Mentre Stranger Things si prepara a chiudere i battenti con la sua quinta e ultima stagione, Millie Bobby Brown ha già preso una decisione che sorprende molti: non tornerà né a Los Angeles né tantomeno in Inghilterra.

L’attrice ventunenne ha scelto di mettere radici permanenti proprio lì dove tutto è iniziato, in Georgia, lo stato che per quindici anni ha fatto da sfondo alla sua trasformazione da bambina prodigio a icona globale.

“Sono cresciuta qui, capisci? Questo è il posto dove sono rimasta più a lungo consecutivamente in tutta la mia vita, grazie a Stranger Things. Per me, questa è casa mia”,

ha dichiarato Brown nell’intervista di copertina per l’edizione di dicembre di British Vogue. Parole semplici, ma che raccontano una storia di appartenenza costruita frame dopo frame, stagione dopo stagione, nell’area di Atlanta dove la serie Netflix ha preso vita.

La decisione non è casuale né improvvisata. Millie Bobby Brown, nata in Spagna e cresciuta in Inghilterra prima che la famiglia si trasferisse negli Stati Uniti, ha trovato nella Georgia qualcosa che Hollywood non avrebbe mai potuto offrirle: una normalità protetta, lontana dai riflettori costanti dell’industria cinematografica. I suoi genitori avevano fatto una scelta precisa quando era bambina: non volevano che crescesse immersa in quel mondo patinato e spesso spietato.

“Non volevano che crescessi in quell’ambiente”,

spiega l’attrice, sottolineando quanto ami recitare ma quanto sia determinata a non lasciare che questa passione la definisca completamente.

“Hai un senso di scopo nella tua vita personale”,

aggiunge, rivendicando il diritto a essere qualcosa di più del suo personaggio più famoso.

E così, mentre molti giovani attori si riversano a Hollywood in cerca di opportunità, Brown ha costruito la sua comunità nell’area di Atlanta, circondata da un gruppo di amici che British Vogue descrive come “unstarry”, privo di quella patina di celebrità che caratterizza i circoli delle star. Una vita che ricorda più quella di una ragazza della porta accanto che quella di una delle attrici più pagate della sua generazione.

La vita che condivide con il marito Jake Bongiovi, ventitreenne figlio di Jon Bon Jovi sposato nel maggio 2024, si svolge in una fattoria che assomiglia più a uno zoo didattico che a una residenza hollywoodiana. Quaranta animali da fattoria popolano la proprietà, e il numero continua a crescere grazie alla passione inarrestabile di Millie per i cani da soccorso.

“A un certo punto avevo una pecora di novanta chili in casa, mi stava strappando giù le tende,”

racconta con autoironia. Insieme alla pecora ribelle, la coppia condivide la casa con quattro gatti e undici cani, molti dei quali finivano regolarmente nel letto matrimoniale.

“A un certo punto abbiamo dovuto fermarci perché erano troppi, era come se nemmeno dormissimo perché loro riposavano così bene!”

Questa passione per gli animali non è solo un hobby: Millie sta attualmente seguendo corsi online alla Purdue University per ottenere la qualifica di tecnico veterinario, dimostrando che la sua volontà di costruirsi un’identità al di fuori della recitazione è concreta e pianificata. La fattoria non è un capriccio da star, ma il centro di un progetto di vita alternativo.

Nel puzzle di questa nuova esistenza si è aggiunta, nell’agosto scorso, la tessera più importante: l’arrivo di una bambina attraverso l’adozione. Brown aveva annunciato la notizia su Instagram, e una fonte esclusiva aveva poi rivelato a People quanto questo desiderio fosse radicato in lei da tempo.

“È così giovane, ma così concentrata. E ha il cuore più grande”,

aveva raccontato l’insider.

“Non c’è dubbio che sia un’ottima madre. Praticamente tutto ciò che si mette in testa di fare, lo realizza.”

La stessa fonte aveva aggiunto dettagli toccanti sulla coppia:

“Hanno davvero lavorato per creare questa speciale vita familiare in Georgia. Lei ama la sua fattoria, sarà un posto così speciale dove far crescere la bambina. Già prima del matrimonio, parlava spesso del suo desiderio di diventare madre giovane. E Jake è sempre stato sulla stessa lunghezza d’onda. Sono in questo insieme.”

La Georgia, dunque, non è solo il set dove Eleven ha combattuto il Demogorgone e il Mind Flayer. È il luogo dove Millie Bobby Brown ha imparato a distinguere tra il personaggio e la persona, tra la fama e la felicità, tra i flash dei paparazzi e il belato di una pecora indisciplinata. È il posto dove ha scelto di scrivere il suo epilogo, molto più autentico di qualsiasi finale di serie televisiva.

Mentre il mondo si prepara a dire addio a Stranger Things nel corso di quest’anno, Brown ha già voltato pagina. La sua storia continua lì, tra le colline georgiane, lontana dai red carpet ma vicinissima a ciò che conta davvero. Casa, nel suo caso, non è dove ti porta la carriera. È dove scegli di restare quando potresti andare ovunque.

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