Ci sono personaggi che non smettono di bruciare anche quando il sipario si chiude. Rosa Ricci è uno di questi: ribelle, fragile, contraddittoria, un volto che ha incarnato la rabbia e la tenerezza di una generazione. Ora, il cinema sceglie di restituirle le origini, con un prequel che non è soltanto un film, ma un viaggio dentro le ferite e i segreti di una ragazza cresciuta troppo in fretta. Io sono Rosa Ricci, diretto da Lyda Patitucci, arriverà nelle sale il 30 ottobre 2025 come un atto di rivelazione, come una confessione attesa da tempo.
La serie Mare Fuori aveva consegnato al pubblico un personaggio iconico, amato e odiato, temuto e compreso. Ma chi era Rosa prima delle sbarre, prima delle scelte irreversibili? Il film prova a rispondere a questa domanda scavando nella sua adolescenza, nei legami con la famiglia, nelle contraddizioni di un destino scritto a metà tra l’amore e la colpa.
Maria Esposito, che ha fatto di Rosa Ricci un simbolo, racconta di essersi lasciata attraversare dal ruolo “come da una tempesta”, e le sue parole evocano l’immagine di un’attrice che non recita soltanto, ma vive sulla pelle ogni ferita del personaggio.
La regia di Io sono Rosa Ricci è firmata da Lyda Patitucci, mentre la sceneggiatura porta la firma di Maurizio Careddu e Luca Infascelli. Oltre a Maria Esposito, nel cast figurano anche Andrea Arcangeli e Raiz, volti noti che arricchiranno la narrazione. A completare il quadro, la produzione di Picomedia in collaborazione con Rai Cinema, una sinergia che ha già regalato al pubblico il successo delle stagioni di Mare Fuori.
Al fianco della protagonista, anche Antonia Truppo, per un cast che intreccia la memoria della serie con volti nuovi pronti a incidere nella carne viva della storia. Napoli e la Sicilia diventano lo scenario di un racconto cupo e viscerale, dove le strade sembrano parlare e le case custodire più ombre che certezze.
Non è un semplice prequel, ma un affondo nell’anima di Rosa: la sua rabbia come maschera, la sua fragilità come specchio di tanti, il suo desiderio di amore come unica via di fuga. Un “Romeo e Giulietta” criminale e contemporaneo, che porta sul grande schermo la domanda più antica e universale: si può cambiare il destino scritto nel sangue?

Io sono Rosa Ricci non è soltanto un film per i fan di Mare Fuori, ma una storia che parla di tutti: di padri e figlie, di catene familiari, di giovinezze bruciate troppo presto. È la cronaca poetica di una caduta e, forse, di una rinascita impossibile.
Rosa Ricci, con la sua voce roca e il suo sguardo inquieto, torna per raccontarci che dietro ogni colpa c’è una ferita, e dietro ogni ferita c’è un cuore che continua a battere.
Dal 30 ottobre, il cinema accoglierà questo battito: una promessa di dolore, ma anche di verità.