Nel mondo degli zombie, la prima regola per sopravvivere è sempre la stessa: restare in movimento. E il franchise di Zombieland sembra deciso a rispettarla alla lettera.
Dopo anni di silenzio dall’uscita di Zombieland: Double Tap nel 2019, il regista Ruben Fleischer ha finalmente confermato ciò che i fan speravano di sentire: le conversazioni per un terzo capitolo sono ufficialmente iniziate, con un obiettivo temporale ben preciso che suona come una promessa mantenuta.
In una recente intervista rilasciata a Deadline, Fleischer ha rivelato che il team sta lavorando per portare Zombieland 3 nelle sale cinematografiche nel 2029, esattamente vent’anni dopo l’uscita del film originale che ha ridefinito la commedia horror zombie nel 2009. “Stiamo iniziando a parlarne perché il primo film è uscito nel 2009, poi abbiamo fatto il secondo nel 2019, e ci siamo lasciati dicendo ‘ci vediamo tra 10 anni’. Quel momento si sta avvicinando, quindi stiamo cercando di capire come metterlo insieme”, ha spiegato il regista, aggiungendo con entusiasmo: “Spero davvero che tutto si concretizzi”.
La dichiarazione di Fleischer non è solo un aggiornamento casuale, ma il riconoscimento di un pattern narrativo che il franchise ha costruito con meticolosa pazienza. Il decennio trascorso tra il primo e il secondo capitolo non è stato un caso, ma una scelta deliberata che ha trasformato ogni nuovo film in un evento generazionale. Zombieland e Zombieland: Double Tap hanno entrambi rispettato le regole fondamentali della sopravvivenza cinematografica: successo al botteghino e apprezzamento sia della critica che del pubblico. Ora, con il 2029 all’orizzonte, il franchise si prepara a completare la sua trilogia decennale.
La reunion non sarà limitata al solo universo zombi. Fleischer ha recentemente riunito Jesse Eisenberg e Woody Harrelson sul set di Now You See Me: Now You Don’t, il terzo capitolo della saga dei maghi-rapinatori iniziata nel 2013. Questa collaborazione ha evidentemente riacceso la scintilla creativa tra il regista e i suoi attori, rendendo l’idea di tornare insieme per Zombieland 3 non solo possibile, ma desiderabile per tutti i coinvolti.
Tuttavia, il percorso verso il 2029 non sarà privo di ostacoli. Lo stesso Eisenberg, interprete del protagonista e narratore Columbus, aveva recentemente gettato acqua fredda sulle aspettative dei fan, suggerendo che Now You See Me fosse “più probabile che avesse altri sequel rispetto a Zombieland”. Con un quarto film della saga dei maghi già in lavorazione, i dubbi dell’attore sembravano giustificati. Ma le parole di Fleischer dimostrano che il regista è determinato a portare avanti entrambi i franchise nei prossimi anni, sempre che gli impegni di agenda si allineino con quelli del nucleo centrale del cast: oltre a Eisenberg e Harrelson, Emma Stone e Abigail Breslin dovranno trovare spazio nelle loro carriere sempre più impegnate.
Nel frattempo, Fleischer non resta con le mani in mano. Il regista ha rivelato altri progetti ambiziosi che potrebbero vedere la luce prima o dopo Zombieland 3. Tra questi spicca un’idea particolarmente intrigante: un western con vampiri al centro della storia. “È come Gli spietati, se Clint Eastwood fosse un vampiro”, ha spiegato con evidente entusiasmo, descrivendo un progetto che combinerebbe due generi classici in un mix inedito. “I due generi che ho sempre sognato di realizzare erano un film sui gangster e un western. Spero davvero di avere la possibilità di fare un western”.
L’agenda del regista include anche il misterioso progetto legato al videogioco Jak and Daxter, annunciato dopo il successo al botteghino di Uncharted nel 2022. Nonostante l’entusiasmo iniziale dei fan PlayStation, gli aggiornamenti su questo adattamento sono stati scarsi negli ultimi anni, lasciando il suo status nell’incertezza. Fleischer, tuttavia, sembra avere le idee chiare sulle sue priorità: tra Now You See Me 4, Zombieland 3 e il western vampiresco, il regista non avrà certo tempo per annoiarsi.
La vera domanda ora è se il 2029 sarà abbastanza vicino per i fan che hanno atteso pazientemente dal 2019. Il franchise di Zombieland ha sempre giocato con il tempo in modo intelligente, trasformando l’attesa in parte integrante dell’esperienza narrativa. Ogni decennio non è solo un intervallo tra film, ma un’opportunità per far crescere i personaggi, per riflettere sui cambiamenti del mondo reale e per tornare con una storia che valga davvero la pena raccontare.
In un’epoca in cui i franchise cinematografici sfornano sequel a ritmo industriale, Zombieland ha scelto la strada opposta: quella della qualità sulla quantità, della pazienza sulla fretta. E se le parole di Fleischer si trasformeranno in realtà, il 2029 segnerà non solo il ritorno di Columbus, Tallahassee, Wichita e Little Rock, ma la celebrazione di vent’anni di un franchise che ha saputo rispettare la regola più importante di tutte: lasciare sempre il pubblico con la voglia di tornare per un altro giro.