C’è un’emozione palpabile nelle parole di Simu Liu quando parla di Avengers: Doomsday. Non è solo l’entusiasmo di un attore che torna a vestire i panni di Shang-Chi dopo tre anni di assenza dal grande schermo.
È qualcosa di più profondo, più personale. Durante un’intervista con ScreenRant, la star del Marvel Cinematic Universe ha descritto il prossimo film come una “lettera d’amore” all’intero genere dei supereroi, un omaggio che celebra non solo l’universo Marvel, ma tutti coloro che sono cresciuti sentendosi diversi e hanno trovato rifugio tra le pagine dei fumetti.
Avengers: Doomsday è già considerato uno dei film di supereroi più attesi degli ultimi anni, e le dichiarazioni di Liu non fanno altro che alimentare l’hype. Il progetto rappresenta il più grande evento crossover dai tempi di Endgame, con universi multipli destinati a scontrarsi in un’epopea che vedrà riuniti alcuni dei volti più iconici del genere. Robert Downey Jr. ritorna nell’MCU, ma questa volta nel ruolo del villain principale: Doctor Doom. Una scelta audace che ha diviso i fan, ma che secondo gli addetti ai lavori si rivelerà vincente proprio grazie alla storia di Downey Jr. come Tony Stark e Iron Man.
“Ci sono così tanti attori coinvolti, e lavorare con loro come colleghi è davvero incredibile perché sono cresciuto guardando molti di loro”, ha spiegato Liu. La sua voce tradisce un mix di reverenza e gratitudine. Per lui, questo non è semplicemente un altro film di supereroi. È il coronamento di un sogno collettivo, un progetto che risuona con chiunque abbia mai indossato una maglietta con il logo di un supereroe o si sia identificato con un personaggio considerato “strano” o “diverso” dagli altri.
Il cast stellare di Doomsday è effettivamente impressionante. Oltre a Liu come Shang-Chi e Downey Jr. come Doctor Doom, il film vedrà il ritorno di Chris Hemsworth nei panni di Thor, Anthony Mackie come Captain America, Sebastian Stan come Bucky Barnes, e Paul Rudd come Ant-Man. Ma la vera novità è l’integrazione dei Fantastici Quattro e degli X-Men. Pedro Pascal interpreterà Reed Richards, Vanessa Kirby sarà Sue Storm, Joseph Quinn darà vita a Johnny Storm e Ebon Moss-Bachrach vestirà i panni rocciosi di Ben Grimm.
E non finisce qui. Patrick Stewart tornerà come Professor X, Ian McKellen riprenderà il ruolo di Magneto, mentre Alan Cumming, Rebecca Romijn e James Marsden riporteranno sul grande schermo rispettivamente Nightcrawler, Mystique e Ciclope. Anche Channing Tatum farà finalmente il suo debutto come Gambit, un personaggio che i fan attendevano da anni. Questa convergenza di eroi provenienti da franchise diversi trasforma Doomsday in qualcosa di più di un semplice film: è un evento cinematografico che celebra decenni di storytelling dei supereroi.
Liu ha sottolineato come questo progetto sia pensato per “tutti i disadattati, i weirdos e gli underdog che sono cresciuti leggendo fumetti e sentendo che c’era speranza per loro in qualche modo, che non importava se non si adattavano”. Queste parole toccano il cuore stesso di ciò che rende i supereroi così universalmente amati. Non sono solo le battaglie spettacolari o i poteri straordinari a conquistarci, ma la possibilità di vedere noi stessi riflessi in personaggi che, nonostante le loro abilità sovrumane, lottano con le stesse insicurezze e sfide che affrontiamo ogni giorno.
La strada verso Avengers: Doomsday non è stata priva di ostacoli. Il film era originariamente concepito come The Kang Dynasty, con il villain interpretato da Jonathan Majors che avrebbe dovuto essere al centro della narrazione. Michael Waldron, co-sceneggiatore di Doomsday, ha recentemente rivelato dettagli sul copione originale scritto insieme a Jeff Loveness. L’idea prevedeva i Giovani Vendicatori che sconfiggevano una variante di Kang, solo per scoprire che quel particolare Kang portava con sé un cartellino che diceva di avere pazienza perché era il suo primo giorno di lavoro come Kang. Un’idea brillante che mescolava umorismo e meta-narrativa.
Tuttavia, il disinteresse del pubblico verso Kang dopo Ant-Man and the Wasp: Quantumania, combinato con la condanna di Jonathan Majors per aggressione domestica, ha spinto Marvel Studios a cambiare drasticamente rotta. La decisione di puntare su Doctor Doom come antagonista principale, interpretato da un attore del calibro di Downey Jr., rappresenta una svolta strategica che potrebbe rivelarsi più efficace proprio grazie al legame emotivo che i fan hanno con l’attore e il suo precedente ruolo nell’MCU.
Avengers: Doomsday è programmato per l’uscita il 18 dicembre 2026, sotto la direzione dei fratelli Russo, che hanno già dimostrato di saper gestire ensemble cast massicci con Infinity War ed Endgame. Il film promette di essere non solo uno spettacolo visivo mozzafiato, ma anche un momento di riflessione sul significato stesso dei supereroi nella cultura pop contemporanea. È un tributo a un genere che ha formato generazioni, offrendo speranza, ispirazione e la certezza che, non importa quanto ci si senta fuori posto, esiste sempre un posto dove si può appartenere.
Mentre i fan contano i giorni che mancano all’uscita, le parole di Simu Liu risuonano come un promemoria di ciò che rende questi film così speciali. Non sono solo storie di eroi che salvano il mondo. Sono narrazioni che ci salvano, un frame alla volta, ricordandoci che la differenza non è una debolezza, ma il nostro più grande superpotere.