Thomasin McKenzie sarà Audrey Hepburn, Ansel Elgort interpreterà Hubert de Givenchy. Una cena a Parigi diventa il cuore di un film che racconta la nascita di un legame eterno tra cinema, moda e anima.
Ci sono notti che non finiscono mai. Notte in cui le parole diventano stoffa, le luci disegnano linee di un vestito e il destino si cuce addosso come un abito perfetto.
È in una di queste notti — a Parigi, sotto i lampioni tremolanti e tra profumo di fiori e champagne — che Dinner with Audrey trova la sua magia.
Il nuovo film diretto da Abe Sylvia riporta sullo schermo l’incontro tra Audrey Hepburn e Hubert de Givenchy, due anime affini unite da una cena che avrebbe cambiato la storia dell’eleganza.
A interpretarli, Thomasin McKenzie e Ansel Elgort: lei, l’incarnazione della grazia moderna; lui, lo sguardo silenzioso di chi costruisce la bellezza con le mani.
Il film nasce da una storia vera: quella della prima cena tra la giovane attrice britannica e il couturier francese, un incontro che diede inizio a un’amicizia durata quarant’anni e a una delle collaborazioni più iconiche della cultura del Novecento.
Dopo quella notte, Givenchy divenne il custode silenzioso dell’immagine di Audrey.
Le sue creazioni vestirono la sua anima prima ancora del suo corpo: il tubino nero di Colazione da Tiffany, i cappelli di Cenerentola a Parigi, i tagli perfetti di Sabrina, i guanti bianchi di Sciarada.
Ogni film, un capitolo di una poesia fatta di tessuti.
Dietro la macchina da presa, Abe Sylvia — autore de Gli occhi di Tammy Faye e creatore della serie Palm Royale — promette di trasformare quella serata in un’esperienza cinematografica sospesa tra sogno e memoria.
Nel cast, secondo le prime anticipazioni, anche Michael Shannon, in un ruolo ancora segreto ma centrale nella narrazione.
La sceneggiatura è firmata da Kara Holden, e la produzione riunisce tre grandi realtà: Wayfarer Studios, Hyde Park Entertainment e Mad Chance Productions.
Un connubio di talento e visione che vuole restituire al pubblico la magia della semplicità: due persone, una tavola, un’idea di bellezza che sopravvive al tempo.
Thomasin McKenzie, già ammirata in Jojo Rabbit e Ultima notte a Soho, incarna la fragilità luminosa di Audrey.
Ansel Elgort, che abbiamo visto danzare in West Side Story, presta al giovane stilista la sua eleganza naturale e un silenzio che dice più di mille battute.
Dinner with Audrey non sarà solo un film biografico, ma una lettera d’amore alla gentilezza, al talento, all’arte di riconoscersi in qualcuno senza bisogno di parole.
Racconterà una notte, ma parlerà di una vita intera.
Perché Audrey Hepburn e Hubert de Givenchy non furono semplicemente musa e stilista: furono due anime che si scelsero, in un mondo che spesso sceglie solo ciò che brilla.
E forse, tra le luci di Parigi e il suono di una risata sommessa, capiremo che l’eleganza più autentica non è nei vestiti, ma nella delicatezza con cui si ama.
