Quando il Daily Mail ha pubblicato una fotografia di Sandra Bullock alla guida della sua auto insieme al figlio Louis, 15 anni, e al suo barboncino Sweetie, Hollywood ha trattenuto il respiro.

Era passato quasi un anno dall’ultima volta che qualcuno aveva visto l’attrice premio Oscar. Undici mesi di assenza totale, un silenzio così denso da sembrare quasi irreale per una stella che è stata l’attrice più pagata di Hollywood nel 2010 e nel 2014. La scomparsa di Sandra Bullock dalla scena pubblica non è stata improvvisa quanto graduale, ma il suo ritiro è diventato assoluto dopo l’agosto 2023, quando Bryan Randall, il suo compagno di otto anni, è morto all’età di 57 anni dopo una battaglia segreta contro la sclerosi laterale amiotrofica. Una malattia degenerativa che Randall aveva affrontato lontano dai riflettori, proprio come Sandra aveva sempre desiderato vivere la sua vita privata: al riparo dagli sguardi del mondo.

Secondo fonti vicine all’attrice, la morte di Randall l’ha colpita “come un camion”. Non è stata solo la perdita di un partner, ma il crollo di un equilibrio faticosamente costruito. Sandra Bullock aveva trovato in Bryan Randall, fotografo e modello, qualcosa che Hollywood raramente concede: normalità, stabilità, una vita che non ruotasse solo attorno ai riflettori. Insieme avevano cresciuto Louis, adottato da Sandra nel 2010, e Laila, arrivata nella famiglia nel 2015.

La sparizione di Sandra dal radar pubblico ha fatto nascere voci insistenti su un possibile ritiro silenzioso dalle scene. L’ultimo film in cui è apparsa risale al 2022, The Lost City, un’avventura comica al fianco di Channing Tatum. Da allora, nessun annuncio di nuovi progetti, nessuna apparizione ai grandi eventi, nessuna passerella rossa. Solo un avvistamento fugace lo scorso dicembre, immortalata durante una partita di basket tra i Los Angeles Lakers e i Detroit Pistons. Poi, di nuovo, il nulla.

Ma dietro questo silenzio non c’è solo dolore. C’è anche una rete di affetti che ha permesso a Sandra di sopravvivere ai momenti più bui. Tra le persone che le sono rimaste più vicine spicca il nome di Jennifer Aniston, amica di lunga data che ha organizzato diverse serate per tirarla su di morale. “Hanno serate tra ragazze a casa di Jennifer”, ha rivelato una fonte a Star Magazine, “ma Sandra è una che preferisce stare a casa sua, è sempre stata così. Adora quando le persone vanno da lei”.

Il cerchio stretto di amiche che circonda Sandra Bullock si è stretto ancora di più dopo la perdita di Randall. Ogni amica ha trovato un modo diverso per supportarla, creando una rete di sostegno che l’attrice stessa definisce una benedizione. “Dice sempre quanto sia fortunata ad averle”, ha aggiunto la fonte. Ma non sono solo le amiche ad averla tenuta a galla: i suoi due figli, Louis e Laila, sono stati il motivo principale per cui Sandra ha trovato la forza di alzarsi ogni mattina.

“Ci sono ancora giorni difficili, quando sente davvero la mancanza di Bryan e si sente sola”,

ha confessato l’insider. La terapia è stata un’ancora di salvezza fondamentale, ma l’attrice stessa ha ammesso che sono state le amicizie profonde, quelle vere, a fare la differenza.

“È molto proattiva, fa terapia e dice che l’ha aiutata moltissimo, ma ancora più della terapia dice che sono state le sue amiche a farle superare tutto questo”.

La donna che in Gravity interpretava un’astronauta alla deriva nello spazio, sola e disperata, ha dovuto affrontare nella vita reale un isolamento altrettanto terrificante. Ma a differenza del suo personaggio, Sandra Bullock non è stata lasciata andare. Le persone che ama l’hanno tenuta ancorata, impedendole di perdersi nel vuoto del dolore.

Ora, con la riapparizione di questa settimana, molti si chiedono se questo sia l’inizio di un lento ritorno alla normalità o se Sandra abbia scelto di ridefinire cosa significhi “normalità” per lei. A 61 anni, con una carriera leggendaria alle spalle e due figli da crescere, l’attrice sembra aver trovato un nuovo equilibrio, fatto di affetti veri, di amicizie solide e di una vita lontana dalle luci artificiali di Hollywood.

La sua assenza dalle scene non è stata una fuga, ma una scelta consapevole di proteggere ciò che le resta di più caro. E se il prezzo da pagare è rinunciare ai red carpet e ai flashing delle fotocamere, Sandra Bullock sembra più che disposta a pagarlo. Perché alcune battaglie, quelle vere, si combattono lontano dagli occhi del mondo.

Di Martina Bernardo

Vengo da un galassia lontana lontana... Appassionata di cinema e serie tv anche nella vita precedente e devota ai Musical

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