Quasi un decennio dopo l’uscita nelle sale de “il Risveglio della forza”, Star Wars continua a riscrivere la propria mitologia con rivelazioni che trasformano ciò che credevamo di sapere.

L’ultima bomba arriva dalle pagine di Marvel Comics, precisamente dal terzo numero della serie Hunt for the Falcon, un fumetto canonico che colma i vuoti narrativi delle avventure di Han Solo e Chewbacca prima degli eventi del settimo episodio. Quello che emerge è uno scenario tanto sorprendente quanto doloroso: i due contrabbandieri più famosi della galassia avevano già messo piede su Jakku, erano già arrivati faccia a faccia con Unkar Plutt, e avevano fallito nel recuperare il Millennium Falcon.

La serie Hunt for the Falcon segue la disperata caccia del duo attraverso la galassia sulle tracce della loro amata nave, rubata inizialmente da Gannis Ducain, poi passata agli Irving Boys e infine finita nelle grasse mani di Unkar Plutt, il mercante di rottami di Jakku. Fino a questo momento, i fan avevano sempre creduto che Han non avesse la minima idea di dove si trovasse il Falcon prima che Rey e Finn lo rubassero a Plutt in The Force Awakens. L’assunto era semplice: Han e Chewie stavano cercando la nave quando, per puro caso, i sensori la intercettano nello spazio dopo il furto dei due giovani protagonisti.

Il terzo numero della serie Marvel demolisce questa convinzione con una scena potente e carica di tensione. Han Solo e Chewbacca non solo sapevano che il Falcon si trovava su Jakku, ma erano effettivamente sul pianeta desertico, di fronte a Plutt stesso, in un confronto ad alta posta. La domanda che brucia nella mente di ogni lettore è inevitabile: cosa è andato storto? Perché due veterani come loro, dopo aver attraversato mezza galassia, non sono riusciti a riprendere ciò che gli apparteneva?

Questa rivelazione getta una luce completamente nuova sulla scena della riunione tra Han e il Falcon in The Force Awakens. Quando Han dice “Chewie, siamo a casa” non è solo l’emozione di un ritrovamento fortuito, ma il culmine di una ricerca tormentata che li aveva già portati tanto vicino, probabilmente a pochi metri dalla nave, prima di essere costretti a ritirarsi per ragioni ancora da svelare. Il dolore di quella vicinanza mancata rende il momento ancora più denso di significato.

Con ancora due numeri rimanenti della miniserie, gli autori hanno aperto una porta narrativa che potrebbe riservare sorprese ancora più grandi. Se Han e Chewbacca erano su Jakku durante il periodo in cui Rey stava già raccogliendo rottami per Unkar Plutt, la possibilità di un incontro o di una quasi-collisione tra i personaggi diventa concreta. Naturalmente, un confronto diretto contraddirebbe il canone stabilito di The Force Awakens, dove Rey e Han si incontrano per la prima volta a bordo del Falcon nello spazio.

Tuttavia, Marvel ha dimostrato più volte di saper giocare con questi elementi senza rompere la continuità. Un cameo sullo sfondo, una silhouette in lontananza sullo speeder, o anche solo un accenno visivo potrebbero essere sufficienti per soddisfare i fan più attenti senza violare il canone. L’idea che Rey potesse essere nelle vicinanze mentre Han cercava disperatamente la sua nave aggiunge uno strato di destino e interconnessione che risuona perfettamente con i temi portanti della saga di Star Wars, dove nulla accade per caso e ogni incontro è scritto nelle stelle.

Hunt for the Falcon si inserisce in una tradizione ormai consolidata di materiale espanso che arricchisce e complica la narrativa cinematografica. Dove i film per necessità di tempo devono sintetizzare, i fumetti possono esplorare, indugiare, rivelare. E in questo caso, la rivelazione non è solo un dettaglio curioso per appassionati, ma un elemento che ricontestualizza completamente il primo atto di The Force Awakens, trasformando quella che sembrava fortuna in qualcosa di molto più complesso e stratificato.

La scelta di ambientare parte di questa storia su Jakku non è casuale. Il pianeta desertico, con i suoi cimiteri di navi stellari e la sua popolazione di disperati e sopravvissuti, è diventato un luogo iconico quanto Tatooine nella nuova trilogia. Vedere Han Solo attraversare quelle dune sabbiose, con Chewbacca al suo fianco, cercando ciò che gli è stato rubato, crea un parallelismo potente con Rey, anch’essa persa in quel deserto, in attesa di un destino che si rivelerà intimamente legato proprio a quella nave e a quell’uomo che ora la cerca.

Il terzo numero di Star Wars: Han Solo – Hunt for the Falcon è ora disponibile attraverso Marvel Comics, e l’attesa per i prossimi due capitoli non è mai stata così alta. Le risposte sul perché Han e Chewie abbiano fallito nel recuperare il Millennium Falcon, e se Rey farà la sua comparsa anche solo per un istante, potrebbero ridefinire ulteriormente la nostra comprensione di questa saga che continua a sorprenderci, anche a distanza di quasi dieci anni dall’uscita del settimo episodio.

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