Tra atmosfere horror, combattimenti spettacolari e riferimenti all’universo Marvel, la nuova serie animata di Disney Plus affascina visivamente ma manca di profondità emotiva.
Uscita il 24 settembre sulla piattaforma streaming Disney Plus, la nuova serie animata “Marvel Zombies” composta da quattro episodi, ha l’obbiettivo di raccontare una realtà alternativa in cui gli eroi che abbiamo imparato a conoscere negli ultimi anni si trovano a dover fronteggiare un’apocalisse zombie che ha stravolto le sorti del pianeta terra.
Attraverso città deserte, combattimenti ben coreografati, orde di non morti che cercano di infettare i sopravvissuti e un’animazione fluida e dinamica, si sovrappongono due schieramenti. Il primo è guidato da Kamala Khan, una giovane eroina che nonostante la perdita di persone a lei care cerca in tutti i modi di mantenere viva la fiamma della speranza e perseguire l’unica via che potrebbe estinguere l’epidemia ovvero raggiungere lo spazio e chiamare i Nova Corps, un’organizzazione militare intergalattica che ha la tecnologia necessaria per mettere fine all’apocalisse.
Dall’altro lato facciamo invece la conoscenza di un gruppo di eroi condotto da Shang e Katy che inizialmente tendono a vedere la situazione in modo più disilluso e a sopravvivere giorno per giorno senza avere uno scopo ben preciso. Solo dopo l’incontro con Kamala che risulta essere a tutti gli effetti la protagonista della serie, decideranno di unirsi a lei e cercare di riportare alla normalità il pianeta terra. La storia contrappone quindi due tipi di reazioni umane opposte tra loro ad una tragedia in atto.
“Marvel Zombies” è la prima serie animata MCU ad essere vietata ai minori. Questa condizione ha permesso molta più libertà nel mostrare scene di violenza esplicita, come ad esempio spargimenti di sangue e corpi smembrati, contribuendo a dipingere uno scenario più terrificante e credibile per il contesto narrativo.
Il difetto principale lo si riscontra tuttavia nell’approfondimento dei personaggi. Durante il percorso per salvare la terra infatti molti degli eroi protagonisti perderanno la vita o verranno infettati in zombie, lasciando però troppo poco spazio al senso di perdita e di dolore che provano i sopravvissuti intorno a loro. La visione giovane, speranzosa e ingenua che Kamala ha degli eventi non è sufficiente per trascinare lo spettatore nella devastazione portata dai non morti. Si ha quindi l’impressione che la serie utilizzi i suoi personaggi solo come pedine narrative funzionali al concatenamento degli eventi e allo sviluppo della storia.
L’unica ad avere un conflitto interiore abbastanza strutturato è proprio Kamala che dopo essere diventata la portatrice della speranza, avendo una possibile soluzione all’apocalisse, scopre che in realtà i Nova Corps hanno messo in quarantena il pianeta terra per non diffondere l’epidemia nel resto dell’universo, mettendo in crisi tutte le certezze nel suo modo di agire. Questo avvenimento fa nascere in lei un profondo senso di colpa nei confronti di tutte le persone che hanno perso la vita per seguirla nella sua missione.
Tuttavia la catarsi derivante da questo trauma potenzialmente molto interessante viene risolta in un dialogo troppo sbrigativo e forse anche un po’ semplificativo con Shang in cui si sottolinea l’importanza di cogliere sempre la speranza di poter cambiare le cose anche nei momenti più difficili. Persino uno dei personaggi più affascinanti e complessi dell’MCU come Wanda Maximoff risulta essere quasi esclusivamente un’antagonista di presenza non approfondendo abbastanza i motivi che l’hanno spinta a diventare la regina dei morti.
Il tono della serie animata oscilla tra il dramma generato dall’epidemia in atto e dal conseguente lutto che accompagna i protagonisti durante i quattro episodi, e la commedia, che si basa su dialoghi poco convincenti e forzati che gli eroi si scambiano nei momenti di rilassatezza dove la tensione viene rilasciata.
Tratta dall’omonima miniserie a fumetti pubblicata nel 2005 e scritta da Robert Kirkman, la nuova serie animata Disney Plus presenta un soggetto interessante sviluppato però con poca profondità preferendo lasciare spazio all’atmosfera horror, alla spettacolarità dei combattimenti e ai mille riferimenti dell’universo Marvel che faranno contenti i fan più affezionati.