Una serata di scelte nette, emozioni calibrate e nuove promesse che avanzano verso la semifinale
La seconda puntata di Sanremo Giovani 2025 andata in onda martedì 18 novembre ha confermato una cosa: questa edizione non è solo una selezione, ma un vero laboratorio narrativo, dove ogni artista porta sul palco un universo musicale diverso, e ogni decisione della commissione costruisce un tassello del mosaico che condurrà alla finalissima di dicembre. Sul palco sono saliti sei giovani, ognuno con un’identità precisa e un brano che racconta un pezzo di sé. E mentre la gara procede, la sensazione è quella di assistere a una storia che si scrive puntata dopo puntata, tra conferme, sorprese e inevitabili addii.
La puntata si apre con una sequenza di esibizioni che mescola generi, toni e personalità. Angelica Bove porta avanti la sua cifra musicale fatta di fragilità lucida e parole che si appoggiano leggerissime ma colpiscono al centro; Soap convince con un brano più immediato, di quelli che restano in testa dopo pochi secondi; Nicolò Filippucci continua a mostrare una sensibilità cantautorale che non passa inosservata. A completare il quadro, le performance di Amsi, dei Disco Club Paradiso e di Lea Gavino: tre mondi diversissimi, tre modi differenti di raccontarsi, tre energie che hanno arricchito il ritmo della puntata, pur senza ottenere il passaggio del turno.
Il confronto è serrato, ma non aggressivo. Si avverte quella tipica atmosfera da “classe in crescita”, un insieme di ragazzi che stanno costruendo la propria strada davanti allo sguardo vigile dei giudici e di un pubblico sempre più curioso. La commissione chiamata ancora una volta a fare scelte difficili — decide di premiare l’equilibrio tra maturità, solidità e potenziale, componendo così il trio che accederà alla semifinale.
Al termine della puntata arrivano i tre nomi che segnano il ritmo dell’edizione: Angelica Bove, Soap e Nicolò Filippucci. Un terzetto che racconta bene il desiderio di Sanremo Giovani di mescolare cantautorato, immediatezza pop ed esplorazioni più intime.
La promozione di Angelica era attesa: la sua scrittura emotiva sembra già pronta a fare un salto più grande. Soap porta una leggerezza consapevole che funziona, soprattutto in un contesto dove distinguersi in pochi minuti è fondamentale. Filippucci completa l’equilibrio, con una delicatezza che ricorda certe penne italiane capaci di costruire immagini precise con poche note.
Per gli altri concorrenti, l’eliminazione non è un punto d’arrivo, ma uno spazio sospeso: Amsi con la sua ironia, Disco Club Paradiso con la loro attitudine più leggera e colorata e Lea Gavino con la sua intensità vocale hanno lasciato una traccia che, al di là della gara, potrebbe trasformarsi in futuro artistico.
La seconda puntata di Sanremo Giovani 2025 aggiunge un nuovo capitolo a un percorso che quest’anno sembra particolarmente solido, capace di alternare leggerezza e profondità, istinto e strategia. I tre promossi portano avanti una linea precisa, mentre la competizione entra nel vivo e si prepara a definire il gruppo che arriverà alla semifinale.
Se le prossime puntate manterranno questo ritmo fatto di scelte ponderate, personalità emergenti e brani che parlano a pubblici diversi allora la strada verso il Festival di Sanremo non sarà soltanto una gara, ma una narrazione musicale dinamica, fatta di volti nuovi e storie che meritano di essere ascoltate.