Grande successo a Firenze per il film prodotto dalla Società Umanitaria di Carbonia nell’ambito della residenza Carbonia Cinema Giovani Filming Lab
Si è conclusa la 66ª edizione del Festival dei Popoli, dove Cumpartia di Daniele Gaglianone è stato presentato in anteprima all’interno della sezione Concorso Italia.
Il nuovo film del regista, interpretato da Ivan Locci, Isauro Locci, Patrizia Orrù e Andrea Pellegrino, e scritto da Gaglianone insieme a Chicco Angius – autore anche del soggetto – è nato nell’ambito della residenza Carbonia Cinema Giovani Filming Lab. Il corso residenziale ha coinvolto sei giovani filmmaker – Alfonso Blasina, Federico Franzi, Giuseppe Gaviano, Marco Mancini, Sara Spitale e Olga Torrico – selezionati attraverso una call pubblica.
Cumpartia è un’opera che esplora il senso di appartenenza, intrecciando famiglia, memoria e radici. Nel corso della cerimonia di premiazione del 66° Festival dei Popoli, il film ha ricevuto una Menzione Speciale, conferita “ad uno dei più grandi autori di documentari del nostro tempo”.
Il film sarà distribuito da UCCA all’interno del catalogo della rassegna itinerante di cinema del reale L’Italia che non si vede, con una circuitazione in tutti i circoli e le sale Arci-Ucca su tutto il territorio nazionale.
Cumpartia è prodotto dal CSC Carbonia della Società Umanitaria, in collaborazione con SBIS (Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis), Coop progetto S.C.I.L.A., UCCA (Unione Circoli Cinematografici Arci), Circolo ARCI Il Calderone APS.
SINOSSI – Ivan ritorna a casa dopo tre anni di lontananza. Ritorna nel Sulcis in Sardegna dopo aver lavorato in Francia come viticoltore. È ritornato per fare il vino con i genitori nella loro piccola azienda. Il suo ritorno a casa è un viaggio interiore sospeso e rarefatto dove le persone e le cose lasciate nel passato e ritrovate nel presente si incontrano nella dimensione emotiva e solitaria del protagonista. Si tratta di una riflessione sul rapporto con le proprie radici sul rapporto fra generazioni sul cosa significa essere figli e su come si vedono i padri e le madri tra malinconie del passato e l’energia necessaria ad affrontare il presente.