Netflix mostra in anteprima l’inizio della stagione finale: un ritorno nel 1983, dove tutto è cominciato. Will Byers, il Sottosopra e la voce di Vecna ci ricordano che ogni fine è, in fondo, un cerchio che si chiude.
Ci sono luci che non si spengono mai, nemmeno quando il mondo intorno diventa buio. Quelle di Hawkins, ad esempio, tremano ancora.
A pochi giorni dal debutto dell’ultima stagione di Stranger Things, Netflix ha condiviso i primi cinque minuti dell’episodio d’apertura, un frammento che sa di ritorno e di addio allo stesso tempo.
È il 1983, l’anno in cui tutto è iniziato. Will Byers è di nuovo lì, nel Sottosopra: solo, spaventato, sospeso tra il silenzio e un respiro che non gli appartiene più.
E poi, la voce che riconosciamo subito — quella di Vecna — sussurra parole che suonano come una profezia:
“Tu ed io… faremo insieme cose meravigliose.”
È un’apertura che sembra più un ricordo che un inizio.
Le immagini scorrono lente, avvolte da una nebbia che sa di passato, con il respiro elettronico dei sintetizzatori che riporta a un tempo che non esiste più.
Un Demogorgone si muove sullo sfondo, ma è solo il preludio: la vera minaccia è già lì, invisibile, pronta a reclamare ciò che le appartiene.
Will non è più solo la vittima di una forza oscura — è il punto d’origine, il testimone silenzioso di qualcosa che torna a chiudere il cerchio.
I Duffer Brothers lo avevano promesso: Stranger Things 5 non sarà solo una stagione, ma un ritorno alle radici emotive della serie, una lunga lettera d’amore al dolore e alla crescita.
Ogni ombra del Sottosopra diventa così una memoria, ogni luce di Natale che lampeggia è un frammento di infanzia che si spegne.
Vecna non è più solo il mostro: è la personificazione del tempo che passa, dell’adolescenza che finisce, dell’impossibilità di restare per sempre bambini.
Quando tocca il volto di Will, sembra quasi accarezzare anche noi — quelli che hanno visto la serie crescere insieme ai suoi protagonisti.
Il titolo del primo episodio, “The Crawl”, non è casuale: indica il lento avanzare, il trascinarsi verso la fine. Un inizio che è già una fine annunciata.
La clip termina, ma resta addosso come una ferita luminosa, è chiaro ormai che Stranger Things 5 sarà più di una battaglia tra bene e male: sarà un addio.
A un’estate che non tornerà più, a un gruppo di ragazzi diventati adulti, e a un luogo che ci ha insegnato che anche nei sotterranei dell’anima può esserci una luce che guida.
Il 27 novembre 2025 su Netflix Italia, il viaggio ricomincia.
Sarà l’ultima volta che attraverseremo le strade di Hawkins, ma forse, in qualche modo, resteremo tutti lì — intrappolati tra le luci natalizie, le biciclette, e la promessa che chi ama davvero, non scompare mai.