Un finale in cui non c’è solo la musica a brillare, ma anche i look che raccontano storie. Quattro protagonisti, quattro estetiche, quattro mondi che si incontrano in Piazza del Plebiscito come fosse un set sotto le stelle.

C’è qualcosa di irresistibilmente cinematografico quando la moda smette di essere solo abito e diventa narrazione.

Nella finale di X Factor 2025, tra le luci che sfiorano le facciate storiche di Piazza del Plebiscito e il frastuono emotivo del pubblico, i giudici non si limitano a osservare il talento: lo incarnano.

Ogni look è un’inquadratura, Ogni dettaglio, un sottotesto e Ogni scelta estetica, una dichiarazione di poetica personale. E così, mentre la musica riempie la piazza, i quattro giudici compongono una pellicola parallela: quella dello stile.

Jake La Furia – L’opulenza che diventa personaggio

Sembra uscito da un film di eccessi, tra Fellini e un gangster napoletano in versione deluxe. Il completo in broccato, il collo di pelliccia che sfida la gravità, gli occhiali oversize tempestati di brillanti: Jake non indossa un outfit, indossa un ruolo.

È lo scintillio che precede la tempesta, una figura larger-than-life che gioca con l’ironia del web e la porta sul palco. Un personaggio che sarebbe perfetto per un cameo in una serie di culto: Il Boss delle Cerimonie – Director’s Cut.

Achille Lauro – La poesia in total white

Lui entra, e l’atmosfera cambia un completo bianco, pulito, quasi sospeso. Una rosa sul petto come fosse un accento narrativo, la firma in fondo a una lettera d’amore mai spedita. Accanto all’eccesso barocco di Jake, Lauro appare come un personaggio di Luca Guadagnino: androgino, elegante, fragile e potente. I social li definiscono “boss di famiglie rivali”, e in effetti sembrano due archetipi cinematografici che condividono la stessa scena senza mai appartenere allo stesso mondo.

Paola Iezzi – La dark heroine che sfida il freddo e le convenzioni

Se ci fosse un film, sarebbe lei l’antieroina: magnetica, misteriosa, con un passato che non vuole spiegare. Paola sceglie un total black che cattura la luce come un’ombra consapevole. Guanti, stivali, reggiseno in simil-lattice: una silhouette che parla di libertà, di trasgressione elegante, di madrina glam di una notte che non vuole compromessi. I social giocano: “Lui al Polo Nord, lei a Ibiza”. Ma la verità è che lei non è in nessun luogo preciso: Paola è un mood.

Francesco Gabbani – La sobrietà che sa raccontare

Nel suo spezzato nero con soprabito bluette c’è l’essenza dell’uomo che sa farsi notare senza alzare la voce. Gabbani è il personaggio che tiene insieme il cast: il gentleman che arriva quando la storia ha bisogno di equilibrio. Il suo look è una scena a sé, quasi da noir italiano: elegante, misurato, narrativo. La sua presenza completa la tavolozza di questa finale, come il pianoforte che accompagna una scena senza rubarla.

La finale di X Factor 2025 non è stata solo un evento musicale: è stata una scena di un film che non sapevamo di guardare.

Tra pellicce, rose, lattice e soprabiti, i giudici hanno scritto una storia parallela fatta di estetiche, contrasti, poesia e carattere.

Perché, in fondo, lo stile è questo: una narrazione silenziosa che, quando trova il suo momento, conquista il frame. E stasera, in Piazza del Plebiscito, il frame era tutto loro.

Di Martina Bernardo

Vengo da un galassia lontana lontana... Appassionata di cinema e serie tv anche nella vita precedente e devota ai Musical