Il Met Gala è tornato a vestirsi di significato, e quest’anno più che mai sembrava di assistere a un rito antico, cucito con ago e memoria.
“Superfine: Tailoring Black Style” — non era un semplice omaggio, ma un atto d’amore. Un modo per dire: guardateci. Guardateci davvero. Nei tagli delle giacche, nei ricami dorati, nei tessuti che brillano come la pelle sotto i riflettori. Ogni abito sembrava dire: “Io sono qui, io esisto, io ho una storia.”
Quando Colman Domingo è salito le scale con quell’abito Valentino che sembrava un dipinto vivente, ho capito che il gala non era solo gala.
Era dichiarazione. Era teatro. Era politica. A$AP Rocky, con il suo ombrello di diamanti, camminava come un uomo che sa di non dover spiegare più nulla. E Rihanna — sempre lei — ha trasformato la sua gravidanza in alta moda. Non un corpo in attesa, ma un corpo che crea mondi.
I look più belli del Met Gala 2025
Sydney Sweeney – La stella che danza tra le frange
È tra le prime a posare, eppure sembra già l’ultima a lasciare il pensiero. Sydney Sweeney arriva come un lampo di luce sulle scale d’azzurro pavone. Il suo abito Miu Miu, sartoriale e scintillante, è un’eco tra passato e futuro: spalline scolpite, oblò centrale, un gioco di frange che ricorda le dive anni ’20 — ma più moderne, più vive. La femminilità è composta, lucida, mai gridata. Voto del cuore: 8.5
Sabrina Carpenter – La ragazza che osa
Niente pantaloni, tutto corpo. Sabrina taglia via il superfluo, e lascia spazio all’ironia. Il tuxedo maschile diventa un body firmato Louis Vuitton, tagliato su di lei come se fosse una seconda pelle teatrale. Il suo look è una risata sofisticata, un gioco sapiente di sfrontatezza e misura. Voto del cuore: 8
Zendaya – La sposa della sartoria

Bianco come una promessa. Zendaya torna al Met Gala e lo fa in silenzio, con un abito maschile firmato Louis Vuitton. Linee pulite, quasi severe, che accarezzano il corpo come uno sposo elegante e misterioso. C’è un accenno d’intimità in quello stile: forse per Tom, forse solo per sé. Voto del cuore: 7.5
Nicole Kidman – La dama d’archivio

Sembra scesa da un quadro di altri tempi, eppure è più viva che mai. Nicole Kidman veste Balenciaga Haute Couture, rievocando il 1952 con grazia regale. Bustier con fiocchi, gonna ampia, e quelle scarpe a punta che spuntano come un dettaglio sussurrato. Non urla mai, Nicole. Ma incanta sempre. Voto del cuore: 8
Demi Moore – La regina del tempo

Demi ferma tutto. Come un fermo immagine di perfezione. In Thom Browne, paillettes e scollatura a volta, è una visione sospesa tra eleganza e potere. Il suo stile è meticoloso, feroce, glamour senza compromessi. Entra, e nulla è più come prima. Voto del cuore: 9.5
Sadie Sink – La fata dei pizzi

Sadie scende la scalinata con l’aria di chi sogna, ma sa di farlo davanti a milioni di occhi. Con Prada costruisce un abito da sera che è coda e leggerezza, pizzo e grazia. In ogni gesto, un’idea di eleganza che non ha bisogno di parole. Voto del cuore: 8.5
Anne Hathaway – La signora delle righe

C’è una regalità gentile nel passo di Anne Hathaway. Perfetta nella sua semplicità, vestita da Carolina Herrera come si indossa un segreto ben custodito. La camicia oversize abbraccia il collo con eleganza discreta, le maniche extra sembrano onde leggere. Poi quella gonna: lunga, imponente, disegnata da righe bianche e nere che scintillano come promesse non dette. Il collier Bulgari accende tutto con una pietra che pulsa, e la maxi coda di cavallo regala respiro al tutto, come una virgola dopo un pensiero intenso. Non stupisce. Ma incanta. Voto del cuore: 8
Barry Keoghan – Il Beatle barocco

Barry non sfila: racconta. Con quel completo firmato Burberry (firmato Daniel Lee), è un giovane Ringo Starr in trasferta a Versailles. Giacca da cerimonia con profili dorati, maniche ricamate con fiori rossi, pantaloni tagliati su misura e una fascia cremisi che pare rubata a un diplomatico del XIX secolo. Un look che gioca sul filo sottile tra costume e eleganza, tra omaggio e provocazione. Qualcuno ha riso. Ma Barry sa benissimo che lo stile, quello vero, non chiede il permesso. Voto del cuore: 9
Jeremy Allen White – Il gentiluomo senza fronzoli
Non urla, non abbaglia: sussurra.Jeremy Allen White è l’epitome della sartoria classica, con un completo scuro a righe sottili, dal taglio morbido e senza tempo.
La cravatta stretta, il bottone bianco lucido, lo spillone d’argento sul bavero: dettagli minimi, precisi come una nota su uno spartito jazz. C’è qualcosa di autentico in lui, di imperfettamente perfetto, come certi attori che sembrano sempre fuori posto — e proprio per questo memorabili. Un look da uomo vero, che non ha bisogno di maschere. Voto del cuore: 8