Dalla Dolce Vita romana ai canali veneziani, Emily torna in Italia tra hotel di lusso e scorci da sogno nella nuova stagione Netflix

Emily Cooper, o la ami o la odi. Ma una cosa è certa: Emily in Paris è diventata un fenomeno pop globale, capace di trasformare città, hotel e terrazze in veri e propri oggetti del desiderio. Con l’arrivo della quinta stagione, la serie Netflix cambia scenario e abbraccia l’Italia, spostando il suo immaginario da Parigi a Roma e Venezia, tra lusso, romanticismo e quella visione un po’ patinata — e dichiaratamente pop — che da sempre la contraddistingue. Cinque anni dopo Chicago, Emily è ora a capo dell’ufficio romano dell’Agence Grateau: nuovi amori, nuove ambizioni e, soprattutto, nuove location da sogno.

Il cuore veneziano di Emily in Paris 5

Venezia diventa una delle cornici più suggestive della stagione, con una selezione di luoghi iconici che amplificano il lato romantico e cinematografico della serie.

Dalla maestosità di Piazza San Marco, con la Basilica e il Campanile sullo sfondo, al fascino sospeso del Ponte dei Sospiri, la città lagunare viene raccontata come una cartolina in movimento. Emily attraversa i canali a bordo di taxi acquei, passando nei pressi del Ponte di Rialto e del Canal Grande, tra riflessi dorati e scorci senza tempo.

La serie esplora anche angoli meno abusati come Campo Santi Giovanni e Paolo e la zona della chiesa di San Francesco della Vigna, regalando un’atmosfera più intima e autentica. Sul fronte del lusso, spiccano gli interni dello storico Hotel Danieli e dell’Hotel St. Regis, oltre all’area tra la Pescheria e il Rio della Canonica, che aggiungono raffinatezza e profondità visiva al racconto.

Roma: tra Dolce Vita, architettura iconica e nuove ambizioni

Se Venezia incanta, Roma seduce. La Capitale diventa il vero baricentro narrativo di Emily in Paris 5, tra terrazze panoramiche, palazzi simbolo e fughe fuori porta dal sapore cinematografico.

Hotel Eden è una delle location chiave: storico cinque stelle della Dorchester Collection, già visto nel finale della stagione precedente, rappresenta perfettamente l’idea di lusso senza tempo che la serie ama raccontare.

Nel fiabesco Quartiere Coppedè, il sorprendente Palazzo Senza Nome affacciato su Piazza Mincio diventa la nuova sede dell’Agence Grateau Rome. Un edificio visionario, firmato Gino Coppedè, che mescola stili e suggestioni e aggiunge un tocco misterioso e altamente cinematografico alla serie.

Tra i luoghi più scenografici spicca il rooftop di Gigi Rigolatto Roma, all’interno dell’Orient Express La Minerva, a due passi dal Pantheon: arredi sofisticati, atmosfera Riviera e viste mozzafiato lo rendono il set ideale per i momenti più glamour.

Il racconto romano passa anche dall’EUR, con il monumentale Palazzo della Civiltà Italiana, sede di Fendi, simbolo di un dialogo continuo tra passato e modernità.

Infine, la serie si concede una fuga sul mare con La Posta Vecchia a Palo Laziale: terrazze affacciate sul Tirreno, feste al tramonto e gite in motoscafo incarnano alla perfezione la fantasia elegante e sognante di Emily in Paris.

Emily in Paris 5 conferma la sua natura: una serie che divide, ma che sa raccontare le città come nessun’altra. Roma e Venezia diventano protagoniste assolute, trasformate in un palcoscenico glamour dove realtà e immaginazione si fondono. È un’Italia vista attraverso occhi americani, patinata e a tratti irreale, ma incredibilmente affascinante. E, come sempre, dopo ogni episodio resta una certezza: anche se non tutti possiamo permetterci questi luoghi, sognarli — almeno sullo schermo — è parte del viaggio. 

Di Martina Bernardo

Vengo da un galassia lontana lontana... Appassionata di cinema e serie tv anche nella vita precedente e devota ai Musical