Ventotto anni. È questo il tempo trascorso dall’ultima volta che Sigourney Weaver ha indossato i panni di Ellen Ripley sul grande schermo, inquel controverso Alien: Resurrection del 1997 che chiuse un capitolo della saga più iconica della fantascienza. Eppure, come il suo personaggio che ha sfidato morte e clonazione, l’idea di un ritorno sembra rifiutarsi di rimanere sepolta nel passato.

La notizia era emersa nell’ottobre 2024 come un fulmine a ciel sereno: Weaver aveva rivelato di aver letto un trattamento di cinquanta pagine per un nuovo film di Alien, scritto dal produttore storico della saga Walter Hill. Non solo letto: l’attrice aveva confermato di essere in trattative per tornare a interpretare il personaggio che l’ha trasformata in una leggenda di Hollywood.

Ora, in una recente intervista rilasciata a Variety, Sigourney Weaver ha fornito un aggiornamento che alimenta ulteriormente le speranze dei fan. Quando le è stato chiesto se fosse entusiasta del possibile ritorno, la risposta è stata cauta ma carica di ottimismo:

“Stiamo procedendo un passo alla volta. È molto interessante, e spero davvero che si faccia. Penso che i fan lo apprezzeranno, ma siamo ancora alle fasi iniziali.”

Le parole dell’attrice tradiscono un genuino affetto per il materiale che ha letto, ma anche la consapevolezza che il destino di questo progetto non dipende solo da lei. La palla ora è nelle mani di Disney, che dopo l’acquisizione della 20th Century Fox deve decidere se la visione di Hill per il ritorno di Ripley sia quella giusta per il franchise.

La domanda che molti si pongono è: dove si collocherebbe questo nuovo film nella complessa timeline della saga? L’ultima apparizione canonica di Ripley risale ad Alien: Resurrection, ambientato nel lontano 2381, dove il personaggio era in realtà un clone creato dopo il sacrificio dell’originale in Alien 3. Secondo quanto precedentemente rivelato da Weaver, il trattamento di Hill ruoterebbe attorno a una Ripley messa a tacere per aver denunciato l’esistenza degli Xenomorfi, suggerendo una possibile cancellazione retroattiva di Alien 3 e Resurrection, o quantomeno un posizionamento temporale più vicino agli eventi di Aliens.

Non sarebbe la prima volta che il franchise tenta questa operazione. Nel 2015, Neill Blomkamp, il visionario regista di District 9, era stato incaricato di sviluppare un sequel diretto di Aliens che avrebbe ignorato gli eventi dei due capitoli successivi, con Weaver pronta a tornare. Il progetto venne però accantonato in favore di Alien: Covenant di Ridley Scott, che a sua volta cercò di correggere le critiche mosse a Prometheus. Il deludente risultato al botteghino di Covenant e l’acquisizione Disney posero fine definitivamente ai piani di Blomkamp.

Oggi il contesto è radicalmente diverso. Il franchise di Alien sta vivendo una nuova primavera sotto la gestione di 20th Century Studios. Alien: Romulus si è rivelato un successo di pubblico, con un sequel già in sviluppo che dimostra come la saga possa prosperare anche oltre il personaggio di Ellen Ripley. La serie Alien: Earth ha concluso una prima stagione acclamata dalla critica nell’autunno del 2025 ed è stata rinnovata per una seconda. Si parla persino di un nuovo capitolo di Alien vs. Predator dopo Predator: Badlands, che incorporerebbe la Weyland-Yutani Corporation nel tessuto narrativo.

In questo scenario ricco di possibilità, l’eventuale ritorno di Sigourney Weaver come Ripley rappresenterebbe non solo un regalo per i fan di lunga data, ma anche un ponte tra l’eredità originale della saga e le sue nuove direzioni creative. La domanda non è più se il franchise di Alien abbia un futuro, ma quale delle molteplici strade che si stanno aprendo porterà i risultati più memorabili.

Per ora, resta l’attesa. Un’attesa alimentata dalle parole misurate ma piene di speranza di un’attrice che, dopo quasi tre decenni, potrebbe finalmente tornare a guardare negli occhi la creatura che ha definito la sua carriera. E se Walter Hill e Sigourney Weaver credono che i fan apprezzeranno, c’è da credergli: poche persone conoscono Ellen Ripley meglio di chi l’ha portata in vita.

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