La Terra di Mezzo si prepara ad accogliere nuovamente i suoi eroi, ma forse non tutti ritorneranno con i volti che abbiamo imparato ad amare.

The Hunt for Gollum, il nuovo capitolo cinematografico diretto da Andy Serkis e ambientato nell’universo creato da Peter Jackson, potrebbe presentare una sorpresa inaspettata: Aragorn avrà un nuovo interprete. Nonostante le voci delle ultime settimane avessero alimentato la speranza di una grande reunion del cast originale della trilogia, con il possibile ritorno di Sir Ian McKellen nei panni di Gandalf, Orlando Bloom come Legolas ed Elijah Wood nel ruolo di Frodo, la situazione per il leggendario Dúnedain Ranger sembra prendere una piega diversa. Viggo Mortensen, che aveva espresso interesse a riprendere il mantello e la spada di Isildur a condizione di trovare una sceneggiatura convincente, potrebbe non calcare più i sentieri della Terra di Mezzo.

Secondo quanto riportato da Knight Edge Media, fonte che si è dimostrata affidabile per le notizie legate al mondo de Il Signore degli Anelli, la produzione sta cercando un attore più giovane per interpretare Aragorn. Diversi candidati avrebbero già incontrato Andy Serkis per discutere del ruolo, anche se i loro nomi rimangono al momento avvolti nel mistero più fitto del Fosso di Helm.

La scelta narrativa ha una sua logica interna. The Hunt for Gollum si concentrerà sul periodo in cui Gandalf e Aragorn inseguivano la creatura corrotta attraverso la Terra di Mezzo, prima degli eventi narrati ne La Compagnia dell’Anello. Questo arco temporale è menzionato sia nei romanzi di Tolkien che nei film di Jackson: il Grigio Pellegrino racconta di aver cercato ovunque Gollum, ma che “il Signore Oscuro lo trovò per primo”. Nei libri, Aragorn rivela di essere riuscito a catturare Smeagol vicino alle Paludi Morte, anche se non fu un’impresa priva di difficoltà.

L’età diventa quindi un fattore determinante. Mortensen ha 66 anni, e sebbene i Dúnedain godano di una longevità superiore rispetto agli uomini comuni, ritrarre un Aragorn nelle sue prime avventure richiederebbe probabilmente un interprete capace di incarnare la giovinezza e la vitalità di un ranger ancora lontano dal suo destino regale. La decisione di optare per un recast appare dunque motivata da esigenze di coerenza narrativa piuttosto che da questioni contrattuali o di disponibilità.

Andy Serkis, confermato per riprendere il ruolo che lo ha reso celebre e per guidare la regia del progetto, ha definito questo ritorno alla Terra di Mezzo “delizioso”, sottolineando la gioia di lavorare nuovamente con Peter Jackson, Fran Walsh e Philippa Boyens. Il trio creativo che ha trasformato i romanzi di Tolkien in fenomeni cinematografici ha dichiarato di considerare un onore e un privilegio tornare nella Terra di Mezzo insieme a Serkis, che ha “affari in sospeso con quella puzzolente creatura, Gollum”.

La Warner Bros., nelle parole dei dirigenti Pam Abdy e Michael De Luca, ha ribadito l’impegno a mantenere l’eccellenza che ha caratterizzato la trilogia originale, promettendo di proteggere l’eredità delle opere di Tolkien e di onorare la sua visione letteraria. Un impegno che passa anche attraverso scelte di casting coraggiose, capaci di bilanciare nostalgia e necessità narrative.

Resta da vedere chi raccoglierà l’eredità di Mortensen e indosserà la stella argentata dei Dúnedain. L’ombra del confronto con una performance iconica è lunga quanto le strade che Aragorn ha percorso, ma forse proprio in questo rischio risiede l’opportunità di scoprire un nuovo volto capace di portare freschezza a un personaggio che ha segnato un’intera generazione di appassionati. La caccia a Gollum sta per cominciare, e con essa la ricerca di un nuovo re errante.

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