C’è un momento nell’intervista con Allure in cui Helen Mirren pronuncia una frase che vale più di ogni manifesto sull’età: “Fottitene, sono viva”.

Tre parole che racchiudono la filosofia di vita di una delle attrici più celebrate del nostro tempo, una donna che a 80 anni non rallenta, non si nasconde, non si scusa. Lavora incessantemente tra 1923, Mobland, The Thursday Murder Club, e sta per apparire nel film diretto da Kate Winslet, Goodbye June, oltre a interpretare la scrittrice Patricia Highsmith in un’altra produzione. La sua carriera è un compendio di premi che fa girare la testa: un Oscar, quattro BAFTA, tre Golden Globe, cinque Emmy, un Tony. È l’unica performer ad aver conquistato sia la Triple Crown americana che quella britannica.

Eppure, quando le si chiede cosa ami dell’essere ottantenne, la risposta non arriva con la prudenza di chi pesa le parole. Arriva diretta, viscerale, piena di vita: “Amo tutto. Posso bere un bicchiere di vino, truccarmi, ascoltare musica, guardare un tramonto bellissimo, andare a teatro, guardare un film, fare binge-watching su Netflix. Posso vivere la vita. È una cosa meravigliosa”.

Non è retorica da red carpet. È l’atteggiamento di chi ha scelto consapevolmente da che parte stare nella grande dicotomia dell’esistenza. Come dice lei stessa: “O muori giovane o invecchi. Non c’è via di mezzo. E io non ho mai voluto morire giovane. Sono troppo curiosa della vita, voglio vedere cosa succede dopo”. Quella curiosità insaziabile che ha alimentato una carriera straordinaria continua a spingerla avanti, a farle attraversare ogni decade con lo stesso appetito per l’avventura.

Certo, Mirren non nasconde che invecchiare comporta sfide concrete. Il diradamento dei capelli, per esempio. O la sensazione spiazzante vissuta durante il Covid: “Quando sei più vecchia senti improvvisamente di perdere due anni della tua vita preziosa, quando realizzi che non ne hai così tanti ancora”. Ci sono i piccoli tradimenti del corpo: fa male girarsi nel letto, qualcosa che non ha mai fatto male improvvisamente duole, ci vuole più tempo per riprendersi da una distorsione. Ma tutto questo, per lei, fa parte del pacchetto completo dell’essere umani.

Ed è proprio qui che il suo pensiero diventa davvero interessante, quasi provocatorio. Di fronte all’ossessione moderna per la longevità, ai guru del biohacking che promettono di vivere 150 anni, Mirren oppone uno scetticismo radicato nel buon senso: “È un po’ un sogno e una fantasia, perché quando pensano di avere 150 anni, non pensano di essere davvero centocinquantenni. Pensano di essere trentenni per 150 anni. E non è così che funziona il mondo o la natura”.

L’attrice inquadra se stessa e tutti noi nel contesto più ampio dell’esistenza: “Dobbiamo metterci nel flusso continuo dell’umanità. Ne siamo solo una piccola parte, davvero”. Non c’è nichilismo in queste parole, ma una forma di saggezza che accetta il ciclo naturale delle cose. Mirren guarda con entusiasmo alle generazioni più giovani: “Voglio vedere cosa faranno del mondo. È il loro turno. Io ho avuto il mio, ora è il loro. E questo è l’ordine naturale delle cose”.

Quanto alla beauty routine che le permette di apparire così radiosa? Sorpresa: non ne ha una. “Onestamente, non mi prendo davvero cura di me stessa e non l’ho mai fatto“, confessa con candore disarmante. Entra in farmacia e non può uscire senza spendere almeno 30 dollari in qualche prodotto, ma allo stesso tempo non è ossessiva e usa quello che le capita. Olio d’oliva, olio di ricino, succo di limone: la sua lista di essenziali suona più come ingredienti per la cucina che come trattamenti di bellezza. Anche se apprezza “un bel siero in una bella bottiglia”.

Il suo consiglio più importante? Non fumare. Mirren ammette di aver fatto finta di fumare perché le sembrava sofisticato, ma non è mai diventata dipendente dalla nicotina. E qui arriva un’altra confessione che farà sobbalzare i dermatologi: non evita il sole. “Amo prendere il sole e tutti dicono che non dovresti farlo, ma io adoro il sole. Sono russa!”. Usa una protezione solare sul viso e un SPF 30 sul resto del corpo, “sperando nel meglio”. Nel 2004 è stata nominata Naturista dell’Anno, rispondendo: “Credo nel naturismo e sono più felice su una spiaggia nudista con persone di tutte le età e razze”.

La sua filosofia si riassume in una frase semplice quanto rivoluzionaria: “Fai tutto, ma non fare troppo di nulla”. È l’equilibrio di chi ha vissuto abbastanza da capire che la perfezione non esiste, ma che l’esperienza vale ogni ruga, ogni capello bianco, ogni piccola cicatrice del tempo.

E per chi ha paura di invecchiare? Mirren riporta le parole di sua madre: “Non avere mai paura di invecchiare”. Ricorda che a 16 anni pensare di averne 30 sembrava terribile, sembrava essere vecchi. “E poi arrivi a 30 anni. E sai una cosa? È fantastico avere 30 anni, anzi, penso che dai 30 ai 40 sia l’età migliore in assoluto, e non vorresti tornare ad avere 16 anni. È favoloso avere 30 anni, e lo stesso vale per 40, 50, 60 e oltre. Ci sono svantaggi, senza dubbio. Ma ci sono anche grandi vantaggi. E lo impari mentre viaggi attraverso la vita”.

Recentemente, Mirren ha calcato la passerella per L’Oréal durante la Paris Fashion Week, sfilando accanto a Kendall Jenner, Andie MacDowell, Eva Longoria e Cara Delevingne. Un momento che ha celebrato la sorellanza e la solidarietà femminile, valori che l’attrice incarna da quando è diventata ambasciatrice del brand nel 2014, come volto della linea Age Perfect. È stata enormemente lusingata dall’offerta, arrivata quando aveva 60 anni: “Non ero giovane. Ero vecchia, secondo le idee di molte persone. Quindi è stato incredibile”. Le faceva arrabbiare vedere pubblicità con ragazze quindicenni dalla pelle perfetta che promettevano: usa questo prodotto e sembrerai così. “Perché mi tratti come una stupida? Mi faceva così arrabbiare”.

Parlando con The Times ad aprile, Mirren ha sottolineato che non è mai troppo tardi per le persone sui 50 o 60 anni per iniziare a fare esercizio fisico. “Non deve essere per forza iscriversi in palestra. Possono essere piccoli cambiamenti come fare una breve passeggiata o praticare yoga, che mi piace ancora”. Il suo allenamento preferito è una routine militare di 12 minuti sviluppata dalla Royal Canadian Air Force negli anni ’50.

Helen Mirren non è sola in questa battaglia culturale contro l’ageismo. A settembre, Elizabeth Banks, 51 anni, ha dichiarato che la sua routine anti-età consiste in sonno, acqua e mentalità positiva: “È il tuo atteggiamento. Eliminare i dialoghi interiori negativi e essere positivi su come ti senti riguardo a te stessa”. A ottobre, Nicole Kidman, 58 anni, ha detto che la parte migliore dell’invecchiare sono tutte le esperienze accumulate: “Così puoi dire: ‘Oh, ci sono già passata. So come gestire questa cosa ora’. O forse non sono stata esattamente in questo posto, ma ho vissuto qualcosa di simile, e so che ce la farò”.

Ma Mirren va oltre. Il suo messaggio non è solo di accettazione, è di celebrazione attiva. Non sta semplicemente invecchiando con grazia, sta invecchiando con ferocia, con gioia, con una libertà che solo chi ha vissuto ottanta anni può permettersi. Ogni progetto, ogni apparizione pubblica, ogni intervista diventa una dichiarazione: l’età non è un limite, è un’espansione. Non è una perdita, è un accumulo di strati, di comprensione, di libertà dal giudizio altrui e soprattutto dal proprio.

Quando l’intervista con Allure continua a essere rimandata, dalla tre alle quattro, alle cinque, alle sei di sera, ci si aspetterebbe di trovare un’attrice esausta. Invece, Mirren arriva con la sua grazia imperturbabile, pronta a condividere verità scomode e liberatorie. Perché alla fine, dopo otto anni da quando è apparsa sulla copertina di Allure nell’edizione che ha bandito per sempre il termine “anti-aging” dal suo vocabolario, Helen Mirren continua a rappresentare l’idea che quando si tratta di presenza, spirito e talento artistico, l’età è assolutamente irrilevante. O meglio: l’età è un vantaggio, se sai come viverla.

Puoi avere tutta la paura che vuoi, ma questo non cambierà nulla. Succederà. Quindi vivi con questo”, dice con quella schiettezza che la caratterizza. Non è cinismo, è realismo intriso di ottimismo pratico. È l’invito a smettere di combattere l’inevitabile e iniziare ad abbracciarlo, a estrarne ogni goccia di bellezza, saggezza e sì, anche divertimento. Perché Helen Mirren a 80 anni non sta solo invecchiando. Sta vivendo, intensamente, senza filtri e senza scuse. E questo, forse, è il vero segreto che vale più di qualsiasi siero in una bella bottiglia.

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