Tutte le teorie sull’ultima stagione della serie che ha segnato una generazione
Il momento è arrivato! Dopo otto anni, Stranger Things si prepara a salutare il pubblico con una quinta e ultima stagione che promette di essere la più emozionante, oscura e definitiva di tutte.
Netflix ha ufficializzato la suddivisione in tre volumi:
Volume 1 (episodi 1–4) – dal 27 novembre 2025; Volume 2 (episodi 5–7) – dal 26 dicembre 2025; Gran Finale (episodio conclusivo) – dal 1º gennaio 2026, alle 2:00 del mattino ora italiana. Tre date, tre atti, un’unica grande chiusura.
Le prime immagini hanno già acceso le teorie e i fan di tutto il mondo — noi compresi — si chiedono: come finirà davvero la storia di Hawkins? In questo articolo raccogliamo le teorie più credibili e più affascinanti sulla stagione conclusiva, immaginando il destino dei protagonisti che abbiamo amato sin dal primo episodio. Da Will Byers a Undici, da Max a Dustin, passando per Hopper, Mike, Joyce e tutti gli altri: ognuno di loro sembra avere un ruolo preciso in questo ultimo atto. Una cosa è certa: qualunque sarà il finale, Stranger Things 5 chiuderà un cerchio. E come ogni grande storia, lo farà riportandoci lì dove tutto è cominciato — tra le luci che tremano, i muri che respirano e quella sensazione di perdita che, forse, non se ne andrà mai davvero.
Gli intoccabili: Hopper e Undici

La morte non può colpire due volte nello stesso punto. Per questo, suggerire che Jim Hopper o Eleven possano morire in questa stagione appare troppo semplice — e soprattutto, poco coerente con la loro storia. Hopper e Eleven già hanno conosciuto una “morte” interiore: lei ha perso l’infanzia, l’identità, la famiglia; lui ha perso una figlia e, in parte, se stesso. Due solitudini che si sono trovate e salvate a vicenda.
Non sono parenti di sangue, ma lo sono diventati per destino: lui le ha insegnato la vita oltre il laboratorio; lei gli ha restituito la possibilità di amare dopo la perdita. Insieme hanno trasformato il trauma in casa. Perché farli morire sarebbe un tradimento. Hopper e Eleven rappresentano un messaggio potente: restare vivi può essere un atto eroico. Sono i guerrieri di Hawkins che non fuggono più ma stanno, feriti, ma vivi. Hanno già pagato il prezzo più alto. Ora meritano una sopravvivenza degna della loro lotta.
Mike Wheeler: il cavaliere dell’amicizia

Mike Wheeler non è il più forte né il più brillante, ma è colui che tiene unito il gruppo. Nel mondo di Stranger Things, dove gli incubi prendono forma, lui è ciò che resta di umano: la parola, la speranza, il legame. Nella quarta stagione, un disegno di Will lo ha ritratto come cavaliere. Non con la spada, ma con l’intelligenza, la furbizia e il cuore: la voce che guida, il filo che ricuce le storie disperse. Nel finale, sarà il punto di equilibrio tra caos e speranza. Non combatterà Vecna con poteri sovrumani, ma per l’amore e l’amicizia. È questo a renderlo vero eroe: non la superforza, ma la scelta di restare umano in un mondo pieno di ombre.
Dustin Henderson e Lucas Sinclair: lealtà e redenzione

Dustin Henderson: la missione del riscatto Dustin Henderson non è più il ragazzo ironico e spensierato. La morte di Eddie Munson l’ha segnato profondamente. In questa stagione ha una missione chiara: riscattare il nome di Eddie, accusato ingiustamente dal mondo di Hawkins. Sa chi era davvero Eddie — un giovane coraggioso che si è sacrificato per gli altri — e farà di tutto per provarlo. Non è solo una questione di giustizia, ma di lealtà. Dustin continua ad aiutare i suoi amici, ma dentro ha un’altra battaglia: ridare onore a chi è morto da eroe. Lucas Sinclair: l’amore che resiste Lucas Sinclair ruota attorno a una sola persona: Max Mayfield. L’ha vista cadere, spezzarsi, ed è pronto a tutto pur di salvarla. La loro storia non è solo amore adolescenziale, ma la prova che la speranza può sopravvivere alla paura. Mentre tutti combattono contro il male, Lucas lotta per un cuore sospeso tra due mondi. Nei veri eroi, non sono i poteri a contare, ma la scelta di continuare a credere.
Will, Max e Steve: le anime del sacrificio

Will Byers: la chiave del Sottosopra Will Byers è stato la chiave sin dal principio: la spia inconsapevole di Vecna, l’anello tra due mondi. Ogni brivido, ogni sguardo nel vuoto, era un richiamo. Ora Will sa che dentro di lui c’è ancora parte del Sottosopra — e solo accettandola potrà chiudere il cerchio. Il suo destino è il sacrificio. Torna non come vittima, ma come eroe. Nel suo ultimo respiro ci sarà la pace che ha sempre cercato.
Max Mayfield: la guida nell’ombra Max non è morta, ma è sospesa tra due mondi. Il male l’ha colpita, ma non ha spezzato la sua anima. In questa stagione sarà la guida silenziosa di Will e Eleven nel Sottosopra: lei vede ciò che gli altri non possono, sente ciò che Will percepisce ma non sa interpretare. Max non tornerà quella di prima. Ma sarà lei a condurre verso la verità e la fine. E forse, quando tutto sarà finito, il suo corpo si spegnerà, ma la sua anima resterà libera nel mondo che ha contribuito a salvare.
Steve Harrington: l’ultimo sacrificio Steve Harrington — da ragazzo popolare a fratello maggiore di tutti — rappresenta l’eroe che non cerca la gloria ma dà la vita per gli altri. Potrebbe essere lui a morire. Non per shock, ma per coerenza. Ha già completato il suo arco di crescita. Se qualcuno deve compiere il gesto estremo, sarà Steve. La sua morte non sarà disperazione: sarà amore puro. Perché l’eroismo non è combattere mostri, ma restare umano.
Nancy, Jonathan e Robin: i soldati dell’ultima battaglia

Nancy Wheeler, Jonathan Byers e Robin Buckley sono i soldati che non hanno poteri, ma hanno scelto di restare. Nancy sarà la stratega, la voce che guida. Jonathan l’anima silenziosa capace di accettare la perdita. Robin l’ironia che diventa forza. Entrano in guerra sapendo che non tutti torneranno. Ma vincono rimanendo umani.
Joyce Byers: il coraggio di lasciare andare

Joyce Byers ha attraversato il buio per salvare un figlio. Ora deve affrontare la prova più dura: lasciarlo andare. Capisce che Will è la chiave e che salvandolo davvero lo libera da quello che lo lega al male. Con Hopper accanto, lotta fino all’ultimo. Alla fine, sa che amare significa anche liberare. Non più la donna che grida davanti alle luci: la madre che sceglie per amore. Il suo sguardo finale non sarà di disperazione, ma di pace.
Alla fine, Stranger Things 5 non sarà solo mostri e portali, ma crescita, amicizia, perdita. I ragazzi della prima stagione non esistono più: sono adulti, guerrieri, sopravvissuti. Hawkins è diventata il luogo dove si impara la lezione più difficile: per crescere bisogna dire addio. Will troverà la pace, Max sarà la luce nel buio, Dustin riscatterà Eddie, Lucas lotterà per amore, Mike unirà tutti, undici chiuderà la porta, Hopper e Joyce custodiranno ciò che è stato salvato. Quando tutto sarà finito, Stranger Things non sarà solo una serie: sarà un ricordo condiviso — una cicatrice luminosa nel cuore di chi l’ha vissuta. Nessuno lascia davvero Hawkins: restiamo tutti lì, con le nostre paure, i legami, i fantasmi. Nel Sottosopra o nella vita vera, non importa. L’amicizia resta. E anche quando le luci si spengono, qualcuno le riaccenderà.