Marvel ha lanciato più di due dozzine di progetti live-action tra cinema e televisione, un ritmo di produzione che ha diluito la percezione di specialità che un tempo accompagnava ogni uscita Marvel. La pandemia di coronavirus e gli scioperi di sceneggiatori e attori del 2023 hanno ulteriormente complicato il panorama, causando rinvii, riscritture e cancellazioni.
È in questo contesto che Marvel ha deciso di giocare le sue carte migliori. Il ritorno dei fratelli Joe e Anthony Russo alla regia, dopo il successo monumentale di Infinity War e Endgame, rappresenta un chiaro segnale: il franchise sta tornando alle sue radici vincenti. E poi c’è la decisione più audace di tutte: riportare Robert Downey Jr., non come Tony Stark, il cui sacrificio in Endgame ha segnato emotivamente un’intera generazione di fan, ma come una nuova incarnazione di Victor Von Doom. È una scommessa rischiosa che potrebbe rivelarsi geniale o disastrosa, senza vie di mezzo.
Se Avengers: Doomsday dovesse conquistare pubblico e critica come i suoi predecessori diretti, Marvel Studios continuerà sulla sua attuale traiettoria espansiva, con progetti multipli che si intrecciano attraverso film e serie televisive. Ma se il film dovesse deludere, sia al botteghino che nella risposta critica, è inevitabile che lo studio riconsideri la propria strategia. Potremmo assistere a un rallentamento delle produzioni, a una maggiore selettività nei progetti greenlit, o a un ritorno a una narrazione più concentrata e meno frammentata.
L’uscita di Avengers: Doomsday è fissata per il 18 dicembre 2026, seguita da Avengers: Secret Wars. Il film riunirà un cast stellare che include Chris Hemsworth nel ruolo di Thor, insieme ai membri dei Fantastici Quattro: Vanessa Kirby come Sue Storm, Joseph Quinn come Johnny Storm ed Ebon Moss-Bachrach come Ben Grimm. La sceneggiatura è opera di Stephen McFeely e Michael Waldron, due nomi che portano con sé credenziali solide nel panorama Marvel.
Mentre il conto alla rovescia procede, questa strategia di marketing seriale con Avatar: Fire and Ash rappresenta più di una semplice tattica promozionale. È un esperimento sociale su quanto i fan siano disposti a investire, sia emotivamente che economicamente, nel futuro di un universo cinematografico che ha definito un’era. Quattro settimane, quattro teaser, infinite speculazioni: benvenuti nel nuovo modo Marvel di creare attesa.