Duffer Brothers e cast arrivano in Italia per la prima tappa del tour mondiale: tra emozioni, musica e migliaia di fan, Lucca si trasforma nel cuore pulsante di Hawkins per un giorno.
Insieme per un’ultima avventura. Così è iniziato il conto alla rovescia per l’epilogo di Stranger Things, la serie che ha riscritto le regole della cultura pop contemporanea.
Il luogo prescelto non poteva che essere magico: Lucca Comics & Games 2025, dove tra antiche mura e sogni condivisi, il mondo di Hawkins ha preso vita un’ultima volta.
Nel maestoso Teatro del Giglio Giacomo Puccini, i creatori Matt e Ross Duffer e i protagonisti Finn Wolfhard, Gaten Matarazzo, Caleb McLaughlin e Noah Schnapp hanno incontrato la stampa e i fan, raccontando l’emozione di chiudere un cerchio lungo quasi dieci anni.
Fuori, in Piazza San Michele, li attendeva un mare di persone — più di 9000 fan, in un abbraccio collettivo che sapeva di gratitudine e nostalgia.
Davanti al padiglione Netflix versione Vecna, tra luci rosse e richiami all’Upside Down, la folla ha cantato e gridato insieme, mentre un chitarrista vestito da membro dell’Hellfire Club ha intonato la leggendaria “Master of Puppets” dei Metallica: un rito d’addio che ha unito generazioni, memoria e musica.
Il padiglione, cuore dell’esperienza, ospita anche uno store esclusivo con la collezione Stranger Things Lucca 2025, un universo di gadget, vinili e ricordi per accompagnare i fan verso il gran finale.
E poi l’annuncio che tutti aspettavano:
il capitolo conclusivo della serie arriverà su Netflix in tre volumi — 27 novembre (Vol. 1, ep.1-4), 26 dicembre (Vol. 2, ep.5-7) e 1º gennaio 2026 (Finale), tutti alle due del mattino, ora italiana.
Una trilogia d’addio che promette di essere epica, intensa e, come sempre, upside down.
Ambientata nell’autunno del 1987, la stagione si apre in una Hawkins ferita e isolata. Vecna è scomparso, Undici è costretta a nascondersi e il gruppo si prepara alla battaglia finale.
Il buio è tornato. Ma anche l’amicizia.
E a volte, è proprio quella la luce più potente che esista.
Stranger Things non è solo una serie. È un viaggio collettivo nella nostalgia, un canto d’amore agli anni ’80, ai legami, ai sogni che resistono anche quando tutto sembra crollare.
Dal 2016 a oggi, ha attraversato lo schermo e la realtà, trasformando la paura in un rito di appartenenza, la malinconia in memoria condivisa.
A Lucca, il Sottosopra ha spalancato ancora una volta i suoi portali.
E per un attimo — tra chitarre, applausi e sguardi lucidi — Hawkins è sembrata un po’ più vicina.
Il resto lo farà la luce dello schermo, quando a novembre tutto ricomincerà… per l’ultima volta.