C’è un vuoto che da troppo tempo attanaglia gli appassionati italiani dell’universo gotico e magnetico di Anne Rice.

Mentre negli Stati Uniti le serie tratte dai suoi romanzi immortali spopolavano su Amc, accumulando consensi di critica e pubblico, da questa parte dell’oceano regnava il silenzio. Ma l’attesa, quella lunga e snervante che solo i veri fan sanno sopportare, sta per trasformarsi in celebrazione.

Netflix ha annunciato che dal 1° dicembre il catalogo italiano si arricchirà di due gemme dell’universo vampiresco: “Intervista col Vampiro” e “Le Streghe di Mayfair”. Due serie che non sono semplici adattamenti televisivi, ma vere e proprie operazioni di resurrezione narrativa di un mondo letterario che ha definito il genere gotico contemporaneo. L’Immortal Universe, così Amc ha battezzato questo franchise, approda finalmente sugli schermi italiani con tutto il suo carico di sensualità oscura, intrighi soprannaturali e riflessioni sulla natura dell’immortalità.

“Intervista col Vampiro” rappresenta il cuore pulsante di questa saga. La serie ha già conquistato il pubblico americano al punto da garantirsi una terza stagione, prevista per il 2026. Non si tratta di un semplice remake del film del 1994 con Tom Cruise e Brad Pitt, ma di una rilettura profonda e stratificata che esplora le sfumature psicologiche dei personaggi di Rice con una libertà narrativa che solo il formato seriale può permettere. Ogni episodio è un tuffo nelle tenebre eleganti della New Orleans immortale, dove il sangue scorre insieme ai segreti e le passioni attraversano i secoli senza mai spegnersi.

Accanto ai vampiri, “Le Streghe di Mayfair” porta sullo schermo un altro pilastro dell’immaginario di Anne Rice. La dinastia delle streghe Mayfair, con i loro poteri ancestrali e le maledizioni che si tramandano di generazione in generazione, offre una prospettiva complementare sull’universo soprannaturale dell’autrice. Le riprese della terza stagione sono attualmente in corso, segno che anche questa serie ha conquistato un posto d’onore nel cuore degli spettatori americani. La New Orleans delle streghe è una città diversa da quella dei vampiri, eppure ugualmente magnetica: un luogo dove il paranormale si intreccia con la storia del Sud degli Stati Uniti, dove ogni palazzo nasconde segreti e ogni famiglia custodisce un’eredità troppo pesante da portare.

Ma l’offerta di Netflix non si ferma qui. Insieme alle due serie dell’Immortal Universe, il 1° dicembre arriverà anche “Dark Winds”, un western prodotto da Amc che vanta tra i suoi produttori esecutivi nientemeno che George R.R. Martin, il creatore de “Il Trono di Spade”. Un dettaglio non da poco, considerando il tocco narrativo che Martin sa imprimere a ogni progetto che tocca. Il giorno successivo, il 2 dicembre, sarà la volta di “Killing Eve”, precedentemente disponibile su TimVision, che completerà un’offerta davvero ricca per chi ama le serie di qualità.

L’arrivo dell’Immortal Universe su Netflix rappresenta più di una semplice aggiunta al catalogo. È il riconoscimento del valore culturale di un franchise che ha saputo rinnovare il genere vampiresco senza tradirne le radici letterarie. Anne Rice ha creato un universo dove i mostri non sono semplici creature della notte, ma esseri complessi, tormentati, capaci di riflessioni filosofiche sulla condizione umana più profonde di molti romanzi cosiddetti “seri”. Le serie di Amc hanno raccolto questa eredità e l’hanno trasformata in televisione di alto livello, dove ogni inquadratura, ogni dialogo, ogni scelta di regia serve a costruire un mondo coerente e affascinante.

Per chi non conosce ancora questo universo, il 1° dicembre rappresenta l’occasione perfetta per immergersi in una delle saghe più influenti della letteratura fantastica contemporanea. Per chi invece ha letto i romanzi di Rice e aspettava con ansia di vedere come il piccolo schermo avrebbe reso giustizia a quelle pagine immortali, l’attesa sta per finire. La terza serie dell’universo, “Talamasca: The Secret Order”, è da poco in onda negli Stati Uniti e potrebbe presto raggiungere anche l’Italia, completando un trittico narrativo che esplora ogni angolo di questo mondo oscuro e seducente.

Netflix si conferma così la casa italiana delle grandi produzioni seriali internazionali, capace di portare nel nostro paese contenuti che altrove stanno già facendo storia. L’accordo con Amc apre scenari interessanti per il futuro: se l’Immortal Universe funzionerà come ci si aspetta, potremmo vedere presto altri progetti della rete americana approdare sulla piattaforma di streaming. Nel frattempo, i fan italiani possono finalmente tirare un sospiro di sollievo e prepararsi a dicembre con l’entusiasmo che solo una lunga attesa può generare.

Segnatevi la data sul calendario, preparate una maratona notturna come si conviene a storie di vampiri e streghe, e preparatevi a entrare in un mondo dove l’immortalità non è un dono ma una condanna, e dove la magia ha sempre un prezzo da pagare. L’universo di Anne Rice vi aspetta, e questa volta parla italiano.

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