Nel Marvel Cinematic Universe, gli addii definitivi sono fragili come promesse sussurrate al vento. E Hugh Jackman lo sa bene.

L’attore australiano, che per ventiquattro anni ha incarnato Wolverine con una dedizione quasi sacrale, ha nuovamente aperto la porta a un possibile ritorno nei panni del supereroe canadese più artigliato del cinema. Una dichiarazione che riaccende le speranze dei fan e smentisce l’idea stessa di un addio irreversibile.

Durante una recente apparizione al Graham Norton Show, il conduttore ha colto nel segno con una provocazione chirurgica: “Ogni volta che interpreti il personaggio, affermi: ‘No, non lo farò più’, ma poi vai avanti e annunci il ritorno in un altro film ed è un grande successo. Quindi dovrai farlo di nuovo?” La risposta di Jackman è stata tanto sincera quanto rivelatrice: “Non dirò mai più ‘mai più’. Quando ho detto ‘mai’ lo pensavo davvero, fino al giorno in cui ho cambiato idea. Ma per parecchi anni l’ho fatto davvero, lo pensavo davvero.”

Questa confessione arriva dopo che l’attore aveva solennemente dichiarato chiusa la sua esperienza con Wolverine nel 2017, quando Logan di James Mangold aveva offerto al personaggio una conclusione tanto struggente quanto perfetta. Quel film, crudo e viscerale, sembrava rappresentare la parola fine su una delle interpretazioni più iconiche della storia del cinema supereroistico. Eppure, nel 2024, Jackman ha rispolverato gli artigli per Deadpool & Wolverine, al fianco dell’amico Ryan Reynolds, dimostrando che nel multiverso Marvel nulla è mai definitivo.

La storia cinematografica di Wolverine sotto la pelle di Jackman è un viaggio lungo quasi un quarto di secolo, iniziato nel 2000 con il primo X-Men e proseguito attraverso dieci film diversi. Un’interpretazione che ha attraversato generazioni di spettatori, definendo non solo il personaggio ma l’intera estetica dei cinecomic moderni. La domanda ora non è più se Jackman tornerà, ma quando e in quale contesto.

Le voci di corridoio del Marvel Cinematic Universe puntano verso Avengers: Doomsday e il successivo Avengers: Secret Wars. Sebbene l’attore non figuri tra i protagonisti annunciati del prossimo capitolo della saga dei Vendicatori, un cameo o un ruolo secondario appare sempre più plausibile. Chris Evans ha già aperto la strada con il suo ritorno confermato, dimostrando che la Marvel Studios sta costruendo un evento cinematografico che richiamerà volti storici e nuove incarnazioni in un’unica, ambiziosa narrazione multiversale.

La strategia Marvel, del resto, si è sempre nutrita di questi ritorni a sorpresa. Il Marvel Cinematic Universe ha fatto della nostalgia controllata e dei colpi di scena emotivi uno dei suoi marchi di fabbrica. E quale colpo di scena sarebbe più potente di vedere Wolverine fianco a fianco con gli Avengers, magari confrontandosi con varianti alternative di se stesso o affrontando minacce che richiedono l’esperienza di chi ha vissuto decenni di battaglie?

Kevin Feige, il visionario architetto del MCU, ha recentemente parlato del futuro a lungo termine del franchise, accennando a un nuovo inizio dopo Secret Wars senza però utilizzare la parola “reboot”. In questo contesto fluido, dove i confini tra universi si assottigliano e le timeline si intrecciano, la presenza di Jackman come Wolverine potrebbe rappresentare un ponte tra l’eredità Fox degli X-Men e la nuova era Marvel.

La dichiarazione di Jackman al Graham Norton Show non è solo una confessione personale, ma un riconoscimento della natura stessa del cinema supereroistico contemporaneo: niente è mai veramente finito, nessun addio è definitivo quando c’è una storia che vale la pena raccontare. E forse, proprio questa consapevolezza, questa capacità di cambiare idea quando il progetto giusto si presenta, è ciò che rende Hugh Jackman l’interprete perfetto per un personaggio immortale come Wolverine.

Che si tratti di un cameo esplosivo in Avengers: Doomsday, di un ruolo centrale in Secret Wars o persino di un nuovo film solista, una cosa è certa: gli artigli di adamantio potrebbero tornare a brillare sul grande schermo prima di quanto immaginiamo. E questa volta, Hugh Jackman non si vincola a promesse che potrebbero trasformarsi in rimpianti. Nel Marvel Cinematic Universe, come nella vita, mai dire mai.

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