Un viaggio tra fragilità, libertà e resistenza. In anteprima il 5 settembre alla Mostra del Cinema di Venezia.
Ci sono film che raccontano una carriera. E poi ci sono film che raccontano un’anima.
“Piero Pelù. Rumore dentro” – titolo internazionale “Noise Inside. Don’t call me a Rock Star” – è entrambe le cose, ma anche qualcosa di più raro: una confessione visiva, una mappa emotiva, un inno alla libertà artistica e umana.
Debutta in anteprima mondiale il 5 settembre 2025, nella sezione Fuori Concorso – Speciale Cinema & Musica della 82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, e lo fa nella suggestiva cornice della Sala Casinò, con la promessa di scuotere non solo le orecchie, ma anche i cuori.
Non chiamatelo rockstar
Diretto da Francesco Fei – regista che ha già firmato opere dedicate a Battiato, Ligabue, Carmen Consoli – il documentario mette al centro un Piero Pelù inedito. Non l’icona dei Litfiba che incendia i palchi, ma l’uomo che ha dovuto affrontare il silenzio. Quello interiore. Quello fisico.
Nell’ottobre 2022, un incidente acustico lo costringe a fermarsi. Un danno permanente al nervo, la depressione, la paura. E poi, come spesso accade nei veri racconti di resistenza, la rinascita. Pelù risale dall’abisso aggrappandosi a ciò che gli è sempre stato fedele: la musica, le parole, il viaggio.
Un road movie dell’anima
Il film lo segue in un itinerario tanto fisico quanto simbolico: un camper diretto a Saintes-Maries-de-la-Mer, in Camargue, per partecipare al pellegrinaggio gitano in onore di Sara la Nera, la santa dei viaggiatori e degli spiriti liberi. Un rito, una soglia. Un nuovo inizio.
Nel cammino, Fei raccoglie immagini intime, materiali d’archivio inediti, incontri familiari e artistici, ma soprattutto lascia spazio al flusso di coscienza di Pelù, che si racconta con la stessa schiettezza con cui ha sempre cantato: senza filtri, senza eroi.
Un racconto per chi non ha mai smesso di cercare
“Rumore dentro” è un film che parla ai fan, certo, ma anche a chiunque abbia vissuto una caduta, a chi abbia provato a rialzarsi trovando forza nella creatività, nella fragilità, nella ribellione gentile. È un manifesto visivo per chi si rifiuta di scendere a patti con il conformismo, anche quando tutto sembra perduto.
Tra le righe, scorrono quarant’anni di carriera, vissuti sempre controcorrente. Una carriera fatta di voce e sudore, ma anche di silenzi, pause, e deserto interiore.
Come dice lo stesso Pelù:
«Ne sto uscendo con le unghie e con i denti. Ho scritto brani nuovi, potenti, e riscoperto idee dimenticate nel mio archivio infinito.»
L’uscita evento
Dopo Venezia, il film sarà distribuito nelle sale italiane solo il 10, 11 e 12 novembre 2025, in un evento speciale firmato Nexo Studios in collaborazione con Radio Capital e MYmovies.
Un’occasione per vedere sul grande schermo non il mito, ma l’uomo. Non la posa, ma il rumore dentro che ci tiene vivi.