La domanda che ha tormentato i fan dalla conclusione della prima stagione ha finalmente trovato risposta. FX ha ufficialmente confermato il rinnovo di Alien: Earth per una seconda stagione, consolidando il successo di una delle serie sci-fi più audaci degli ultimi anni.
L’annuncio arriva insieme a una notizia altrettanto significativa: Noah Hawley, showrunner della serie, ha firmato un nuovo accordo complessivo con Disney Entertainment Television, garantendo la sua presenza creativa per il futuro della saga.
La serie, debuttata su FX nell’agosto scorso, aveva conquistato immediatamente critica e pubblico con la sua proposta narrativa innovativa. Ambientata nel 2120, Alien: Earth ha portato gli xenomorfi sul nostro pianeta per la prima volta nella storia del franchise, creando un ponte temporale tra il presente e gli eventi del film originale di Ridley Scott del 1979. La protagonista Wendy, interpretata da Sydney Chandler, rappresenta un’evoluzione tecnologica rivoluzionaria: il primo ibrido umano-sintetico, un robot umanoide infuso con coscienza umana.
Il Chairman di FX, John Landgraf, non ha nascosto l’entusiasmo per la prosecuzione della collaborazione con Hawley: “È stato un grande privilegio lavorare con Noah per più di un decennio su alcuni dei migliori e più grandi show di FX, e siamo entusiasti di estendere la nostra partnership verso il futuro. Noah non smette mai di sorprenderci con storie veramente originali, e la sua capacità unica di portarle in vita come regista e produttore oltre che come sceneggiatore lo rende straordinario.”
La produzione della seconda stagione segnerà un cambio geografico significativo. Dopo aver girato la prima stagione in Thailandia, il team si trasferirà a Londra, con l’inizio delle riprese previsto per il prossimo anno. Questo spostamento logistico, unito ai tempi tecnici necessari per una produzione di questa complessità visiva, fa presagire un ritorno sugli schermi nel 2027. Un’attesa di due anni che, nel panorama televisivo contemporaneo, non rappresenta più un’eccezione ma quasi una norma per le produzioni di alto profilo.
Eric Schrier, presidente di Disney Television Studios e Global Original Television Strategy, ha sottolineato il valore della partnership con Hawley: “Ho imparato in prima persona che Noah era un talento unico mentre lavoravamo a Fargo su FX. Da allora ha realizzato molti dei migliori show in televisione, e non potrei essere più entusiasta che Noah continui la sua partnership con FX ed estenda la collaborazione a tutta Disney Entertainment Television.”
Il percorso di Hawley con FX è costellato di successi. Dal debutto di Fargo nel 2015, che ha conquistato sette Emmy Awards nell’arco di cinque stagioni, fino all’acclamata serie Legion ambientata nell’universo degli X-Men, lo showrunner ha dimostrato una capacità rara di bilanciare ambizione narrativa e accessibilità. Con Alien: Earth, Hawley ha accettato la sfida più ardua: espandere uno dei franchise sci-fi più iconici della storia del cinema, mantenendone intatta l’essenza claustrofobica e terrorizzante.
La trama della prima stagione aveva introdotto un universo complesso, governato da cinque corporazioni – Prodigy, Weyland-Yutani, Lynch, Dynamic e Threshold – in un’era in cui cyborg e sintetici convivono con gli umani. La collisione della nave spaziale Maginot della Weyland-Yutani con Prodigy City aveva innescato una catena di eventi che portava Wendy e gli altri ibridi faccia a faccia con forme di vita aliene più terrificanti di quanto chiunque avesse potuto immaginare.
Hawley stesso ha commentato l’accordo con parole che rivelano la sua visione artistica: “Sono entusiasta che questo accordo ampliato apra le porte a nuove opportunità attraverso tutta Disney Entertainment Television. FX ha sempre supportato la narrazione audace e guidata dai personaggi. Fin dall’inizio con Fargo, mi hanno incoraggiato a correre rischi creativi e seguire la storia ovunque conduca. Sono grato di continuare a esplorare il mondo di Alien: Earth insieme ai nostri partner, cast e troupe mentre iniziamo il prossimo capitolo.”
La conferma della seconda stagione solleva interrogativi affascinanti sul futuro della narrazione. La prima stagione aveva lasciato numerosi fili narrativi aperti, dalla natura precisa della minaccia xenomorfa sulla Terra fino al destino dei personaggi sopravvissuti e alle implicazioni della tecnologia ibrida di Prodigy Corporation. In un franchise dove la sopravvivenza è sempre incerta e il terrore sempre in agguato, ogni certezza è provvisoria.
Il trasferimento della produzione a Londra potrebbe inoltre indicare un’espansione geografica della storia, portando potenzialmente la minaccia aliena in nuove location o introducendo personaggi provenienti da contesti diversi. La capitale britannica offre non solo eccellenti strutture di produzione, ma anche una tradizione cinematografica che ha contribuito significativamente alla nascita del franchise Alien originale.
Per i fan della saga, l’attesa fino al 2027 sarà mitigata dalla consapevolezza che Noah Hawley e il suo team hanno il tempo e le risorse necessarie per costruire un secondo capitolo all’altezza delle aspettative. In un’epoca in cui la fretta spesso compromette la qualità, la pazienza diventa una virtù che promette ricompense narrative sostanziali.