L’ultima puntata delle qualificazioni sorprende e commuove: tre nuovi semifinalisti avanzano, mentre Soap lascia la competizione con un messaggio che scuote pubblico e addetti ai lavori.
La quarta puntata di Sanremo Giovani 2025 si chiude con un respiro misto di festa e smarrimento, uno di quei momenti in cui la musica non è solo performance, ma anche fragilità, decisioni difficili e porte che si aprono al futuro. Nella serata del 2 dicembre Principe, Seltsam e Senza CRI si sono aggiunti al gruppo dei semifinalisti, portando con sé tre identità diverse, tre modi di raccontarsi, tre modi di stare sul palco. Principe ha convinto con Mon Amour, una traccia dal sapore moderno e sicuro, Seltsam ha portato la sua ironia amara e lucidissima con Scusa mamma, mentre Senza CRI ha conquistato la commissione con Spiagge, un brano intimo che profuma di malinconie estive e ritorni inattesi.
La gara sembrava scorrere lineare, con quella leggerezza tipica del percorso Giovani: giovani artisti, voci nuove, storie che iniziano a respirare proprio in questi studi. Poi, improvvisamente, l’atmosfera è cambiata. Soap, già qualificata alla semifinale, ha annunciato il suo ritiro. Nessun ripescaggio, nessun nome aggiunto al gruppo: semplicemente, uno spazio vuoto. Un silenzio. E dietro quel silenzio, un post sui social che ha fatto il giro dei media. Soap ha parlato della necessità di fermarsi, della pressione, del bisogno di ritrovare sé stessa, e di un’industria che a volte sa essere più pesante del previsto. Parole sincere, dure, che hanno aperto una discussione immediata sui limiti e sulle aspettative che spesso ricadono sui giovani artisti.
Intanto la semifinale si avvicina e saranno undici a giocarsi l’accesso alla finalissima del 14 dicembre su Rai 1. Undici voci, undici stili, undici possibilità. Tra loro ci sono Antonia, Angelica Bove, Cmqmartina, Caro Wow, La Messa, Nicolò Filippucci, Petit e Welo, ai quali si aggiungono ora i tre nuovi arrivati. È un cast vario, colorato, ricco di contraddizioni e potenzialità, proprio come la scena musicale italiana quando è in fermento.
La curva emotiva di questa puntata ricorda che Sanremo Giovani è una gara, sì, ma è soprattutto un percorso umano: ci sono momenti di festa e momenti complessi, c’è chi accelera e chi ha bisogno di fermarsi, c’è chi entra in punta di piedi e chi lascia una traccia indelebile anche scegliendo di non andare avanti. Ed è forse proprio questo il cuore della musica giovane: la possibilità di sbagliare, cadere, ripartire, cambiare direzione. Martedì 9 dicembre si riparte con una semifinale che promette intensità, curiosità e nuove sorprese. La strada verso l’Ariston è ancora lunga, ma ogni passo racconta qualcosa del mondo che verrà.