Con l’arrivo dell’ultima stagione di You, è il momento perfetto per ripercorrere i momenti più iconici e disturbanti di una serie che ha saputo reinventarsi a ogni svolta. Da libraio romantico a professore inglese, Joe Goldberg ci ha trascinato nei suoi deliri con uno stile inconfondibile, mescolando amore tossico, thriller psicologico e ironia tagliente. Ecco i migliori episodi, stagione per stagione.
Stagione 1 – L’origine dell’ossessione
Episodio 1 – “Pilot”
“Hello there… You.” Con queste parole, Joe Goldberg entra nella nostra vita, e noi nella sua mente. L’episodio pilota stabilisce subito il tono: uno sguardo morboso travestito da romanticismo. L’incontro con Beck, le prime manipolazioni, la voce fuori campo ipnotica: è l’inizio della spirale.
Episodio 10 – “Bluebeard’s Castle”
Il finale della prima stagione è puro Hitchcock. Beck scopre il passato di Joe e si ritrova intrappolata nella gabbia di vetro. La tensione sale fino all’inevitabile tragedia. È un episodio che chiude il cerchio, ma lascia già presagire altri orrori. Joe non ha mai davvero finito di cercare la “ragazza perfetta”.
Stagione 2 – Reinventarsi a Los Angeles
Episodio 2 – “Just the Tip”
Joe si reinventa come “Will Bettelheim” e si trasferisce a L.A., un mondo di influencer, succhi detox e narcisismo esasperato. In questo episodio, la serie riesce a ironizzare sulla cultura della performance mentre Joe cerca di reprimere i suoi istinti… con risultati discutibili.
Episodio 10 – “Love, Actually”
Uno dei colpi di scena più riusciti della serie: Love Quinn si rivela una psicopatica tanto quanto Joe. “Tu pensavi di essere il cacciatore. Invece sei la preda”. Un finale che ribalta i ruoli e mette in discussione tutta la stagione.
Stagione 3 – La famiglia perfetta (quasi)
Episodio 1 – “And They Lived Happily Ever After”
Joe e Love sono sposati, genitori, e si sono trasferiti a Madre Linda, una suburbia apparentemente perfetta. Ma già dal primo episodio è chiaro che la quiete domestica è solo apparente. Joe fissa la nuova vicina con lo stesso sguardo con cui guardava Beck: “Per nostro figlio devo essere diverso. Ma poi… ti ho vista.”
Episodio 10 – “What is Love?”
Un finale esplosivo in ogni senso. Joe uccide Love in un confronto carico di pathos e violenza, simula la propria morte e si reinventa ancora una volta. La scena in cui scrive la lettera d’addio è un manifesto della sua follia lucida: “Ti ho amato, ma l’amore vero… non ti rende un assassino. O forse sì.”
Stagione 4 – Il lato oscuro di Londra
Parte 1, Episodio 5 – “The Fox and the Hound”
La serie cambia pelle: Joe è ora il professore Jonathan Moore in un thriller alla Agatha Christie. In questo episodio, Joe cerca di smascherare il “Eat the Rich Killer”, ma la verità è più complessa di quanto sembri. Suspense ben costruita e atmosfera noir.
Parte 2, Episodio 9 – “She’s Not There”
Qui il racconto esplode. Joe perde il controllo, e lo spettatore scopre che parte della narrazione era una fantasia dissociativa. Il confronto con Marienne, la donna che ha rinchiuso e dimenticato, è emotivamente devastante: “Sono io il mostro. Lo so. Ma… non riesco a fermarmi.”
You ha sempre saputo sorprendere, evolvendosi da thriller romantico a satira sociale, da crime psicologico a racconto metafisico dell’identità e del male. Joe Goldberg è uno dei personaggi più inquietanti e affascinanti della TV contemporanea. I suoi episodi migliori ci mostrano che l’orrore non è solo nei delitti, ma nella convinzione di essere nel giusto.