Pagelle tra luci, note e addii
C’è qualcosa di struggente e meraviglioso nell’assistere a un talento che sboccia sotto i riflettori. La settima puntata del Serale di Amici 2025 è stata un valzer di emozioni, tra partenze inaspettate e assoli che restano nell’aria come profumo su pelle d’estate. Le pagelle non sono solo numeri: sono tentativi goffi di contenere l’incanto. Ma ci proviamo lo stesso, a modo nostro.
CANTO
Antonia – 9
Ha cantato La sera dei miracoli come se Roma l’avesse sognata apposta per lei. La voce: un fiore che sboccia nel silenzio. Ogni parola, un’eco di qualcosa che ci riguarda. Canta per tutti quelli che aspettano un segno. E lei lo è.
Jacopo Sol – 5
Il suo nome è un presagio, e questa volta il sole è tramontato presto. Ha cantato come chi lotta contro il vento, ma il palco è stato più forte. L’uscita è stata dignitosa, ma il cuore – forse – era altrove. Addio malinconico.
TrigNO – 8
È entrato con “Ci vuole un fisico bestiale” ma il suo vero fisico è quello dell’anima. Ironico, potente, stralunato. Una performance con le gambe nel ritmo e gli occhi nel cielo. Cresce, eccome se cresce.
BALLO
Chiara Bacci – 9
Se n’è andata come si va via dalle grandi storie d’amore: con una carezza e senza rumore. La danza le ha fatto da specchio. Il palco non l’ha mai posseduta, l’ha solo amata. E ora l’aspetta il mondo.
Daniele – 8
Elegante come certe pagine lette a voce bassa. Daniele non balla: racconta. E lo fa con la fermezza di chi ha scelto di restare in piedi, anche nei giorni storti. Promessa viva.
Francesco e Alessia – 9
Insieme, sembrano la risposta al perché esista la danza. Lui è fuoco, lei è aria. Si sfiorano, si tengono, si perdono. Il tempo non li tocca. Il pubblico sì.
OSPITI – senza voto, solo stupore
Fedez ha portato un carico di incertezze vestite da canzoni. Clara ha brillato di luce gentile. Michele Bravi, come sempre, ha fatto poesia col suono. In mezzo a loro, gli allievi sembravano ancora più vivi.
Due eliminazioni. Due silenzi. Due strappi. Il pubblico non dimentica. E noi continuiamo a scrivere, per non lasciare scivolare via quel che resta tra una puntata e l’altra: le piccole rivoluzioni che i talenti compiono sul palco.
La settima puntata del Serale di Amici 2025 ci ha ricordato che il talento non si misura solo in applausi, ma in ferite, scelte, inciampi. In quella luce negli occhi quando si canta o si danza come se fosse l’ultima volta.
Ogni eliminazione è una partenza, ogni voto una dichiarazione d’amore o d’addio. E noi, da casa, restiamo lì: ad ascoltare, a sentire, a sperare. Perché in fondo, Amici è proprio questo: un palcoscenico dove i sogni si mettono alla prova. E qualche volta vincono.