Durante la seconda puntata di This Is Me, Maria De Filippi legge un messaggio pieno d’amore e riconoscenza: l’omaggio di Lorella Cuccarini a Pippo Baudo, l’uomo che l’ha scoperta e accompagnata per tutta la vita.

È uno di quei momenti in cui la televisione smette di essere intrattenimento e diventa memoria.

Durante la seconda puntata di This Is Me, la showgirl Lorella Cuccarini ha voluto dedicare un messaggio speciale a Pippo Baudo, il suo “padre artistico”, il primo a credere in lei e a spingerla verso la luce dei riflettori. A leggere la lettera, con voce calma e commossa, è stata Maria De Filippi, mentre lo studio si è riempito di silenzio, rispetto e nostalgia.

Un addio che profuma di sigle e palcoscenici

“Caro Pippo, il tuo addio è stato come l’ultima sigla di uno spettacolo indimenticabile.”

Così inizia il messaggio di Lorella, un racconto che attraversa quarant’anni di televisione e di vita, un legame costruito tra prove, applausi, cadute e rinascite.

Nelle sue parole c’è il pudore di chi ha scelto il silenzio nei giorni del lutto, per poi ritrovare la voce nella gratitudine:

“C’è un tempo per omaggiare e uno per pregare. E io ho pregato.”

E poi, i ricordi: l’incidente automobilistico che diede vita alla sua frangetta, il Festival di Sanremo del 1993 che la consacrò definitivamente, la consapevolezza – maturata accanto a lui – di poter credere nelle proprie capacità.

Un montaggio d’anima e televisione, come se qualcuno avesse premuto “play” su una pellicola che non si è mai fermata davvero.

Oltre la scena: la presenza che resta Ma la lettera di Lorella non parla solo di carriera. Parla di un uomo che non l’ha mai lasciata sola.

“Quando mia madre se ne andò, tu c’eri. Quando mi operai alla tiroide, al mio risveglio in camera tu c’eri.”

Ogni parola sembra una carezza, un fermo immagine di vita condivisa.

In quella voce letta da Maria De Filippi, c’era la riconoscenza di un’intera generazione cresciuta con i sabati di Baudo, con le sigle, con l’idea che la tv potesse ancora essere un palcoscenico di verità e affetto.

Lorella conclude il suo messaggio con un inchino che suona come una dichiarazione eterna:

“Non tutti hanno la fortuna di incontrare un padre artistico come te. Io sì, e te ne sarò grata per sempre.”

E in quella frase c’è tutto il senso di un addio che non è addio, ma eredità.

Come nei film che non finiscono con i titoli di coda, ma restano impressi nel cuore di chi guarda, anche il legame tra Lorella Cuccarini e Pippo Baudo continua a vivere — nei gesti, nei sorrisi, nelle nuove generazioni che ancora ricordano il sabato sera come una promessa di luce.

Perché, in fondo, la televisione di Pippo non era solo spettacolo: era famiglia, arte, umanità. E quella lettera, letta in punta di voce, è la sua più bella sigla di sempre.