A 73 anni, Jeff Goldblum ha compiuto una scelta che pochi si aspettavano. L’attore, icona indiscussa di Hollywood e volto del Mago di Oz nella saga cinematografica di Wicked, ha annunciato di aver abbracciato una dieta pescetariana, rinunciando definitivamente a carne e pollame. La rivelazione è arrivata durante un’apparizione televisiva a This Morning, dove Goldblum ha attribuito questa trasformazione personale proprio all’esperienza vissuta sul set dei due film diretti da Jon M. Chu.
“Mi ha cambiato”, ha dichiarato l’attore con quella sua caratteristica sincerità. “Dopo aver fatto questo film, abbiamo discusso della crudeltà sugli animali e ho smesso di mangiare carne e pollame”. Non si tratta di una dichiarazione isolata o di un vezzo hollywoodiano passeggero, ma di una presa di coscienza maturata attraverso i temi profondi che attraversano la narrazione di Wicked, dove l’oppressione degli animali diventa metafora di ingiustizie più ampie e sistemiche.
La collaborazione con Jon M. Chu si è rivelata un’esperienza trasformativa per Goldblum. Il regista, noto per la sua capacità di infondere profondità emotiva anche nelle produzioni più spettacolari, ha creato un ambiente in cui le tematiche del film hanno permeato le conversazioni quotidiane del cast. “Lavorare con Jon Chu è stato straordinario”, ha sottolineato l’attore. “Abbiamo bisogno che il mondo funzioni per tutti sulla Terra, e anche per ogni creatura”.
La tempistica di questa rivelazione non è casuale. Mentre Wicked: For Good si prepara a debuttare nelle sale il 21 novembre, Goldblum si trova a riflettere su un’esperienza professionale che va oltre la semplice recitazione. Il primo capitolo della saga ha conquistato dieci nomination agli Oscar e ha dimostrato come il musical di Broadway potesse tradursi in un fenomeno cinematografico globale. Il secondo film prosegue la storia anni dopo gli eventi del primo, con Cynthia Erivo nei panni di Elphaba, ora conosciuta come la Malvagia Strega dell’Ovest, che diventa una fugitiva impegnata nella lotta per i diritti degli animali.
Non è un caso che sia Erivo che Ariana Grande, interprete di Glinda la Buona, siano vegane dal 2013. La loro presenza sul set ha certamente contribuito a creare un’atmosfera di consapevolezza e riflessione sulle scelte alimentari e il loro impatto etico. “È raro avere l’opportunità di interpretare ruoli sempre più fertili, succosi, interessanti e rilevanti in questo periodo della vita”, ha commentato Goldblum, riferendosi non solo al personaggio del Mago, ma anche alla crescita personale che l’esperienza gli ha regalato.
L’attore ha già pianificato le sue festività natalizie in chiave vegetariana. “Questo Natale e questo Giorno del Ringraziamento potrei mangiare qualcos’altro”, ha scherzato durante l’intervista, dimostrando di essere perfettamente a suo agio con questa nuova direzione. “Sono felice”, ha aggiunto con semplicità.
La conversione alimentare di Goldblum si inserisce in una tradizione cinematografica piuttosto consolidata. Le conversioni sul set non sono una novità a Hollywood. James Cromwell, oggi attivista vegano di spicco, abbandonò tutti i prodotti di origine animale già il secondo giorno di riprese di Babe, il film di George Miller del 1995. “Tutti gli animali con cui avevo lavorato quella mattina erano sul tavolo, tagliati, fricassé, arrosto e scottati”, ricordò in un’intervista. “Fu allora che decisi di diventare vegano”.
Anche Woody Harrelson è diventato leggendario per la sua capacità di influenzare i colleghi verso scelte alimentari più etiche. Ha convertito Sadie Sink sul set di The Glass Castle, Thandiwe Newton durante le riprese di Solo: A Star Wars Story e Liam Hemsworth mentre lavoravano insieme a Hunger Games. Una lista che testimonia come il cinema possa diventare catalizzatore di cambiamenti profondi e duraturi.
La comunità di attori che seguono diete vegetariane o vegane è sempre più ampia e include nomi come Natalie Portman, Jessica Chastain, Brad Pitt, Tobey Maguire e Zendaya. Nel 2020, Joaquin Phoenix utilizzò il suo discorso di accettazione dell’Oscar come miglior attore per fare una campagna contro l’allevamento intensivo, dimostrando come il palco più prestigioso del cinema possa trasformarsi in tribuna per messaggi di rilevanza sociale.
Per Goldblum, questa scelta rappresenta molto più di una semplice modifica alla dieta. È l’espressione tangibile di come l’arte possa influenzare la vita, di come un ruolo cinematografico possa diventare catalizzatore di consapevolezza personale. Il Mago di Oz, figura complessa e ambigua nell’universo di Wicked, ha paradossalmente guidato il suo interprete verso una scelta di trasparenza e coerenza etica. Una magia che va oltre lo schermo e che trasforma la finzione in realtà quotidiana.