C’è un nome che, nel panorama dei film di genere, continua a brillare con la forza di un’icona inossidabile: Milla Jovovich.

La stella che ha dato volto e muscoli alla saga di Resident Evil torna sul grande schermo con Worldbreaker, un action horror che promette creature mostruose, battaglie all’ultimo sangue e un’ambientazione post-apocalittica dove le regole del gioco sono state riscritte dalla natura stessa.

Il film debutterà nelle sale americane il prossimo 30 gennaio, e già il trailer ufficiale rivela un universo in cui l’umanità è sull’orlo del baratro. Al fianco della Jovovich troviamo Luke Evans, Billie Boullet e Mila Harris, in un cast che si prepara ad affrontare i Breakers: mostruose creature emergenti dalle profondità della terra, capaci di infettare gli esseri umani e trasformarli in spietati assassini.

Ma cosa rende Worldbreaker più di un semplice film da autogrill? Due elementi fondamentali. Il primo è proprio Milla Jovovich, che nonostante una carriera ormai consolidata in questo tipo di produzioni, porta con sé un carisma e una credibilità action che pochi attori possono vantare. La sua presenza non è mai banale: è garanzia di sequenze adrenalizzate e di un’intensità che trasforma anche le premesse più modeste in esperienze coinvolgenti.

Il secondo elemento è ancora più interessante: la regia di Brad Anderson, un nome che merita attenzione. Anderson non è un regista qualunque. È uno specialista della serie B con un talento genuino per costruire atmosfere e tensione, come dimostrano titoli memorabili quali Session 9, L’uomo senza sonno e Transsiberian. La sua capacità di elevare materiali apparentemente semplici attraverso una regia intelligente e un’attenzione al ritmo narrativo lo rendono un autore da seguire, anche quando lavora su budget contenuti.

La trama di Worldbreaker costruisce un mondo dove il patriarcato è stato letteralmente spazzato via dalla biologia: le donne risultano meno vulnerabili al contagio dei Breakers, e sono quindi loro a guidare la resistenza umana contro l’apocalisse. Al centro della storia c’è Willa, una giovane ragazza la cui madre è una leggenda vivente nella lotta contro le creature. Il padre, nel tentativo di proteggerla, l’ha nascosta su un’isola remota, preparandola per lo scontro finale. Ma quando l’isola finisce sotto assedio, Willa dovrà dimostrare di essere all’altezza dell’eredità che porta nel sangue.

È una premessa che mescola survival horror, action post-apocalittico e un pizzico di coming-of-age sotto pressione estrema. Il trailer lascia intravedere sequenze d’azione frenetiche, creature dal design inquietante e un’ambientazione claustrofobica che ricorda i migliori thriller d’assedio. L’approccio di Anderson, storicamente orientato verso la costruzione di tensione psicologica, potrebbe trasformare questo Worldbreaker in qualcosa di più stratificato rispetto al tipico monster movie.

Il fatto che il film debutta direttamente nelle sale americane, e non nelle piattaforme di streaming o nel mercato home video, è un segnale di fiducia da parte della distribuzione. In un’epoca in cui molti film di genere vengono relegati ai servizi digitali, vedere Worldbreaker conquistare gli schermi cinematografici è un piccolo atto di resistenza culturale. Il pubblico affezionato al cinema di genere sa riconoscere quando un progetto merita attenzione, e questo film sembra possedere gli ingredienti giusti per ritagliarsi un suo spazio nel panorama horror action del 2025.

Worldbreaker arriva con l’ambizione di raccontare una storia di sopravvivenza dove le dinamiche di genere vengono ribaltate dalla necessità, dove il coraggio non ha sesso e dove le creature più spaventose potrebbero non essere quelle che strisciano dal sottosuolo, ma quelle che si annidano nell’animo umano quando la civiltà crolla. Con Milla Jovovich in modalità guerriera e Brad Anderson dietro la macchina da presa, questo film potrebbe rivelarsi una sorpresa inaspettata. Il 30 gennaio si scoprirà se l’isola remota di Willa reggerà l’assedio, e se il cinema di genere ha ancora frecce nel proprio arco.

Di Martina Bernardo

Vengo da un galassia lontana lontana... Appassionata di cinema e serie tv anche nella vita precedente e devota ai Musical

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