Il segreto di Fuga da New York, il capolavoro distopico di John Carpenter del 1981, non risiede solo nella sua atmosfera claustrofobica e nell’iconico personaggio di Jena Plissken, ma anche nel retroscena del suo casting.

Chi avrebbe mai immaginato che il ruolo del duro con la benda sull’occhio, ispirato al “senza nome” di Clint Eastwood nei western di Sergio Leone, fosse stato inizialmente pensato per un altro attore? E che il regista abbia dovuto lottare con la produzione per imporre la sua scelta, un giovane Kurt Russell, all’epoca noto soprattutto per i film Disney della sua infanzia?

John Carpenter e Kurt Russell avevano già collaborato nel 1979 per il film TV “Elvis”, un’esperienza non particolarmente entusiasmante per entrambi. Eppure, tra i due era nata una sintonia speciale, un linguaggio comune che li avrebbe portati a collaborazioni future di grande successo. “Imparammo a comunicare molto velocemente”, ricorda Russell, “e decidemmo di lavorare di nuovo insieme, ma a qualcosa di completamente nostro”.

Quel “qualcosa” si materializzò con “Fuga da New York”. Carpenter aveva trovato il progetto perfetto, e Russell, reduce da un viaggio in Australia, si innamorò subito della sceneggiatura. Il ruolo di Jena Plissken era cucito su misura per lui, una sfida che sapeva di poter vincere. C’era solo un piccolo problema: la produzione, AVCO Embassy Pictures, aveva in mente un altro nome per il protagonista: Charles Bronson.

Immaginate un “Fuga da New York” con Charles Bronson nei panni di Jena Plissken. Un’ipotesi affascinante, forse, ma che avrebbe privato il film dell’energia ribelle e ironica di Russell. Carpenter, con la tenacia che lo contraddistingue, si oppose alla scelta della produzione e lottò per avere Russell. Una scommessa che si rivelò vincente, trasformando l’ex star Disney in un’icona del cinema d’azione.

La storia del casting di “Fuga da New York” è un esempio di come la visione di un regista possa cambiare il destino di un film e la carriera di un attore. Russell, dopo l’exploit di Jena Plissken, consolidò la sua posizione a Hollywood, interpretando ruoli iconici in film come “La Cosa” (di nuovo con Carpenter), “Grosso guaio a Chinatown” e “Tombstone”. Un percorso che difficilmente avrebbe intrapreso se Carpenter non avesse creduto in lui, sfidando le convenzioni e regalandoci uno dei personaggi più memorabili della storia del cinema.

E chissà, forse se Charles Bronson avesse interpretato Jena Plissken, oggi ricorderemmo “Fuga da New York” come un solido action movie, ma non come il capolavoro cult che è diventato.

Di Martina Bernardo

Vengo da un galassia lontana lontana... Appassionata di cinema e serie tv anche nella vita precedente e devota ai Musical

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