La galassia di Star Wars si estende attraverso migliaia di anni di storia, un arazzo narrativo che abbraccia ere di prosperità, conflitti titanici e rinascite culturali. Eppure, non tutte le epoche hanno ricevuto la stessa attenzione creativa.
Mentre film, serie, videogiochi, fumetti e romanzi continuano ad espandere questo universo, alcune fasi temporali rimangono territori inesplorati, ricchi di potenziale narrativo ancora intatto. La domanda diventa quindi inevitabile: quali sono le ere che nascondono le storie più affascinanti ancora da raccontare?
Analizzando le nove principali ere della saga, emerge una classifica basata sul potenziale narrativo attuale, dove alcune epoche risultano ormai saturate di racconti, mentre altre rappresentano autentiche terre vergini per i futuri creativi di Lucasfilm. Questa mappatura non è solo un esercizio accademico per appassionati, ma una vera bussola per comprendere dove la saga potrebbe dirigersi nei prossimi anni.
All’ottavo posto troviamo l’Età della Ribellione, quel periodo iconico che ha dato vita alla trilogia originale tra il 1977 e il 1983. Potrebbe sembrare controintuitivo posizionare così in basso l’era che ha lanciato il fenomeno culturale, ma la realtà è che questo intervallo temporale è stato esplorato in modo quasi ossessivo. Tra fumetti che hanno riempito ogni singolo interstizio tra gli episodi, romanzi che hanno approfondito il percorso Jedi di Luke Skywalker e storie che hanno dettagliato gli sforzi della Ribellione tra la prima e la seconda Morte Nera, rimane ben poco spazio per sorprese narrative di ampio respiro. L’era è creativamente ingabbiata, per quanto gloriosa.
La settima posizione è occupata dalla Caduta dei Jedi, il periodo drammatico dei film prequel e della serie animata The Clone Wars. Questa fase, che culmina con la tragica trasformazione di Anakin Skywalker in Darth Vader e lo sterminio dell’Ordine Jedi nel 2005 con La vendetta dei Sith, è stata dissezionata in ogni sua sfumatura. Le Guerre dei Cloni, una volta avvolte nel mistero, sono state raccontate con tale dettaglio da non lasciare praticamente alcun enigma sulla traiettoria degli eventi. Certo, rimane spazio per storie più intimiste e focalizzate sui personaggi, ma il quadro generale è stato completato con precisione chirurgica.
La sesta posizione spetta all’Ascesa del Primo Ordine, l’era della trilogia sequel prodotta da Disney tra il 2015 e il 2019. Sebbene questa fase sia stata principalmente esplorata sul grande schermo, numerosi materiali supplementari hanno riempito i vuoti narrativi: libri e fumetti hanno spiegato come il Primo Ordine sia salito al potere, come Palpatine sia stato segretamente resuscitato su Exegol, e come Ben Solo sia caduto nel lato oscuro diventando Kylo Ren. Serie come Star Wars: Resistance e l’attuale fumetto Legacy of Vader, che racconta il percorso di Ben tra Gli ultimi Jedi e L’ascesa di Skywalker, dimostrano che esiste ancora un margine per nuove narrazioni, anche se più contenuto rispetto ad altre ere.
Al quinto posto si colloca l’Alta Repubblica, un’era relativamente nuova introdotta come importante iniziativa editoriale a partire dal 2021. Questo periodo, ambientato centinaia di anni prima dei film prequel, è stato inizialmente presentato come un’età dell’oro di pace e prosperità, con nuovi Cavalieri Jedi, minacce inedite come i Nihil e dinamiche politiche galattiche affascinanti. Oltre alle multiple fasi di romanzi e fumetti pubblicati, l’era è conosciuta per la serie The Acolyte, la serie animata di Disney Junior Young Jedi Adventures e il videogioco in sviluppo Star Wars: Eclipse. Nonostante la terza fase dei libri e fumetti si sia recentemente conclusa e The Acolyte sia stata cancellata, questo territorio cronologico offre ancora più respiro narrativo rispetto alle ere precedenti nella classifica.
La quarta posizione appartiene al Regno dell’Impero, quell’arco temporale cruciale di 19 anni che separa La vendetta dei Sith da Una nuova speranza. Questa è una delle ere più ricche e affascinanti dell’intera saga, popolata da progetti di straordinaria qualità come Star Wars Rebels, Obi-Wan Kenobi, The Bad Batch, Rogue One e l’acclamata serie Andor. Il periodo permette storie profondamente coinvolgenti sull’oppressione, la resistenza e l’evoluzione strutturale dell’Impero al suo apice, mentre le prime scintille della Ribellione cominciano ad accendersi. I romanzi che esplorano i primi giorni di sviluppo del lato oscuro in Darth Vader, l’unificazione delle cellule ribelli, i Jedi sopravvissuti e la politica corrotta offrono opportunità narrative solide. Sebbene possa sembrare saturo per via delle numerose storie recenti, questo ponte dinamico tra le prime due trilogie conserva ancora un discreto potenziale inesplorato.
La medaglia di bronzo va a la Nuova Repubblica, l’era esplorata in serie come The Mandalorian, Ahsoka, The Book of Boba Fett e Skeleton Crew. Questo periodo di transizione e ricostruzione galattica dopo la sconfitta dell’Impero contiene un enorme potenziale narrativo. Tra Il ritorno dello Jedi del 1983 e Il risveglio della Forza esistono ben 30 anni di storia ancora da definire completamente. Con nuovi film e serie in arrivo come The Mandalorian and Grogu, la seconda stagione di Ahsoka, un film senza titolo diretto da Dave Filoni e altri progetti, la Nuova Repubblica rappresenta attualmente una delle ere più eccitanti agli occhi di Lucasfilm, con un chiaro e abbondante potenziale creativo ancora da sfruttare.
Il secondo posto va al Nuovo Ordine Jedi, l’era che segna il futuro di Star Wars dopo la trilogia sequel. Questa fase è particolarmente elettrizzante perché praticamente nulla è stato ancora stabilito, ed è anche il punto più avanzato della timeline conosciuta. Tutto ciò che sappiamo è che Rey Skywalker tenterà di ricostruire l’Ordine Jedi in un film in fase di sviluppo diretto da Sharmeen Obaid-Chinoy. Questa premessa offre l’opportunità di ridefinire completamente i Jedi per una nuova era, espandendo il concetto stesso di cosa significhi essere un Cavaliere Jedi nella galassia contemporanea. A questo si aggiunge un altro film post-sequel attualmente in produzione e previsto per il 2027: Star Wars: Starfighter, diretto da Shawn Levy e interpretato da Ryan Gosling, Matt Smith e Mia Goth, che ci mostrerà per la prima volta la galassia dopo la vera morte di Palpatine e la fine del Primo Ordine. Il Nuovo Ordine Jedi è essenzialmente una tela bianca narrativa, e questa libertà creativa è incredibilmente stimolante.
Al primo posto si posiziona l’Alba dei Jedi, il periodo più antico della timeline, ambientato 25.000 anni prima dei film prequel. Questa era esplorerà le origini primordiali della Forza e dei primi Jedi, un territorio dove praticamente nessun materiale canonico esiste attualmente. Questo vuoto offre a creativi come il regista James Mangold, che sta sviluppando un film dedicato proprio a Dawn of the Jedi, una libertà considerevole nel definire culture primitive, conflitti arcaici e le fondamenta stesse del lato chiaro e oscuro, senza doversi preoccupare di contraddire il canone esistente. Le origini filosofiche e spirituali della Forza possono offrire una profondità narrativa pressoché infinita, rendendo l’Alba dei Jedi un’era di potenzialità straordinarie.
La classifica si conclude qui, ma il messaggio è cristallino: la galassia di Star Wars non è un territorio completamente mappato. Mentre alcune ere sono state esplorate fino all’esaurimento, altre aspettano solo che nuove voci creative le portino alla luce. Il futuro della saga non risiede necessariamente nel riraccontare ciò che già conosciamo, ma nell’avventurarsi verso quegli angoli temporali dove le stelle non hanno ancora proiettato la loro luce. E in quella oscurità inesplorata, potrebbero celarsi le storie più memorabili che la Forza abbia mai ispirato.