James Van Der Beek assente a causa di un virus intestinale, al suo posto sul palco Lin-Manuel Miranda. Una serata speciale, tra nostalgia e beneficenza.

Ci sono storie che non finiscono mai davvero. Restano sospese nel tempo, come le note di una sigla che torna a suonare quando meno ce lo aspettiamo. È quello che è accaduto il 22 settembre 2025 al Richard Rodgers Theatre di New York City, dove il cast di Dawson’s Creek si è riunito dopo oltre vent’anni per una serata benefica a favore dell’associazione F Cancer.
Una celebrazione di amicizia, memoria e resistenza. Ma, come ogni racconto che si rispetti, anche questa reunion ha avuto il suo colpo di scena.

L’assenza di James Van Der Beek, l’indimenticabile Dawson Leery, ha lasciato un vuoto sul palco. L’attore, che lo scorso anno aveva rivelato di combattere contro un cancro al colon-retto in stadio 3, ha annunciato tramite Instagram di non poter partecipare a causa di un virus intestinale:
“Questa è la serata che aspettavo di più da quando il mio angelo Michelle Williams ha iniziato a organizzarla – ha scritto –. Due virus intestinali hanno cospirato per mettermi fuori combattimento nel peggior momento possibile. Nonostante ogni sforzo, non potrò esserci.”

Eppure, proprio come nelle pagine più struggenti della serie, è arrivata la sorpresa capace di ribaltare la scena: Lin-Manuel Miranda ha preso il suo posto per la lettura dal vivo del copione dell’episodio pilota del 1998. Van Der Beek, con ironia, lo ha definito un “sostituto straordinariamente qualificato” e ha confidato che persino i suoi figli lo considererebbero “un upgrade”.

La serata ha visto la partecipazione di quasi tutto il cast originale: Michelle Williams, Katie Holmes, Joshua Jackson, Busy Philipps, Kerr Smith, Meredith Monroe, Mary Beth Peil, John Wesley Shipp, Mary-Margaret Humes e Nina Repeta. Un ensemble che ha riportato in vita, per una sera, la magia di Capeside

La reunion di Dawson’s Creek non è stata soltanto un evento benefico, ma una finestra aperta sul passato, un ponte tra ciò che eravamo e ciò che siamo diventati.
L’assenza di James Van Der Beek ha trasformato la nostalgia in consapevolezza: che la vita, come le serie che ci hanno cresciuto, è fatta di capitoli inattesi, sostituzioni improvvise, colpi di scena che ci obbligano a riscrivere il copione.
Ma l’incanto resta intatto. Perché Dawson’s Creek non è mai stato solo uno show televisivo: è stato un luogo dell’anima, un tempo che ritorna, una poesia adolescenziale che ancora oggi ci insegna che l’amicizia e i sogni sopravvivono a tutto, persino alle assenze.

Di Martina Bernardo

Vengo da un galassia lontana lontana... Appassionata di cinema e serie tv anche nella vita precedente e devota ai Musical

Lascia un commento