Per i fan di lunga data di Chicago Fire, vedere Stella Kidd fare le valigie e lasciare la Città del Vento potrebbe risvegliare ricordi sgradevoli.

La decima stagione aveva già servito questa portata amara, quando la tenente di Truck 81 era partita per promuovere Girls on Fire in giro per il paese, lasciando Severide e Firehouse 51 alle spalle. Ma quella separazione aveva portato con sé giorni di silenzio, chiamate senza risposta e un ritorno annunciato all’ultimo momento che aveva fatto traballare persino la nave più solida del distretto: Stellaride.

Questa volta, però, la storia è diversa. L’episodio “Broken Things” della quattordicesima stagione ha visto Stella prendere una decisione che parla di maturità, compassione e di quel viaggio verso la genitorialità che lei e Severide stanno percorrendo insieme. La partenza non è una fuga, ma una missione d’amore.

La giornata che ha cambiato tutto ha visto Stellaride impegnati su due fronti paralleli: mentre Severide seguiva Pascal, Stella si è mossa per trovare cure migliori per la madre di Isaiah, il giovane che la coppia ha preso sotto la propria ala protettiva. Dopo aver consultato Goodwin di Chicago Med, la tenente ha scoperto l’esistenza di un centro eccellente che avrebbe potuto offrire tutto il necessario alla donna. Il problema? Si trova a Cleveland, Ohio, a diverse centinaia di chilometri e un Grande Lago di distanza da Chicago.

La reazione di Stella quando ha pronunciato “Ohio” è stata eloquente: un misto di sgomento e rassegnazione che ha strappato più di un sorriso. Eppure, il suo legame con Isaiah si è rivelato più forte della geografia. La decisione è stata presa: lei e il ragazzo si trasferiranno temporaneamente nello stato del Buckeye per alcune settimane, il tempo necessario per sistemare sua madre, mentre Severide rimarrà a Chicago a gestire i suoi impegni.

Superficialmente, la situazione potrebbe sembrare un déjà-vu della decima stagione. Ancora una volta Stella si allontana da Firehouse 51, ancora una volta lascia Severide, ancora una volta la durata del suo viaggio è indefinita. Ma le similitudini finiscono qui. Questa volta non ci sono zone d’ombra nella comunicazione, nessun mistero sul perché se ne vada, nessuna crepa nella relazione. Aiutare Isaiah è parte integrante del loro percorso condiviso verso la paternità, e Stellaride è più solido che mai.

C’è anche un elemento di tempismo televisivo che gioca a favore dei fan ansiosi. “Broken Things” è andato in onda appena una settimana prima del finale di metà stagione della quattordicesima stagione, il che significa che tutti i personaggi dello show spariranno dagli schermi durante la pausa invernale. Il soggiorno di Stella a Cleveland potrebbe benissimo svolgersi durante questo hiatus, permettendole di tornare a casa all’inizio del nuovo anno o addirittura nel primo episodio del 2026. Nessun rischio di vederla assente per mezza stagione.

Il finale autunnale, intitolato “Pierce the Vein”, promette intensità anche senza la presenza fisica di Kidd. Il promo mostra Severide alle prese con l’indagine su un incendio in una scuola superiore, mentre Novak riceve una chiamata inaspettata che, a giudicare dalle immagini, sembra legata a sua sorella. L’episodio andrà in onda su NBC mercoledì 12 novembre alle 21, incastonato tra Chicago Med alle 20 e Chicago P.D. alle 22.

Quello che rende questa partenza diversa, in definitiva, è la consapevolezza. Stella non sta scappando da nulla né inseguendo gloria personale in solitudine. Sta abbracciando una responsabilità che lei e Severide hanno scelto insieme, prendendosi cura di un ragazzo che ha bisogno di loro. È un gesto che parla di famiglia, di sacrificio e di quella dimensione adulta delle relazioni dove l’amore si misura anche nella distanza temporanea accettata per il bene di qualcun altro.

I fan possono dormire sonni tranquilli: Stella Kidd tornerà. E quando lo farà, probabilmente con una storia da raccontare e un capitolo importante chiuso nella vita di Isaiah, Firehouse 51 la accoglierà come ha sempre fatto. Perché se c’è una cosa che quattordici stagioni di Chicago Fire ci hanno insegnato, è che quella caserma è più di un luogo di lavoro: è casa. E da casa, prima o poi, si torna sempre.

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