Caro Sigfrido,
siamo una piccola redazione che si occupa di cinema, spettacolo e serie TV. Il nostro lavoro, su likeinamovie.it, è raccontare storie, analizzare linguaggi, seguire le evoluzioni dell’intrattenimento. Lo facciamo con passione, con cura, e con la convinzione che anche questo sia un modo per contribuire al dibattito culturale del nostro Paese.
Ma oggi non vogliamo parlare di film. Vogliamo parlare di te.
Abbiamo appreso con sgomento dell’atto intimidatorio che hai subito. Un gesto vile, che non colpisce solo te, ma l’idea stessa di informazione libera. In un Paese veramente libero e democratico, nessuno dovrebbe avere paura di fare il proprio mestiere. Nessuno dovrebbe temere ritorsioni per aver cercato la verità. E invece, ancora una volta, ci troviamo a dover difendere ciò che dovrebbe essere scontato: il diritto di informare, il dovere di raccontare.
Siamo consapevoli che tra il nostro lavoro e il tuo c’è un abisso. Non ci sono paragoni possibili. Tu e la tua squadra portate avanti un giornalismo d’inchiesta che scava, denuncia, espone. Noi ci muoviamo in territori più leggeri, più sicuri, dove il rischio massimo è una recensione impopolare. Ma ci unisce qualcosa di profondo: la volontà di fare informazione. Di raccontare, ciascuno con i propri strumenti, ciò che accade. Di dare voce, visibilità, contesto.
E allora, da chi prova a fare informazione in un ambito diverso, ma con la stessa tensione verso la verità, vogliamo dirti che ti siamo vicini. Che non sei solo. Che il tuo coraggio è un faro anche per chi, come noi, lavora in zone meno esposte ma non per questo meno importanti perchè la libertà di informare con onestà intellettuale ci accomuna.
Continua a fare quello che fai.
Un grande abbraccio,
La redazione di likeinamovie.it