La 71ª edizione del Taormina Film Festival, che si è svolta dal 10 al 14 giugno 2025, ha rappresentato uno dei momenti più intensi e celebrati del panorama cinematografico italiano e internazionale, una kermesse che ha saputo coniugare passato e futuro del cinema in uno dei luoghi più suggestivi del mondo: il Teatro Antico di Taormina, cornice millenaria capace di conferire a ogni proiezione, incontro o premiazione un’aura quasi mitologica. Sotto la direzione artistica di Tiziana Rocca, la manifestazione ha costruito un ponte ideale tra la memoria storica del grande cinema – incarnata dalla presenza monumentale di Martin Scorsese, che ha ricevuto il prestigioso Taormina Lifetime Achievement Award – e le nuove voci della settima arte, con un concorso internazionale che ha presentato dieci film da tutto il mondo, tra cui il vincitore “For Your Sake” di Axel Monsú, un’opera spagnola dal forte impatto emotivo che ha conquistato la giuria per la sua capacità di unire impegno sociale e sensibilità visiva.
Il festival ha avuto un’apertura da blockbuster con la première europea di “Ballerina”, spin-off dell’universo di John Wick con Ana de Armas protagonista, in una sala gremita di appassionati, giornalisti e ospiti internazionali. Ma il vero cuore pulsante della rassegna è stato l’omaggio alla figura femminile nel cinema e nella cultura, attraverso una presenza massiccia e simbolicamente significativa di artiste, registe, attrici, musiciste e professioniste del settore. Oltre al già citato Scorsese, la lista degli ospiti è stata impressionante: Michael Douglas, premiato per la carriera e protagonista di una partecipata masterclass; Catherine Deneuve, insignita del Taormina Achievement Award; Helen Hunt, che ha ricevuto il premio Excellence; Olivia Wilde, celebrata per la sua creatività registica e autoriale; e ancora Dennis Quaid, James Franco, Jesse Williams, Geoffrey Rush e Rupert Everett.
Non meno rilevante è stata la composizione della giuria, presieduta dalla vincitrice dell’Oscar Da’Vine Joy Randolph, affiancata dalla leggendaria costumista Sandy Powell, tre volte premio Oscar, e da volti italiani come Alessandra Mastronardi e Ilenia Pastorelli. L’intento era chiaro: rendere il festival uno spazio dove la visione femminile del mondo e dell’arte potesse emergere con forza, competenza e sensibilità. Madrina dell’edizione è stata Valeria Solarino, simbolo di un’eleganza sobria e intelligente che ben si è accordata allo spirito della manifestazione.
Il festival non si è limitato alle proiezioni. Accanto al concorso ufficiale, c’erano sezioni fuori concorso, eventi speciali, incontri pubblici e serate musicali dal vivo, che hanno trasformato Taormina in un palcoscenico totale per la cultura. In particolare, le esibizioni serali di Noemi, Carmen Consoli, Baby K, Nina Zilli, Clara e Lola Ponce hanno animato il Teatro Antico con un’energia travolgente, sottolineando il legame tra cinema e musica e ampliando il pubblico della manifestazione. Una delle iniziative più apprezzate è stata la partenza da Roma di una carrozza speciale dell’Intercity, decorata in nero e oro e dedicata al talento femminile del cinema, con a bordo registe, attrici e produttrici: un vero viaggio simbolico verso un festival che ha fatto della celebrazione della donna uno dei suoi cardini tematici.
vincitori di questa edizione sono:
Migliora attrice a Ebada Hassan per Brides – Giovani spose
“Brides – Giovani spose” di Nadia Fall, con Ebada Hassan, Safiyya Ingar, Yusra Warsama, genere drammatico, Regno Unito, 2025, 93′
Due ragazze in cerca di libertà e appartenenza fuggono dalle loro vite nel Regno Unito: l’obiettivo è andare in Siria per sostenere l’Isis.
Miglior attore a Geoffrey Rush per The Rule of Jenny Pen
“The rule of Jenny Pen” di James Ashcroft, con John Lithgow, Geoffrey Rush, George Henare, Ian Mune, genere horror psicologico, 2024, NZ, 104′
Mentre si trova in una casa di riposo, il giudice Mortensen prova a fermare un anziano psicopatico che utilizza un pupazzo per maltrattare gli altri ospiti della struttura.
Miglior regia ad Alex Garland e Ray Mendoza per Warfare – Tempo di guerra
“Warfare – tempo di guerra” di Alex Garland e Ray Mendoza , con D’Pharaoh Woon-A-Tai, Charles Melton, Will Poulter, Joseph Quinn, Kit Connor, Michael Gandolfini, genere azione/drammatico/guerra, Stati Uniti/Regno Unito, 2025, 95′
Tratto da una storia vera, Warfare – Tempo di guerra è un’immersione nella sconvolgente realtà dei conflitti moderni. Questo film di pura azione è stato infatti realizzato sulla base dei ricordi, delle testimonianze e delle esperienze vissute sul campo da un gruppo di uomini dei corpi speciali della marina americana, i Navy SEAL – tra cui lo stesso Mendoza – che hanno partecipato a una missione ad alto rischio a Ramadi, in Iraq, nel 2006. Non solo un film di guerra ma un film nella guerra: immersivo, viscerale, coinvolgente, una rivisitazione intensa e innovativa del genere, che non fa sconti allo spettatore regalandogli un’esperienza cinematografica totale.
Miglior film Per il tuo bene di Axel Monsú
“For your Sake” di Axel Monsú, con Sabrina Melgarejo, Gastón Ricaud, Jabes Alatiel Mulka, genere drammatico, Argentina, 2024, 77′
Costretta a crescere in un contesto rurale molto povero, l’adolescente Zulma vive seguendo i dettami che la famiglia e la comunità religiosa le impongono, finché non accade qualcosa che la spinge a prendere in mano le redini del proprio destino.
Infine, grande attenzione è stata riservata anche alla memoria del cinema, con la proiezione restaurata di capolavori come Taxi Driver, che ha visto Scorsese stesso dialogare con il pubblico in un incontro denso di emozione e storia. Questo equilibrio tra presente e passato, tra divismo e riflessione, tra grande spettacolo e approfondimento critico, ha reso la 71ª edizione del Taormina Film Festival un evento che va ben oltre il semplice calendario festivaliero: è stata una dichiarazione d’amore al cinema in tutte le sue forme, in uno dei luoghi più incantati e cinematografici del mondo. Un’edizione che verrà ricordata per la qualità artistica delle opere proposte, per la potenza simbolica delle presenze femminili, per la magia irripetibile di ogni tramonto al Teatro Antico, dove le storie sul grande schermo si sono fuse con la storia millenaria della Sicilia.
