I giochi stanno per ricominciare, ma questa volta il campo di battaglia si sposta.
Mentre l’universo narrativo di Squid Game ha concluso il suo capitolo coreano originale con la terza stagione, Netflix si prepara a espandere il franchise oltre i confini della Corea del Sud. E lo fa affidandosi a uno dei registi più visionari del panorama contemporaneo: David Fincher.
Secondo quanto riportato dal sito della Film & Television Industry Alliance, Squid Game America inizierà la produzione il 26 febbraio 2026 a Los Angeles. Non si tratta di un semplice remake, ma di uno spin-off ambientato nello stesso universo narrativo dell’opera originale di Hwang Dong-hyuk. La logline ufficiale del progetto promette di mostrare come i giochi mortali vengono gestiti negli Stati Uniti, aprendo una finestra su una versione americana dello stesso incubo distopico che ha ipnotizzato centinaia di milioni di spettatori in tutto il mondo.
Il coinvolgimento di Fincher non è una sorpresa: il regista di Seven, Fight Club e Zodiac ha un contratto pluriennale con Netflix che lo ha già visto protagonista di progetti ambiziosi come Mindhunter e Mank. La sua estetica fredda e meticolosa, la capacità di esplorare il lato più oscuro della natura umana, sembrano perfettamente allineate con l’universo claustrofobico e brutale di Squid Game. Ma c’è un nome che nessuno si aspettava di vedere in questa lista: Cate Blanchett.
L’attrice premio Oscar, apparsa in un breve cameo nel finale della terza stagione della serie originale, è ora ufficialmente indicata nel cast di Squid Game America. Quella fugace apparizione aveva acceso le speculazioni dei fan, ma nessuno immaginava che si trattasse di un vero e proprio ponte verso lo spin-off americano. La presenza di Blanchett non è solo un colpo di scena: è una dichiarazione d’intenti. Netflix e Fincher non stanno costruendo un semplice derivato commerciale, ma un progetto che ambisce a mantenere lo stesso livello di qualità e prestigio dell’originale.
Dietro le quinte, il progetto mantiene solide radici con la serie madre. Kim Ji-yeon e Hwang Dong-hyuk, rispettivamente produttrice esecutiva e showrunner dell’originale Squid Game, sono coinvolti nella produzione dello spin-off insieme a Fincher, Zeus Zamani e Rhett Giles. La sceneggiatura è affidata a Dennis Kelly, autore della acclamata serie britannica Utopia, un thriller paranoico che condivide con Squid Game la capacità di trasformare giochi e competizioni in specchi deformanti della società contemporanea.
Dal suo debutto nel 2021, Squid Game ha ridefinito gli standard del successo globale per una serie televisiva non anglofona. La prima stagione ha dominato le classifiche di Netflix, conquistando Emmy e Golden Globe, e dimostrando che le barriere linguistiche sono irrilevanti quando la narrazione è universale. Il fenomeno ha generato persino un reality show, Squid Game: The Challenge, che ha adattato i giochi mortali in una competizione reale (fortunatamente non letale) con un premio in denaro sostanzioso.
La seconda stagione, arrivata nel 2024 dopo una lunga attesa, ha funzionato principalmente come setup per il gran finale della terza stagione. Hwang Dong-hyuk non ha mai nascosto l’intenzione di concludere la storia originale di Gi-hun in tre stagioni, una decisione rara per un franchise di tale successo commerciale. Ma la fine di una storia non significa la fine di un universo. Squid Game America rappresenta l’evoluzione naturale del concept: se i giochi esistono in Corea, perché non dovrebbero esistere anche altrove?
La scelta di ambientare lo spin-off negli Stati Uniti non è casuale. Il sistema americano, con le sue disuguaglianze economiche, il culto del successo individuale e la spettacolarizzazione della sofferenza, offre un terreno fertile per esplorare le stesse tematiche dell’originale attraverso una lente culturale diversa. Come cambiano le regole quando i giocatori sono americani? Come si adatta la brutalità dei giochi alla mentalità statunitense? Sono domande che promettono risposte inquietanti.
Con l’inizio della produzione fissato per febbraio 2026, i tempi suggeriscono un’uscita non prima del 2027. Ma se c’è qualcosa che la lunga attesa tra la prima e la seconda stagione di Squid Game ha insegnato, è che Netflix è disposta a prendersi il tempo necessario per fare le cose nel modo giusto. E con Fincher al timone, Blanchett davanti alla telecamera e i creatori originali come supervisori, Squid Game America ha tutte le carte in regola per non essere un semplice spin-off, ma un’espansione ambiziosa di uno degli universi narrativi più potenti degli ultimi anni.
Il gioco, dopotutto, è appena iniziato. E questa volta, le regole potrebbero essere ancora più spietate.