Dame Helen Mirren sarà insignita del Cecil B. DeMille Award, il prestigioso riconoscimento alla carriera dei Golden Globe.

L’annuncio conferma ciò che il mondo del cinema sapeva già: a ottant’anni, l’attrice britannica rappresenta una delle forze più luminose e durature della settima arte. Il premio le sarà consegnato durante il nuovo speciale in prima serata Golden Eve, in programma giovedì 8 gennaio, che anticiperà la cerimonia ufficiale di domenica 11 gennaio 2026.

Non si tratta di un semplice riconoscimento formale. Il Cecil B. DeMille Award è riservato a una ristretta cerchia di artisti che hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia del cinema mondiale. Helen Mirren entra così in un pantheon che include nomi come Steven Spielberg, Meryl Streep, Robert De Niro e Martin Scorsese. “Helen Mirren è una forza della natura e la sua carriera è a dir poco straordinaria”, ha dichiarato Helen Hoehne, presidente dei Golden Globes. “Le sue interpretazioni straordinarie e il suo impegno nell’arte continuano a ispirare generazioni di artisti e di spettatori”.

La carriera di Mirren si estende per oltre sei decenni di attività ininterrotta, un arco temporale che testimonia non solo longevità, ma una capacità camaleonica di reinventarsi e di restare rilevante attraverso epoche cinematografiche profondamente diverse. Dalla sua formazione teatrale shakespeariana nei palcoscenici londinesi fino ai blockbuster hollywoodiani, l’attrice ha navigato ogni territorio con una sicurezza regale, mai fuori posto, sempre memorabile.

Il momento culminante della sua carriera resta l’interpretazione della regina Elisabetta II in The Queen di Stephen Frears del 2006. Quel ruolo non le ha solo fruttato l’Oscar come miglior attrice protagonista, ma ha generato una cascata di premi che raramente si vedono concentrati su una singola performance: Golden Globe, Screen Actors Guild Award, BAFTA, European Film Award, Coppa Volpi alla Mostra del Cinema di Venezia, National Board of Review Award, Critics’ Choice Award e persino un Nastro d’Argento italiano. Una vera e propria spazzata che ha consacrato la sua capacità di incarnare la complessità emotiva di una figura storica nel momento più vulnerabile del suo regno.

Ma Helen Mirren non è solo cinema. La sua versatilità l’ha portata a conquistare la Triple Crown of Acting, il traguardo riservato agli artisti che hanno vinto un Oscar, un Emmy e un Tony Award. I suoi ruoli televisivi in Losing Chase, Elizabeth I (ricevuto nello stesso anno di The Queen, un caso quasi unico) e Phil Spector le sono valsi altrettanti Golden Globe, confermando una padronanza del mezzo televisivo pari a quella cinematografica. Sul palcoscenico, le sue interpretazioni shakespeariane restano leggendarie tra gli appassionati di teatro britannico.

Il pubblico televisivo la ricorda soprattutto per il personaggio dell’ispettrice Jane Tennison nella serie Prime Suspect, trasmessa dal 1991 al 2006. Quel ruolo ha ridefinito il modo in cui le donne venivano rappresentate nei crime drama, mostrando una detective complessa, imperfetta, combattuta tra ambizione professionale e vita personale, lontana anni luce dagli stereotipi femminili dell’epoca.

La filmografia di Mirren è un viaggio attraverso il cinema d’autore e quello popolare, senza mai scendere a compromessi sulla qualità. Da Il cuoco, il ladro, sua moglie e l’amante di Peter Greenaway nel 1989, opera provocatoria e stilisticamente audace, fino a Gosford Park di Robert Altman nel 2001, che le è valso una nomination all’Oscar. Impossibile dimenticare Calendar Girls del 2003, The Last Station del 2009 (altra nomination all’Oscar), il sorprendente action Red del 2010, Hitchcock del 2012, Woman in Gold del 2015 e il commovente Ella & John – The Leisure Seeker del 2017 diretto da Paolo Virzì.

Helen Mirren è anche una delle pochissime attrici ad aver conquistato due premi per la miglior attrice al Festival di Cannes: prima con Cal nel 1984, poi con La pazzia di Re Giorgio nel 1994. Nel 2020, la Berlinale le ha conferito l’Orso d’oro alla carriera, suggellando il suo status di icona internazionale del cinema europeo e mondiale.

Nell’occasione del Golden Eve dell’8 gennaio sarà assegnato anche il Carol Burnett Award, il premio alla carriera dedicato specificamente alla televisione. Due riconoscimenti che celebrano l’eccellenza in entrambi i medium, un doppio omaggio che sottolinea quanto cinema e televisione siano diventati linguaggi complementari nelle mani dei grandi interpreti.

A ottant’anni, Helen Mirren continua a essere una presenza attiva e rispettata nel panorama cinematografico. Il suo impegno nell’arte non si è mai affievolito, e ogni sua apparizione sul grande o piccolo schermo porta con sé quella miscela inconfondibile di autorevolezza, vulnerabilità e intelligenza che ha caratterizzato tutta la sua straordinaria carriera. Il Cecil B. DeMille Award non è un punto di arrivo, ma il riconoscimento di un percorso che ha ispirato generazioni di attori e registi, ridefinendo cosa significhi essere una grande attrice nel cinema contemporaneo.

Di Martina Bernardo

Vengo da un galassia lontana lontana... Appassionata di cinema e serie tv anche nella vita precedente e devota ai Musical

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