Un’onda lunga, partita dalle sponde dorate del Lido di Venezia, sta per infrangersi sulle coste scintillanti di Hollywood.

Familia, il secondo film di finzione del regista calabrese Francesco Costabile, dopo aver incantato la Mostra del Cinema, è stato scelto per rappresentare l’Italia agli Oscar 2026 nella categoria International Feature Film Award. Ma qual è il segreto di questo film? Cosa ha spinto il Comitato di Selezione, istituito dall’ANICA su richiesta dell’Academy, a preferirlo tra ben 24 titoli in lizza?

La risposta, forse, risiede nella capacità di Costabile di intrecciare una narrazione intima e universale, radicata nella terra aspra e misteriosa della sua Calabria. Presentato nella sezione Orizzonti a Venezia, Familia ha già conquistato un importante riconoscimento: il David di Donatello a Francesco Di Leva come Miglior attore non protagonista. Un premio che testimonia la forza di un cast capace di dare vita a personaggi complessi e sfumati.

La trama, avvolta da un alone di mistero, ci porta nel cuore di una famiglia calabrese, esplorando i legami profondi e spesso conflittuali che la uniscono. Un microcosmo in cui si riflettono dinamiche ancestrali, tra tradizione e modernità, tra appartenenza e desiderio di fuga. Costabile, con uno stile visivo potente e evocativo, ci immerge in un’atmosfera onirica, dove il confine tra realtà e sogno si fa labile, regalandoci immagini di struggente bellezza.

La scelta di Familia come rappresentante italiano agli Oscar non è solo un riconoscimento al talento di Costabile, ma anche una scommessa sul cinema italiano che osa, che esplora nuove strade narrative e visive. Un cinema che, partendo dalle proprie radici, riesce a parlare al mondo intero. Ricordiamo che la shortlist dei 15 film internazionali selezionati dall’Academy sarà resa nota il 16 dicembre 2025, mentre le nomination saranno annunciate il 22 gennaio 2026. La cerimonia di premiazione, l’evento più atteso dell’anno, si terrà a Los Angeles il 15 marzo 2026. Riuscirà Familia a conquistare la statuetta d’oro? Non ci resta che attendere, con il fiato sospeso, il verdetto dell’Academy.

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