In vista dell’incontro con il mondo del cinema, il Pontefice sorprende con una lista che unisce fede, umanità e grandi classici hollywoodiani
Il Vaticano ha diffuso la personale selezione cinematografica di Papa Leone XIV, un quartetto di film che attraversa decenni di storia del cinema e che riflette la sensibilità del Pontefice verso le storie capaci di parlare al cuore umano. L’annuncio arriva a ridosso dell’atteso incontro del 15 novembre, quando il Papa accoglierà in udienza attori, registi e protagonisti internazionali della settima arte.
Nella lista, un equilibrio sorprendente: tre classici di Hollywood e un’unica opera italiana, tutti legati da un filo rosso di speranza, compassione e forza dell’immaginazione.
La vita è meravigliosa (1946) – Frank Capra :Non poteva mancare un film che da decenni rappresenta un inno alla vita. La storia di George Bailey, interpretato da James Stewart, è un racconto di caduta e rinascita, guidato dall’intervento salvifico di un angelo custode. Una scelta che rispecchia perfettamente la visione di Papa Leone XIV sulla gratitudine, sul valore dell’esistenza e sulla possibilità di ritrovarsi anche quando tutto sembra perduto.
Tutti insieme appassionatamente (1965) – Robert Wise: La musica come resistenza, l’amore come rifugio, la libertà come vocazione. Il classico con Julie Andrews porta sul grande schermo lo spirito luminoso e resiliente della famiglia Von Trapp, offrendo un messaggio di coraggio in un periodo storico segnato dall’ombra della guerra. Un film che incarna quello sguardo fiducioso sulla vita che il Pontefice ha spesso evocato nei suoi discorsi.
Gente comune (1980) – Robert Redford: Più intimo, più doloroso, più umano. L’esordio alla regia di Robert Redford esplora le fratture di una famiglia attraversata dalla colpa e dal lutto. Una scelta che rivela la sensibilità del Papa verso le storie che parlano di fragilità, vulnerabilità e ricerca di perdono. È un film che non offre risposte facili, ma che illumina la strada verso la riconciliazione.
La vita è bella (1997) – Roberto Benigni: L’unica presenza italiana nella lista è anche una delle opere più emozionanti del nostro cinema. La favola tragica di Benigni, in cui un padre usa la fantasia per proteggere il figlio dagli orrori del nazismo, è un inno alla forza dell’amore, alla creatività come scudo e alla capacità di resistere persino nel buio più profondo. Una scelta che parla direttamente alla visione pastorale di Papa Leone XIV.
Il 15 novembre, presso il Palazzo Apostolico in Vaticano, Papa Leone XIV accoglierà una delegazione del mondo del cinema: una cerimonia voluta dal Dicastero per la Cultura e l’Educazione, in collaborazione con i Musei Vaticani, per approfondire il dialogo tra fede e creatività.
All’appuntamento saranno presenti star hollywoodiane come Cate Blanchett, Viggo Mortensen, Alison Brie, Chris Pine, insieme ai registi Spike Lee, George Miller, Gus Van Sant e Giuseppe Tornatore.
Con la sua selezione cinematografica, Papa Leone XIV non si limita a condividere gusti personali: offre una piccola mappa dei sentimenti che guidano il suo pontificato. Speranza, compassione, resilienza, capacità di guardare oltre il dolore.
E mentre si prepara a incontrare il mondo del cinema, il Pontefice ribadisce una verità che vale più di qualunque recensione: le storie, quando sono sincere, avvicinano le persone e rendono il mondo un luogo più umano.