Hollywood, terra di sogni realizzati e occasioni mancate. E a volte, di rifiuti che diventano leggenda. Come quello di Nicolas Cage, l’attore camaleontico che ha interpretato ruoli iconici, da eroe d’azione a supereroe, passando per personaggi borderline.

Ma c’è un ruolo che avrebbe potuto cambiare per sempre la sua carriera, un ruolo che ha rifiutato: quello di Shrek, l’orco verde più amato del cinema.

Immaginate un mondo in cui la voce roca e inconfondibile di Mike Myers viene sostituita dal timbro unico e a tratti surreale di Nicolas Cage. Sembra un’ucronia cinematografica, eppure era una possibilità concreta. I registi Andrew Adamson e Vicky Jenson, adattando il libro per bambini degli anni ’90, cercavano una voce capace di far ridere e commuovere, un attore in grado di dare vita ad un orco con un cuore d’oro. Nicolas Cage era tra i candidati, insieme a Chris Farley, che purtroppo scomparve prima di poter dare voce al personaggio.

Nel 2013, Cage confessò al The Sun di aver rifiutato il ruolo. La motivazione? Non voleva apparire come un orco, nemmeno in un film d’animazione. Una giustificazione che ha sollevato più di un sopracciglio, considerando la gallery di personaggi eccentrici interpretati da Cage nel corso della sua carriera. Anni dopo, l’attore ha chiarito la sua posizione, affermando che il vero motivo era la difficoltà di relazionarsi con i bambini attraverso un personaggio come Shrek. “Volevo che i bambini guardassero Grug, il cavernicolo protagonista di The Croods, e pensassero: ‘È un po’ spaventoso, ma è un tenerone’. Non ero sicuro di poter ottenere lo stesso effetto con Shrek”, ha dichiarato Cage durante un’intervista al The Today Show.

Ironia della sorte, anche Mike Myers, la voce definitiva di Shrek, inizialmente non era convinto del progetto. “Shrek? Il peggior titolo che abbia mai sentito!”, esclamò Myers al produttore Jeffrey Katzenberg, reduce dalla toccante proiezione di Salvate il soldato Ryan. Fu solo dopo aver approfondito la storia, con i suoi temi inclusivi e la presenza di Donkey, doppiato dall’attore afroamericano Eddie Murphy, che Myers si ricredette. Sperimentò diversi accenti, cercando una voce che rappresentasse la classe operaia, e il resto è storia del cinema.

Il rifiuto di Nicolas Cage, lungi dall’essere un rimpianto, ha aperto la strada ad una carriera di successo nel doppiaggio. Da Canto di Natale del 2001 a The Croods, Cage ha dimostrato la sua versatilità anche dietro al microfono, dando voce a personaggi memorabili. E chissà, forse in un universo parallelo, un orco con la voce di Nicolas Cage avrebbe conquistato il cuore di milioni di spettatori. Ma la realtà, a volte imprevedibile come un film di Cage, ha scritto una storia diversa, una storia che continua ad affascinare e a far discutere gli appassionati di cinema.

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Di Martina Bernardo

Vengo da un galassia lontana lontana... Appassionata di cinema e serie tv anche nella vita precedente e devota ai Musical

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