Freakier Friday – La nostalgia ha colpito ancora (e Jamie Lee Curtis è ancora una leggenda)
Ventidue anni dopo quel biscotto della fortuna che ha segnato un’intera generazione, Freaky Friday torna. E questa volta… è più freaky che mai.
Ma non è solo un sequel. È un viaggio nel tempo, nel cuore e nell’armadio del 2003.
Jamie Lee Curtis? Un’icona senza scadenza.
In un’epoca in cui i remake sembrano fatti con lo stampino, Freakier Friday riesce a fare qualcosa di raro: riaccende davvero qualcosa.
Non solo per il ritorno delle protagoniste originali, Jamie Lee Curtis e Lindsay Lohan, ma per l’energia con cui Curtis ruba letteralmente la scena.
Sì, perché se vent’anni fa ci insegnava come si suona la chitarra con unghie perfette e una camicia da ufficio, oggi ci ricorda che l’età è solo un numero, ma la presenza scenica è un talento eterno. Curtis è brillante, scatenata, ironica. È il cuore pulsante del film, e fa tutto con la leggerezza di chi ha capito che la vera bellezza è non prendersi troppo sul serio.
Lindsay Lohan torna… e ci basta questo.
Vederla sullo schermo di nuovo nei panni di Anna Coleman è come aprire un diario segreto dell’adolescenza.
Il suo personaggio è cresciuto, è madre, è stressata, è moderna… ma negli occhi ha ancora quel lampo da teen icon che ci ha insegnato il sarcasmo meglio di qualsiasi manuale. La chimica con Jamie c’è, anche se a tratti Lohan sembra contenersi troppo: avremmo voluto rivederla scatenata, ribelle, più “Anna del 2003”.

Il film? Una commedia a scambio quadruplo (ma il cuore resta lo stesso)
La novità? Stavolta il body-swap coinvolge quattro donne. Generazioni diverse, drammi diversi, problemi scolastici e relazioni complicate.
C’è una nuova teenager, Harper, e una rivale inglese, Lily. Ma anche podcast di genitorialità, matrimoni finti e citazioni pop a pioggia.
Eppure, nonostante i nuovi ingredienti, il sapore resta quello: dolce, ironico, familiare. Un film che non ha paura di essere un po’ assurdo, un po’ zuccheroso e decisamente fuori moda. Proprio per questo, funziona.
Nostalgia, humour, e quella canzone che ancora ti rimane in testa
Alla fine, Freakier Friday non è solo un sequel: è un biglietto d’amore per tutti quelli che nel 2003 volevano cambiare corpo per un giorno.
È per chi si è chiesto almeno una volta “Cosa farebbe Jamie Lee Curtis nella mia situazione?”
È per chi ha ancora la colonna sonora originale salvata su Spotify (sì, Ultimate dei Lindsay Lohan days è lì e vibra ancora).
Freakier Friday è imperfetto? Forse. Ma è anche uno dei pochi film che ti fa uscire dal cinema con il sorriso sulle labbra, come dopo un abbraccio da una vecchia amica che non vedevi da anni.
E in un mondo che corre troppo veloce, ogni tanto ci vuole proprio questo: un venerdì un po’ più freaky. E molto più felice.