Dopo tre anni di attesa spasmodica, Stranger Things è tornato con la sua quinta e ultima stagione, e il ritorno di Vecna non ha deluso nessuno.

Ma dietro l’ingresso esplosivo del villain più terrificante della serie Netflix si nasconde un’ispirazione cinematografica che attraversa galassie lontane lontane: i fratelli Duffer hanno guardato a Star Wars, e più precisamente a una delle scene più iconiche di Rogue One, per orchestrare il momento in cui Henry Creel emerge dall’Upside Down in tutta la sua nuova, devastante gloria.

“Sapevamo che quando sarebbe arrivato, volevamo che sembrasse un momento enorme”,

ha rivelato Ross Duffer a Tudum.

“Nel minuto in cui è uscito da quel portale, dovevi sentire il potere di Vecna. Dovevi percepire quanto fosse spaventoso”.

L’episodio 4 della stagione 5 segna il midseason finale nel modo più spettacolare possibile, con Vecna che finalmente abbandona la sua maschera di “Mr Whatsit”, l’amico immaginario di Holly Wheeler, per manifestarsi nella realtà. E quando lo fa, le similitudini con l’ingresso di Darth Vader nel corridoio buio di Rogue One diventano inequivocabili: soldati che sparano all’impazzata, proiettili che sembrano innocui sciroppi contro un potere superiore, una figura che avanza implacabile senza mai correre, consapevole della propria supremazia assoluta.

Jamie Campbell Bower, l’attore che dà corpo e voce a questo incubo vivente, aveva già le idee chiare fin dall’audizione. Prima di ottenere il ruolo, si era trasformato in una sorta di studioso ossessivo del male cinematografico, tappezzando letteralmente le pareti della sua casa con immagini di villain iconici: Pinhead di Hellraiser, Voldemort, Nosferatu, Dracula, fotogrammi da Shining e Insidious. Un vero e proprio santuario della cattiveria.

“Volevo che Vecna sembrasse così posato, così calcolato e chirurgico, quasi. E Pinhead è così. Non corre mai. Pinhead sa di essere un potere ultimo in ogni momento”,

ha spiegato Bower durante un’intervista al Four Seasons, circondato ironicamente da decorazioni a tema Stranger Things.

Ma se la stagione 4 aveva già impressionato con le sue protesi a corpo intero che richiedevano otto ore di applicazione, per la stagione 5 il team creativo voleva spingersi oltre. Barrie Gower, il mago delle protesi della serie, lo ha definito senza giri di parole: creare Vecna sotto steroidi. Non più grande e massiccio in modo cliché, come hanno precisato Matt e Ross Duffer, ma più affilato, più minaccioso, con una postura più ampia e imponente. Michael Maher Jr., supervisore agli effetti visivi e illustratore concettuale che aveva dato forma alle prime iterazioni del personaggio, ha lavorato a stretto contatto con il dipartimento di makeup per evolvere l’aspetto del mostro mantenendo quella qualità quasi tattile, visceralmente disturbante, che aveva reso Vecna così memorabile.

La voce profonda e rimbombante che fa gelare il sangue? Quella è davvero Bower, senza alcuna manipolazione in post-produzione. La pelle bruciata dai fulmini, i viticci dell’Upside Down che avvolgono il corpo come parassiti, la mano sinistra mutilata: tutto è stato realizzato con effetti pratici che hanno richiesto una collaborazione trasversale tra reparti, dalla concezione artistica al trucco, dalle protesi alla coreografia dei movimenti. Il risultato è un essere che sembra emergere da un incubo condiviso tra il Night King di Game of Thrones e le creature più oscure del cinema horror.

Nella prima metà della stagione 5, scopriamo che Vecna è rimasto apparentemente dormiente per diciotto mesi dall’apertura del portale massiccio che ha quasi diviso Hawkins in due. Ma la sua quiete era solo apparente. Assumendo l’identità di Mr Whatsit, ispirato al personaggio del romanzo per ragazzi “A Wrinkle in Time” di Madeleine L’Engle del 1962, Henry Creel ha iniziato a collezionare bambini nell’Upside Down. Il suo piano? “Rimodellare” il mondo usando dodici bambini come “vasi perfetti”, deboli e facilmente plasmabili, che può controllare a piacimento.

La sua prima vittima è Holly Wheeler, la sorellina di Mike e Nancy, una bambina brillante che rappresenta per Vecna sia un’eco di se stesso da giovane sia una sfida intellettuale. “Perché proprio lei? Perché per prima?”, si è chiesto lo stesso Campbell Bower riflettendo sulle note del personaggio. La risposta che ha trovato è inquietante nella sua logica perversa: “Se riesco a conquistare te, gli altri verranno facili”. L’attore ha costruito la versione umana e rassicurante di Henry che appare ai bambini ispirandosi a Mr. Rogers di “A Beautiful Day in the Neighborhood” e al Pifferaio Magico di Hamelin, creando una facciata di calore che nasconde intenzioni agghiaccianti.

Ma nella mindscape di Vecna, dove Holly viene trascinata, si nasconde un segreto che potrebbe ribaltare tutto: Max Mayfield è ancora viva. Dopo che Eleven l’ha salvata dal baratro della morte nella stagione 4, Max si è rifugiata in una parte della mente di Henry che lui stesso rifiuta di esplorare, un sistema di grotte dove il mostro apparentemente non osa avventurarsi. Una debolezza? Una vulnerabilità psicologica? Questo dettaglio potrebbe rivelarsi l’arma segreta dei nostri eroi.

E se Vecna pensava di avere campo libero, dovrà ricredersi. Alla fine dell’episodio 4, assistiamo a un momento che cambia le carte in tavola: Will Byers è in grado di sfruttare i poteri di Vecna per uccidere i Demogorgoni. Il ragazzo che è stato la prima vittima di questa saga, rapito il 6 novembre 1983 in quello che ora sappiamo essere stato sempre collegato a Henry Creel, potrebbe essere diventato l’avversario più temibile per il mostro. Un contrappasso narrativo che i Duffer hanno orchestrato con precisione chirurgica nel corso di cinque stagioni.

Il volume 1 di Stranger Things 5 è ora disponibile su Netflix, mentre il volume 2 concluderà questa epopea il giorno di Natale. Quando Vecna avanzerà di nuovo, con quella camminata lenta e inesorabile che deve tanto a Darth Vader e Pinhead, sappiamo che di fronte a lui non troverà più solo adolescenti terrorizzati, ma avversari che hanno imparato a usare le sue stesse armi contro di lui. Il cerchio si sta chiudendo, e la battaglia finale promette di essere all’altezza di un’attesa durata anni.

Di Martina Bernardo

Vengo da un galassia lontana lontana... Appassionata di cinema e serie tv anche nella vita precedente e devota ai Musical

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