Quando due universi cinematografici così potenti si incontrano, l’immaginazione collettiva dei fan prende il volo. Da una parte Katniss Everdeen, l’arciera ribelle che ha acceso la rivoluzione di Panem. Dall’altra Edward Cullen, il vampiro tormentato che ha fatto sospirare una generazione.
Ma Jennifer Lawrence vuole spegnere sul nascere qualsiasi illusione romantica: il suo nuovo film con Robert Pattinson, Die My Love, non è la fanfiction che milioni di appassionati potrebbero sperare.
Durante una recente apparizione al Tonight Show Starring Jimmy Fallon, l’attrice premio Oscar ha affrontato direttamente l’elefante nella stanza. Quando il conduttore ha sottolineato come “tutto internet stia impazzendo perché Katniss ed Edward sono insieme in un film”, Lawrence non ha potuto fare a meno di esprimere la sua preoccupazione. “Sono molto nervosa che le persone correranno al cinema pensando che sia tipo una fanfiction di Katniss ed Edward, ma non lo è”, ha spiegato con sincerità disarmante.
La descrizione che l’attrice fa del film è quanto di più lontano si possa immaginare da un incrocio tra Hunger Games e Twilight. “È un’opera d’arte molto idiosincratica, poetica”, ha dichiarato, alzando immediatamente l’asticella delle aspettative in una direzione completamente diversa. Die My Love, diretto da Lynne Ramsay e in arrivo nelle sale il 7 novembre, racconta la storia di Grace, una donna trapiantata nell’America rurale insieme al suo compagno Jackson, che lentamente inizia a scivolare nella follia.
La preoccupazione di Lawrence non è infondata. L’attrice ha confessato apertamente la sua paura: “È fantastico, ma se ti aspetti una fanfiction, rimarrai davvero deluso. Ho solo paura che uscirà e tutti saranno arrabbiati con me”. È un momento raro di vulnerabilità da parte di una star che ha sempre mantenuto un rapporto diretto e onesto con il suo pubblico, consapevole del potere che certi nomi e certe associazioni hanno nell’immaginario collettivo.
Nonostante Lawrence e Pattinson non si fossero mai incontrati prima delle riprese, la chimica professionale tra i due sembra essere stata immediata. L’attrice ha descritto il suo co-protagonista come esattamente ciò che sperava: “Sono stata piacevolmente sollevata dal fatto che sia esattamente come pensavo sarebbe stato. Era molto rilassato, molto dolce, divertente”. Ma è il dettaglio successivo a rivelare davvero la natura del loro rapporto sul set: “Potevamo stare in silenzio insieme, il che era molto importante per me. Potevamo entrambi scorrere sui nostri telefoni senza parlare, il che è davvero, davvero necessario in un co-protagonista”.
La regia è affidata a Lynne Ramsay, filmmaker scozzese nota per la sua capacità di esplorare il disagio psicologico e la disintegrazione emotiva con uno stile visivo potente e non convenzionale. Con opere come We Need to Talk About Kevin e You Were Never Really Here nel suo curriculum, Ramsay porta al progetto quella sensibilità oscura e contemplativa che trasforma storie di crisi personali in esperienze cinematografiche viscerali.
La scelta di avvertire i fan in anticipo dimostra non solo l’intelligenza commerciale di Lawrence, ma anche un rispetto genuino per il pubblico. In un’epoca in cui il marketing cinematografico spesso gioca sull’ambiguità e sulle false promesse, la sua trasparenza è quasi rivoluzionaria. Sta essenzialmente dicendo: aspettatevi arte, non intrattenimento di massa; aspettatevi poesia, non azione; aspettatevi inquietudine, non romance.
Die My Love si presenta quindi come un esperimento audace: prendere due delle star più iconiche dei franchise per giovani adulti dell’ultimo decennio e reinventarle completamente in un contesto radicalmente diverso. È una dichiarazione di maturità artistica per entrambi gli attori, un modo per dimostrare che possono esistere ben oltre i personaggi che li hanno resi famosi. Ma è anche un rischio calcolato, perché quei personaggi hanno un potere magnetico che potrebbe attirare il pubblico sbagliato, con le aspettative sbagliate.
Il film rappresenta un punto di svolta nel percorso di entrambi gli attori. Pattinson ha già dimostrato ampiamente la sua versatilità con ruoli in film d’autore come Good Time e The Lighthouse, fino ad arrivare a indossare il mantello del Cavaliere Oscuro in The Batman. Lawrence, dopo aver conquistato Hollywood con la sua spontaneità e il suo talento in film come Il lato positivo e American Hustle, cerca ora progetti che la sfidino in modi nuovi e inaspettati.
La preoccupazione espressa da Jennifer Lawrence al Tonight Show non è quindi solo una strategia promozionale intelligente, ma un genuino appello alla comprensione. È un invito a lasciarsi alle spalle Katniss ed Edward, a dimenticare le frecce e i vampiri, e ad abbracciare qualcosa di completamente diverso. Qualcosa di più complesso, più disturbante, più umano. Il 7 novembre scopriremo se il pubblico sarà pronto ad accettare questa sfida, o se la tentazione della nostalgia sarà troppo forte da resistere.