Il 22 settembre segna l’inizio dell’autunno: le giornate si accorciano, l’aria si fa più fresca e le città si vestono di tonalità calde, come in una pellicola d’autore. È la stagione del silenzio che sussurra, dei libri sfogliati accanto a una finestra appannata, dei sentimenti che si fanno più profondi. In questo scenario sospeso tra malinconia e rinascita, il cinema diventa compagno ideale: ecco i film che, come foglie che cadono, raccontano l’essenza stessa dell’autunno.
Harry ti presento Sally (1989)
Una New York autunnale, fatta di caffè fumanti e passeggiate a Central Park, diventa lo scenario dell’amicizia più famosa del cinema. Harry e Sally si rincorrono per anni, scoprendo che l’amore a volte nasce in silenzio, come le foglie che cadono.
Cut: Il film consacrò Meg Ryan come icona delle commedie romantiche e regalò a Billy Crystal un ruolo immortale.
Curiosità: la celebre scena del ristorante fu improvvisata e la battuta finale – “Prendo quello che ha preso lei” – fu suggerita dalla madre del regista Rob Reiner.
L’attimo fuggente (1989)
Nel cuore di un severo college del New England, l’autunno porta con sé un professore anticonformista che invita i ragazzi a guardare oltre i libri e a cogliere l’attimo. La poesia si intreccia alla vita, e le foglie che cadono diventano metafora di libertà e ribellione.
Cut: È uno dei ruoli più amati di Robin Williams, che ricevette l’Oscar come miglior attore non protagonista, entrando per sempre nell’immaginario collettivo.
Curiosità: la scena finale con gli studenti in piedi sui banchi fu girata in un’unica, intensa ripresa: molti attori piansero davvero.
Good Will Hunting – Genio ribelle (1997)
Will è un ragazzo difficile di Boston, genio matematico che nasconde la sua fragilità dietro rabbia e ironia. L’incontro con un terapeuta fuori dagli schemi lo aiuterà a fidarsi, a credere che anche il cuore, come i numeri, possa trovare la sua formula.
Cut: Il film lanciò Matt Damon e Ben Affleck, che vinsero l’Oscar per la sceneggiatura originale, e regalò a Robin Williams una delle sue performance più commoventi.
Curiosità: Damon e Affleck scrissero la sceneggiatura vivendo insieme in un piccolo appartamento, convinti che sarebbe stata la loro unica occasione per sfondare.
Cielo d’ottobre (1999)
In una cittadina mineraria soffocata dal carbone, un ragazzo alza lo sguardo al cielo autunnale e sogna razzi e stelle. Homer Hickam, ispirato a una storia vera, sceglie di ribellarsi al destino per inseguire la luce oltre il buio delle miniere.
Cut: Fu il primo grande ruolo di Jake Gyllenhaal, che conquistò la critica e aprì la strada alla sua carriera.
Curiosità: il titolo “October Sky” è l’anagramma del libro autobiografico da cui è tratto, “Rocket Boys”.
Piccole donne (1994 – 2019)
Le sorelle March crescono tra le stagioni della vita, e l’autunno segna i passaggi più intensi: scrivere, amare, perdere e ricominciare. Due versioni indimenticabili, quella con Winona Ryder e quella firmata da Greta Gerwig, restituiscono la malinconia e la forza del crescere.
Cut: Nel 1994 Ryder ottenne la nomination all’Oscar, nel 2019 Gerwig divenne la regista più acclamata della sua generazione.
Curiosità: per la versione del 2019, la casa delle March fu arredata con oggetti originali dell’Ottocento per creare un’atmosfera autentica.
Autumn in New York (2000)
Un uomo maturo e una giovane donna si incontrano tra i mercatini e le luci di Central Park. Il loro amore è intenso ma breve, destinato a consumarsi come le giornate che scivolano verso l’inverno. Un melodramma che vive di malinconia e struggimento.
Cut: Winona Ryder, all’apice della sua carriera, regalò qui una delle sue interpretazioni più intense e fragili.
Curiosità: molte scene furono girate davvero nei mercatini autunnali di New York, rendendo il film una cartolina romantica della città.
L’autunno è una sceneggiatura naturale, scritta dal vento e dalle ombre lunghe del tramonto. Ogni film di questa stagione è una lanterna accesa tra le foglie, un invito a fermarsi e ad ascoltare ciò che cambia dentro di noi. Dal sorriso di Harry e Sally alla ribellione poetica dell’“O Capitano”, dalle stelle di ottobre ai legami delle sorelle March, il cinema ci ricorda che ogni caduta è preludio di un nuovo inizio. E così, mentre l’autunno avanza, non resta che lasciarsi avvolgere da queste storie: dolci, malinconiche, indimenticabili.