Luci, microfoni, applausi. La sala stampa della Mostra del Cinema di Venezia si accende quando Yorgos Lanthimos fa il suo ingresso, seguito dal cast di Bugonia. C’è l’attesa dei grandi appuntamenti: il regista greco e la sua musa, Emma Stone, tornano al Lido con una nuova sfida visionaria.
Bugonia, remake in lingua inglese del cult sudcoreano Save the Green Planet!, porta sullo schermo una storia surreale e inquietante: una potente amministratrice delegata, interpretata dalla Stone, viene rapita da due complottisti convinti che sia un’aliena inviata a distruggere la Terra. Fantascienza e commedia nera si intrecciano, in un racconto che parla di potere, fede e mistero.
In conferenza, tra domande serrate e sorrisi complici, un giornalista chiede: «Credete che esista un’intelligenza superiore che veglia su di noi?». Yorgos Lanthimos, con la sua consueta ironia, risponde:
«Le probabilità sono alte, sto cercando risposte ma ancora non le ho».
Poi tocca a Emma. Sorride, prende il microfono, e con la leggerezza che solo lei sa regalare trasforma la conferenza in un piccolo spettacolo.
«Ultimamente ho visto Cosmos di Carl Sagan, e mi sono innamorata della sua filosofia. Credere che siamo soli nell’universo è davvero narcisistico. Quindi ecco, faccio coming out: credo negli alieni!».
Un momento che fa esplodere la sala in risate e applausi, e che sembra già scrivere una scena parallela al film: il confine tra realtà e finzione, tra dichiarazioni ironiche e riflessioni profonde, si fa sottile come il velo di un set cinematografico.
Lanthimos e Stone, alla loro quinta collaborazione dopo The Favourite, Poor Things e Kinds of Kindness, confermano una sintonia che ha il sapore della continuità e della reinvenzione. Venezia li accoglie ancora una volta come coppia d’arte, pronta a sorprendere.
Bugonia arriverà nelle sale italiane il 23 ottobre 2025, ma qui, tra le luci dorate del Lido, ha già svelato il suo segreto: un film che osa guardare oltre il visibile, pronto a farci ridere, tremare e – perché no – alzare gli occhi al cielo.