In uscita in un evento esclusivo al cinema il 10-11-12 novembre: il documentario sulla fiera del fumetto più importante d’Europa, da fan per i fan.

Andare al Lucca Comics è un’esperienza che ogni fan del mondo nerd dovrebbe concedersi di provare almeno una volta nella vita. L’amatissima fiera del fumetto è un polo talmente importante e talmente vasto per quanto riguarda ogni singolo ambito della cultura pop, che è praticamente impossibile che un visitatore non trovi qualcosa che quantomeno stuzzichi il suo interesse. Questa è forse la più grande conquista di questo “I Love Lucca Comics and Games”, il documentario ad opera di Manlio Castagna presentato in questi giorni alla festa del cinema di Roma e programmato per un evento speciale al cinema sotto distribuzione IWonder Pictures. 

“I Love Lucca Comics and Games” è un’operazione che mira a celebrare la fiera toscana in un modo molto sentito ed umano, mostrando in primis l’amore genuino di chi la fiera la vive: dagli operatori, agli addetti al montaggio e lo smontaggio dei vari stand sparsi in giro per la città, agli organizzatori che rendono possibilequesta kermesse titanica. Questo senza disdegnare le innumerevoli personalità di spicco dell’ambiente. Fumettisti, scrittori, cantanti e non solo. Da leggende dell’arte contemporanea come YoshitakaAmano (illustratore per Lucca Comics 2024), passando per scrittrici fantasy come Licia Troisi, a fumettisti come Sio e Zerocalcare o registi rinomati come Gabriele Mainetti; ognuno di loro dona a suo modo la propria esperienza e la sua opinione su cosa renda questa kermesse così eccezionale (con anche una canzone scritta ad hoc da Lillo ascoltabile durante i titoli di coda).

Il film, però, mira soprattutto a focalizzare l’attenzione, per gran parte della sua durata principalmente proprio sui fan. Le esperienze personali della gente che visita la fiera sono il cuore pulsante, siano essi creator, cosplayer o semplici turisti in visita per i numerosi stand. Gente che fa della fiera il suo punto d’appoggio durante le ferie, o persone le cui relazioni sono sbocciate proprio grazie a questo spazio condiviso. L’intento di mostrare la moltitudine di sfaccettature che compongono le centinaia di migliaia di fan che visitano la fiera, è coadiuvato da un’attenzione particolare anche per quanto riguarda la città vera e propria: siano campi lunghi sulle mura o dettagli all’interno di luoghi turistici trasformati per l’occasione (è possibile, tra le altre cose, poter giocare Dungeons and Dragons all’interno di un vero dungeon), Lucca traspare come un luogo magico, un paese dei balocchi dove tutto viene assorbito, e anche una tabaccheria comune può venire sommersa di statuette ispirate a manga ed anime noti o impreziosita da un modello in scala 1:1 di un Gundam. 

Non c’è un’altra fiera in Italia, forse nel mondo, dove ogni singolo lato di una città, già di suo affascinante con il suo fascino medioevale, che non venga completamente trasformato, e questo è un fatto innegabile su cui il documentario è in grado di capitalizzare. Se si è fan non si può non ripensare inevitabilmente alle proprie esperienze e riconoscersi in quel marasma di persone. Al contrario, per chi invece il Lucca Comics non lo conosce, può trovare nell’operazione di Manlio Castagna un’infarinatura generale che va a toccare molti (ma non tutti, ovviamente) degli aspetti cruciali e più interessanti dell’offerta. 

I Love Lucca Comics, insomma, è una buona promozione per chi la fiera non la conosce ed un simpatico amarcord per gli appassionati. Tuttavia, non è altro oltre a questo. Nel suo mood quasi favolistico, il documentario non riesce a scrollarsi di dosso la sua natura, risultando spesso una promozione sperticata della fiera. Chi non è interessato al soggetto potrà magari intendere, seppur sotto una lente un po’ autocompiacente, quanto questo evento significhi per chi lo conosce e lo vive da sempre, mentre potrebbe essere soprattutto piacevole da vedere per chi vuole caricarsi in attesa della fiera o per chi non riesce ad aspettare il prossimo anno.