Se state immaginando Ryan Reynolds alle prese con un orango come compagno di avventure, siete fuori strada.
L’attore canadese ha deciso di mettere le mani su un classico di Clint Eastwood, ma non si tratta di Every Which Way But Loose, la commedia del 1978 in cui l’icona di Hollywood condivideva lo schermo con un simpatico primate. La scelta è caduta su un altro gioiello del cinema anni Settanta, forse meno iconico ma altrettanto affascinante: Thunderbolt and Lightfoot del 1974.
L’annuncio arriva in un momento particolarmente prolifico per Reynolds, che sembra voler dominare ogni angolo dell’industria dell’intrattenimento. Mentre l’incertezza aleggia ancora sulla sua possibile apparizione in Avengers: Doomsday previsto per il prossimo anno, l’attore non resta certo con le mani in mano. Appena qualche giorno fa era stata confermata la sua partecipazione all’adattamento Netflix della serie di libri Eloise, dove interpreterà un personaggio dai toni decisamente oscuri. E ora arriva questa notizia che riaccende i riflettori sul suo rapporto privilegiato con il cinema classico americano.
Il progetto del remake di Thunderbolt and Lightfoot vedrà la collaborazione tra la casa di produzione di Reynolds, Maximum Effort, e Amazon-MGM Studios. Non si tratta semplicemente di un’operazione nostalgica: Reynolds è coinvolto attivamente nella scrittura della sceneggiatura insieme a Enzo Mileti e Scott Wilson, il duo creativo dietro la serie Fargo. Ma c’è un dettaglio che rende questo progetto ancora più intrigante: alla regia ci sarà Shane Reid, che farà il suo debutto cinematografico dopo aver lavorato come montatore su Deadpool & Wolverine.
Il film originale raccontava la storia di John “Thunderbolt” Doherty, interpretato da Clint Eastwood, un rapinatore di banche travestito da predicatore in fuga dai suoi vecchi complici, convinti che li abbia traditi. Thunderbolt viene salvato da Lightfoot, un ladro d’auto interpretato da Jeff Bridges, e insieme elaborano una nuova rapina da mettere a segno con la banda, dopo aver chiarito i malintesi. Una storia di amicizia maschile, adrenalina e second chance che conquistò critica e pubblico.
Il lungometraggio del 1974 ottenne recensioni largamente positive e un discreto successo al botteghino, ma soprattutto regalò a Jeff Bridges una nomination agli Academy Awards come Miglior Attore Non Protagonista. Per chi volesse recuperarlo prima del remake, Thunderbolt and Lightfoot è attualmente disponibile in streaming gratuito su Tubi e Pluto TV, oltre che su MGM+, canale accessibile tramite abbonamento ad Amazon Prime Video.
Secondo quanto riportato da The Hollywood Reporter, il remake potrebbe rappresentare “il veicolo ideale per un duo di star di primo livello”. E qui scatta immediatamente la domanda che tutti i fan si stanno ponendo: potrebbe essere questa l’occasione per rivedere insieme Ryan Reynolds e Hugh Jackman dopo il trionfo di Deadpool & Wolverine? I due sono già pronti a ricongiungersi sotto la direzione di Shawn Levy per Boy Band, quindi l’alchimia è più che collaudata. L’idea di vederli reinterpretare la dinamica tra Thunderbolt e Lightfoot è semplicemente irresistibile.
Non è ancora chiaro dove si posizioni esattamente questo progetto nella lista delle priorità di Reynolds, che sembra moltiplicare impegni e collaborazioni con una frequenza impressionante. Quel che è certo è che dovremo pazientare ancora a lungo prima di vedere il risultato finale. Nel frattempo, potremo goderci l’attore nel prossimo Animal Friends, previsto per il 5 giugno 2026 nelle sale cinematografiche grazie a Warner Bros. Pictures.
La decisione di rifare Thunderbolt and Lightfoot invece di Every Which Way But Loose dimostra una scelta artistica precisa: puntare su una storia di rapina e cameratismo piuttosto che sulla commedia fisica più leggera. È un segnale che Reynolds, pur mantenendo il suo marchio di fabbrica fatto di ironia e autoironia, vuole esplorare territori narrativi più strutturati e complessi. Il film di Michael Cimino, al suo debutto alla regia, aveva già dimostrato nel 1974 che si poteva fare cinema d’azione intelligente senza rinunciare al divertimento.
Il coinvolgimento di Amazon-MGM Studios non è casuale: la major possiede i diritti del film originale e può contare su un catalogo sterminato di proprietà intellettuali da valorizzare. La partnership con Maximum Effort garantisce invece quella sensibilità contemporanea e quella capacità di parlare al pubblico moderno che Reynolds ha dimostrato ripetutamente negli ultimi anni. È un equilibrio delicato tra rispetto per il materiale originale e necessità di reinvenzione che, se gestito correttamente, potrebbe regalare un remake all’altezza delle aspettative.
Resta da vedere come il duo Mileti-Wilson e il neoregista Shane Reid sapranno reinterpretare una storia nata in piena epoca Nixon, in un’America segnata da disillusione e crisi economica. Il contesto sociale è profondamente cambiato, ma i temi dell’amicizia improbabile, della ricerca di redenzione e del sogno americano infranto mantengono una risonanza universale che travalica le epoche. Con Ryan Reynolds al timone, possiamo aspettarci una versione che saprà parlare al presente senza tradire lo spirito dell’originale.